4 Settembre 2014

Sentite Oriali: “Conte mi ricorda Josè! Con l’Inter avrò sempre un legame forte”

Oriali Inter

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Alla soglia della sua nuova esperienza come dirigente della nazionale italiana guidata dal CT Antonio Conte, l’ex nerazzurro (sia da giocatore che da dirigente) Gabriele Oriali è stato intervistato in esclusiva da Europacalcio.it per parlare delle sue aspettative nel suo nuovo ruolo all’interno della FIGC, dei giovani in rampa di lancio ma anche del suo passato con i colori dell’Inter. Lele ha voluto subito parlare di Antonio Conte, paragonandolo ad un indimenticabile vecchio allenatore interista: “Sensazioni sul mister? Ogni persona è diversa l’una dall’altra, quello che accomuna i tre è la voglia di lavorare oltre al talento innato per questo lavoro di allenatore, Antonio è tutt’altro che un selezionatore che guarda la squadra con distacco, da quando è stato nominato dal presidente Tavecchio non si è fermato un attimo andando per ritiri e guardando partite allo Stadio, in questo ricorda Josè (Mourinho, ndr) che prima di affrontare avversari in Champions League prendeva voli ed andava a guardare i loro match dal vivo.” Parole che sanno di nostalgia, anche se sicuramente l’ex mediano interista non manca di entusiasmo e voglia di fare per questa sua nuova avventura. Oriali parla anche dei giovani che si affacciano a questo capitolo inedito della loro vita, alcuni vestendo per la prima volta la maglia azzurra: “Ci sono margini di crescita, nonostante le mille difficoltà attraversate dal nostro calcio i talenti non ci mancano, da Verratti, ad El Shaarawy tanto per far due nomi che potranno fare le fortune della nostra squadra in futuro, a volte però il talento non basta per esplodere ed arrivare ad indossare la maglia azzurra, questo è un aspetto sul quale Conte sta insistendo molto, senza l’uomo non c’è il campione.” Infine lascia uscire tutto l’interista che c’è in lui, mostrando anche un po’ di dispiacere per essersi separato dalla sua vecchia squadra in maniera un po’ troppo brusca e poco piacevole: “Sono stato ad Appiano Gentile qualche giorno fa ed è stata una bella sensazione tornare, il presidente Moratti mi ha chiamato dopo la mia nomina a team manager e mi ha fatto molto piacere, tra l’altro proprio ora in nerazzurro c’è un capitano italiano come Ranocchia, direi che il mio legame con il club è ancora forte e lo sarà per sempre.” Dalla sua gaffe (Moratti non è più presidente dell’Inter) si può capire che sia rimasto legato e non poco alla vecchia Inter, e sotto la sua pelle scorrerà sempre un po’ di sangue nero ed azzurro. O

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