8 Marzo 2020

Serie A, Spadafora a gamba tesa: “Fermate il campionato, potrebbero esserci delle serie conseguenze”

Il ministro dello sport è tornato sul tema della sospensione del campionato

Parma-Spal è stata una partita che per certi versi entrerà nella storia del nostro calcio, ovviamente legata a dei motivi d’emergenza molto chiari. Il ministro per Sport Spadafora ha chiesto, appoggiando Tommasi, la sospensione del campionato di Serie A.

Quest’oggi, il ministro è stato intervistato dai microfoni dell’Ansa e a “Quelli che il calcio”, tornando sulla diatriba legata alle partite in chiaro e finendo sul discorso della sospensione del campionato: “Dopo attenta valutazione e numerosi colloqui, ho reso noto ai soggetti interessati l’unica possibilità per riuscire, in emergenza, a trasmettere in chiaro le partite di questa giornata allo scopo di evitare assembramenti di tifosi su tutto il territorio nazionale”.

Fatto salvo il diritto di Sky di trasmettere in diretta ai propri abbonati la partita – prosegue Spadafora -, c’era la possibilità di diffondere le immagini in differita, liberamente, a tutti gli operatori televisivi interessati, a partire naturalmente dai canali in chiaro del gruppo Sky, ma senza preclusioni. Questo avrebbe superato i vincoli normativi ed evitato qualsiasi successiva diatriba giudiziaria ed economica”.

Non condivido la scelta della Lega Serie A di giocare. L’emergenza sanitaria non finirà tra qualche giorno, ma solo con responsabilità di ciascuno. Potrebbero esserci conseguenze sul campionato, ma il calcio poi riprenderà come e meglio di prima quando sarà finito tutto“.

Dici Juventus e dici Cristiano Ronaldo, dici Inter e dici Romelu Lukaku. Il campione cinque volte pallone d’oro e il gigante buono dai gol facile. Juventus-Inter è anche la sfida a distanza tra i due bomber che cercheranno di fare rumore nel deserto dello Stadium nell’unico modo possibile: i gol.

I due in realtà sono stati anche compagni di squadra virtuali per qualche giorno in estate. Sì, perché non va dimenticato che Lukaku è stato ad un passo dalla Juventus, con Paratici che sembrava aver battuto in volata Marotta. Il rifiuto di Dybala al Manchester United e il reinserimento nella trattativa dell’Inter hanno poi cambiato le carte in tavola: il belga è sbarcato a Milano da Conte, dopo un lunghissimo corteggiamento, e in pochi mesi è riuscito a conquistare a suon di gol il popolo nerazzurro.

Chissà come sarebbe stata riscritta la storia del campionato ma Lukaku questa sera cercherà di trascinare l’Inter ad una vittoria che metterebbe in discussione la volata scudetto. Dall’altra parte Cristiano Ronaldo vorrà dimostrare ancora una volta di essere il più grande tra i grandi. Sono loro gli uomini copertina della lotta scudetto tra Juve e Inter, uno scontro ormai ideologico e politico più che calcistico.

Ronaldo ci arriva in una settimana particolare dopo il grande spavento a causa di un malore avvertito dalla madre. La situazione è tornata alla normalità e CR7 sarà regolarmente in campo: il portoghese va in gol da 11 partite consecutive in campionato, record condiviso con Batistuta e Quagliarella, e contro l’Inter cercherà di scrivere un’altra pagina gloriosa della sua carriera. Sono 21 i gol realizzati fin qui in campionato, esattamente il 44% delle reti siglate dall’intera squadra.

Lukaku ha invece ha messo dentro il 35% dei gol interisti segnandone 17 fin qui nella sua prima stagione in Serie A. Il belga ex United ha rimediato due sconfitte in altrettanti incroci con la Juvenuts, non andando mai a segno ma arriva da un ottimo momento di forma visto che solo nel 2020 ha segnato già 9 gol. E’ andato a segno due volte contro il Milan tra andata e ritorno, questa sera cercherà di segnare contro la Juventus per entrare definitivamente nel cuore dei tifosi nerazzurri.

Una sfida giocata sullo strapotere fisico. Ronaldo è l’emblema del perfetto professionista che cura con dedizione ogni minimo particolare della propria preparazione. All’età di 35 anni dimostra infatti ancora di un essere un ragazzino. Dovrà vedersela con la super difesa nerazzurra guidata da Skriniar e de Vrij, in uno scontro che si preannuncia scoppiettante. Dall’altra Lukaku che con la propria stazza fisica farà a spallate con de Ligt (in vantaggio su Chiellini) e Bonucci, cercando come sempre di rendersi utile al gioco di squadra con le sue sponde.

 

[fnc_embed]<iframe src=”https://gopod.me/embed.php?t=0&p=0kdVs” width=”100%” height=”280px” frameborder=”0″ scrolling=”no”> </iframe>[/fnc_embed]