13 Aprile 2012

Si inaugura il Botinero in un clima di festa e su Stramaccioni…

La vittoria contro il Siena di Sannino ha riportato il buon umore in casa Inter, con il terzo risultato utile consecutivo. Un’allegria che ha reso ancora più speciale l’inaugurazione del “Botinero Restaurant ‘n’ Lounge”, il nuovo ristorante di Javier Zanetti ed Esteban Cambiasso in zona Brera a Milano. Ovviamente presenti i due padroni di casa, che anche in una serata mondana non mettono da parte la loro fede nerazzurra e rispondono alle domande dei giornalisti presenti e raccolte da Inter.it dove il capitano si mostra molto sereno per la vittoria contro il Siena perchè ha riportato la giusta aggressività, pur essendo frutto di una propositività che l’Inter era riuscita a mettere in campo anche a Trieste contro il Cagliari, anche se in quel caso non si è andati oltre il pareggio. L’obiettivo resta il terzo posto, perchè Moratti ci crede molto e Javier vorrebbe tanto potergli donare un sorriso con il raggiungimento di un obiettivo che resta difficile ma non più irrealizzabile. Se è vero che Stramaccioni è più giovane del capitano è anche vero che per il numero 4 nerazzurro il mister è una persona intelligente che ha davanti a sè una lunga carriera. Ha riportato entusiasmo nel gruppo così come, ci tiene a precisare, aveva fatto Ranieri verso cui è necessario portare rispetto, perchè anche con l’ex tecnico il gruppo ha sempre dato tutto sè stesso. Zanetti, insieme a Del Piero e Totti, è rimasto uno degli ultimi giocatori che possono essere definiti delle bandiere: il capitano non chiude le porte a nuove figure importanti nel calcio come lo sono loro, ma sottolinea la professionalità e la passione con cui loro si sono sempre messi al servizio della propria squadra. Cosa che dovrebbe iniziare a fare anche Mario Balotelli, per stessa ammissione del  capitano, un vero talento e patrimonio della Nazionale italiana, che dovrebbe però smettere di esagerare in tutto quello che esula dal suo enorme talento calcistico. Un richiamo da fratello maggiore come ne ha fatti tanti nel periodo milanese del “Bad Boy” bresciano. Il pensiero poi va ad Udine, una gara che determinerà la reale consistenza della rincorsa nerazzurra al terzo posto, una sfida che Zanetti dipinge come difficile per tutto ciò che in questi anni ha saputo fare l’Udinese unita al lavoro attento di Guidolin, ma dove l’Inter farà di tutto per tornare a casa con i 3 punti.

Le stesse domande sono state poi poste a Cambiasso che ha preferito non parlare di Stramaccioni, per evitare “paraculismi” e fraintendimenti, una scelta già fatta in passato e che difficilmente verrà cambiata da uno dei senatori nerazzurri, ritornato in campo per la nuova inter del terzo mister di questa stagione. Puntare sui senatori, secondo il Cuchu, è la conferma che forse qualcosa di buono da parte loro è stato fatto, nella convinzione che se ci fosse qualcuno più in forma non ci sarebbe alcun problema nel farsi da parte. Ora a Udine si dovrà vincere per arrivare a raggiungere il terzo posto, che non è senza dubbio l’obiettivo che un giocatore dell’Inter ha in mente, ma è l’unico rimasto e per questo la squadra dovrà lottare al massimo per raggiungerlo. Se gli vien chiesto di scegliere tra Juventus e Milan per il titolo, Esteban dice che è improponibile questa domanda per un interista perchè è come quando da piccolo ti veniva chiesto di scegliere tra mamma e papà, anche se con un senso differente.  L’allegria che si respira nell’aria è incoraggiante e anche nella risposta data da Cambiasso su un eventuale ritorno di Balotelli a Milano è ricca di ironia: “Dite sempre che Cambiasso fa ogni cosa. Se adesso mi fate fare anche il calcio mercato…”