6 Febbraio 2018

Spalletti: “Le mie parole? Se vogliono attaccarmi, poi diventa pericoloso. C’è il timore di rifare gli errori del passato”

L'allenatore nerazzurro risponde all'articolo apparso questa mattina sul Corriere della Sera

Luciano Spalletti ha parlato in zona mista dopo InterSpartak Mosca, vinta dai ragazzi di Vecchi ai calci di rigore. L’allenatore nerazzurro ha risposto all’articolo pubblicato questa mattina dal Corriere della Sera, dove in una chiacchierata con alcuni tifosi, avrebbe parlato dell’Inter e del suo passato alla Roma: “Quando posso, parlo volentieri con i tifosi. Non credo di aver detto niente di particolare”.

MERCATO“Suning ha dei paletti. Se poi vogliono attaccarmi, diventa pericoloso. Parlo volentieri con i tifosi che si pongono nel modo giusto, gli ho anche detto che sarà una bella lotta con loro (tifosi della Roma, ndr): li ho trovati vicino allo stadio, al ristorante e sotto casa ma non mi sembra di aver detto nulla di particolare, forse c’è in atto un tentativo per attaccarmi e allora diventa tutto più pericoloso perché vuol dire che vale tutto. Poi c’è un contesto ufficiale  dove si misurano le parole, c’è un contesto dove ci sono delle persone in amicizia dove non ci si sta attenti al termine. Io se dovessi dire di preciso quello che ho detto mi diventa difficile ricordarlo. Questa cosa mi sembra un po’ strana, il Corriere della Sera è un giornale di Milano, ha tutti i professionisti che sono con noi e che vengono in conferenza stampa. Io questo giornalista di Torino non lo conosco. Fa un articolo così. Rimango un po’ sorpreso, ma ne prendo atto sul fatto che c’è un voler far male e poi si va avanti lo stesso”.

‘AMBIENTE DEPRESSO’“Nel senso che c’è il timore di ricadere negli errori del passato senza sapere come rialzarsi. Su una cosa hanno ragione, devo trovare il modo di rialzare la squadra. Quando uno ti dice che l’Inter attuale non va bene e che devi per forza trovare la soluzione ha ragione. Noi dobbiamo renderci conto di quello che è il lavoro che dobbiamo sviluppare. In questo momento qui ne dobbiamo sviluppare di più di lavoro. C’è da rimettere a posto questa situazione”.

YOUTH LEAGUE“Mi accodo al giudizio di chi li allena: Vecchi sa più cose e sarà stato più preciso. Da fuori sono stati bravissimi: la partita si era incasinata, è subentrata la tensione di non farcela e hanno fatto errori banali per la loro qualità. Hanno avuto una reazione forte, importante: hanno insistito fino all’ultimo rischiando qualcosa e alla fine l’hanno portata a casa con grande carattere. Complimenti all’allenatore, ai calciatori. Mi permetto di citare Emmers, lo alleno spesso e anche oggi ha fatto una buona partita. Il recupero di Zappa è stato fondamentale: gli altri si erano fermati, nessuno ci credeva più e lui è partito dieci metri in ritardo ed è arrivato a liberare quella palla che sarebbe stata la palla della sconfitta”.

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