6 Aprile 2013

Stramaccioni: “Lungo stop per Palacio. Kovacic’ Gran giocatore”

La vigilia di Inter-Atalanta volge al termine e, come di consueto, a chiudere la giornata è la rituale conferenza stampa pre-partita del tecnico nerazzurro. Il tema centrale non può che essere quello concernente le condizioni di Rodrigo Palacio, vero trascinatore di una squadra che disputerà le ultime partite di campionato a ranghi ridotti, soprattutto in avanti. Ecco le dichiarazioni del mister romano, prontamente riportate dal sito ufficiale della società nerazzurra.

PALACIO, CHE BOTTA – “La diagnosi del nostro medico è stata chiara, si tratta di una lesione di secondo grado del bicipite femorale che genera un lungo stop. A proposito ho letto cose inesatte, perché lo stop è molto lungo. Non sta a me quantificare il tempo, ma è molto lungo e visto che domani è il 7 e manca un mese e 10 giorni alla fine del campionato, per noi è un brutto colpo. Non si può pensare che rientri con la Roma. Vuol dire illudere le persone, è una lesione grave, non potrà rientrare mai con la Roma“.

Come ovviare dunque alla sua assenza? Strama risponde così: “Le soluzioni possono prevedere un’Inter con una punta centrale: Antonio sarebbe una punta da spalle alla porta che dà i tempi di inserimento, Tommaso un giocatore d’area, l’Inter potrà giocare con una punta o con un attacco con due. In questo momento, in una gara così ravvicinata, l’Inter manterrà la sua struttura, abbiamo perso un terminale offensivo ma la struttura sta facendo bene. Si potrebbe presupporre che non partano tutti e due dall’inizio, Antonio e Tommaso, ma perché facendoli partire tutti e due insieme poi hai meno possibilità di cambiare il volto alla squadra. Con Rocchi e Cassano titolari entrambi mi rimarrebbe in panchina solo un ragazzo della Primavera, rimarrebbero poche frecce per cambiare l’attacco. Anche se ho sempre Ranocchia da mandare in avanti (ride, ndr)... . Rocchi, comunque, fin da quando è arrivato si è allenato con impegno, ha lavorato duramente per trovare la condizione migliore, il giocatore a livello di esperienza non ha niente da invidiare a nessuno, sono sicuro che si farà trovare pronto. Siamo tutti più responsabilizzati, da Rocchi ad Alvarez, da Guarin a Schelotto, dobbiamo dare tutti un po’ di più. Alvarez certamente è stato poco fortunato nella sua continuità ma quando l’ha trovata ha avuto prestazioni soddisfacenti”.

KOVACIC, PRESENTE E FUTURO – Il discorso si sposta a questo punto sulla punta di diamante del mercato di gennaio, quel Mateo Kovacic che sta confermando tutte le aspettative in lui riposte. Il giocatore ha ottima confidenza con la palla e pian piano si sta ritagliando un ruolo da protagonista in mezzo al campo. Strama conferma: “Proprio per questo ne stiamo cercando un altro di Kovacic, uno da tenere vicino alla porta e uno un po’ più indietro. E’ bravo, è un catalizzatore di gioco. Kovacic era quel giocatore che mancava nel nostro centrocampo. E siccome davanti abbiamo uno dei più grandi rifinitori del campionato, Cassano, sull’ asse Kovacic-Cassano non può che passare grande qualità“.

CAMPIONATO RISERVE – La chiusura è dedicata invece a un tema molto dibattuto in Italia, la proposta di istituire un campionato in cui far confrontare giovani dei vivai e squadre di leghe professionistiche inferiori. Stramaccioni risponde così: “Ho sempre sostenuto che l’assenza di una squadra intermedia sia una cosa che penalizza il calcio italiano. Sono totalmente favorevole, è fondamentale avere un livello intermedio tra il campionato giovanile e la A. Darebbe la possibilità ai giovani più pronti di giocare con continuità. Bessa, per esempio, sta giocando poco e quando ritornerà sarà un giocatore su cui punto ma ha giocato poco: con una squadra riserve avrei potuto fargli fare minutaggio. Credo che sia un qualcosa di ideale per far giocare giocatori giovani contro squadre vere, far giocare un’Inter B contro squadre di Lega Pro ad esempio. Il peso di una partita vera un ragazzo della Primavera neanche lo immagina. Secondo me il campionato italiano ne gioverebbe“.