4 Maggio 2019

TE LA RICORDI? – L’eroica partita ad Udine del 2010, tra cuore e forza d’animo

L'Inter, tra mille insidie nel febbraio del 2010, strappa una vittoria memorabile in Friuli

L’Inter, dopo i pareggi nei big match con Roma e Juventus, si appresta ad affrontare la gara con l’Udinese alla Dacia Arena. Un campo senza dubbio ostico dove però, negli ultimi anni, i nerazzurri hanno sempre fatto valere il loro vigore – otto vittorie nelle ultime dieci in Friuli – attraverso prestazioni di spessore e soprattuto sapienti. Rispetto al passato, l’imminente match, è reso ancor più complicato, dalla posizione di classifica della squadra di Tudor.

I bianconeri devono assolutamente far punti al fine di mettere in cascina il prima possibile la salvezza, la Beneamata invece non deve steccare per mantenere a distanza le dirette inseguitrici per la Champions League. Per ottenere l’intera posta in palio, e dunque portare a termine un arduo compito, ispirarsi alla performance ad Udine del febbraio del 2010, potrebbe essere un’idea preziosa. Noi di Passioneinter.com abbiamo voluto ricordare detta gara, per il carattere e la forza d’animo tirati fuori in mezzo a mille ostacoli, un match emozionante ancora oggi negli occhi e nel cuore dei tifosi per la veemenza nerazzurra.

Correva il 28 febbraio 2010, l’Inter, reduce dalla vittoria del primo atto in Champions con il Chelsea, affronta la trasferta di Udine in una situazione allarmante: infortuni, squalifiche ed un livello energetico a ribasso. In panchina – vista la squalifica dello Special One – è Beppe Baresi che ha il compito di dirigere i nerazzurri. Viste le varie problematiche, alcune scelte sono per forza di cose obbligate: Thiago Motta si posiziona addirittura centrale difensivo, sulla mediana arriva la prima da titolare per McDonald Mariga, mentre davanti fiducia a Mario Balotelli.

AVVIO INCANDESCENTE Subito un rapidissimo sprint dei padroni di casa: Di Natale – servito da Cuadrado al culmine di una grande azione – imbecca deliziosamente Pepe, l’esterno trafigge Julio Cesar e rompe gli equilibri. In questo complicato contesto, la reazione nerazzurra è immediata e decisa. Balotelli dalla distanza sfodera una conclusione violenta e chirurgica, scivolando anche nel momento del tiro. Risultato? Handanovic battuto e conti ristabiliti dopo neanche tre minuti.

PERSONALITA’ Gli interisti acquistano fiducia e morale, iniziano ad imprimere un brio vibrante, provando a colpire al momento giusto. Grazie a questa proposta di gioco aggressiva, arriva un’azione meravigliosa, una delle migliori dell’era Mourinho come da lui stesso dichiarato. Pandev, ricevuto il pallone da Milito allargatosi intelligentemente per creare spazi, la tocca di prima al bacio per Maicon che, sempre al volo, non lascia scampo e firma il 2-1. Triangolo terrificante. El Principe poi, prima della fine del primo tempo, cala il tris con un colpo di testa da vero cecchino.

CUORE Nella ripresa la stanchezza si fa sentire, la Beneamata cala d’intensità e di ritmo. Di Natale accorcia le distanze dal dischetto, i friulani ci credono. Ci provano a ripetizione Sanchez, Cuadrado e ancora Pepe. Entra anche Asamoah a dare manforte in mezzo al campo. Nel finale, a tempo praticamente scaduto, Inler pesca la traversa dopo una deviazione. Brividi, e non pochi. L’Inter, pur soffrendo, strappa tre punti essenziali, con una prestazione di grande cuore e carattere. Da evidenziare la forza con la quale l’undici nerazzurro, si compatta durante le varie trame offensive bianconere. Una squadra con molteplici defezioni che, nella circostanza, trae forza dallo spirito dell’allenatore portoghese. Indiscutibilmente, una delle partite simbolo dell’anno del Triplete.

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