3 Novembre 2011

Tutto su… Dejan Stanković

Questa settimana dedichiamo la nostra rubrica settimanale al grande centrocampista dell’Inter Dejan Stankovi?.

Dejan Stankovi? nasce da genitori entrambi calciatori a Belgrado l’11 settembre del 1978. Soprannominato Il drago e Deki, è nerazzurro dal gennaio 2004. Costituisce uno dei pilastri dello spogliatoio nerazzurro, appartiene alla cosiddetta classe dei senatori, visto che è all’Inter da ben 8 anni. Tanto innamorato dell’Inter da voler chiudere la carriera a Milano, dove resterà a vivere. Il suo obiettivo una volta terminata la carriera di calciatore non è fare l’allenatore, ma aprire una scuola di calcio per bambini, in modo che possano imparare a giocare sin da piccoli. E’ un giocatore molto versatile, a tal punto da dichiarare spesso: “Io posso giocare ovunque per il bene della squadra, anche in porta”. Infatti ricopre più ruoli: può essere impiegato davanti alla difesa quindi come mediano, come trequartista, come centrocampista centrale, centrocampista di fascia, ma in realtà il ruolo che predilige è quello di interno di centrocampo. E’ sposato con Ana, e ha ben tre figli: Stefi, Fibi e Alex. Nel 2010 è anch’egli protagonista del Triplete nerazzurro con Josè Mourinho, e pubblica il libro “Fortissimamente io” nel quale si racconta nei minimi dettagli e descrive le indimenticabili emozioni provate in tutta la sua carriera fino ad ora, definendo la notte di Madrid come “la cosa più bella che gli sia capitata in tutta la carriera, un’emozione unica”. Il suo motto, come si legge sulla copertina del libro, è: “Rispetto per tutti, paura di nessuno”. Curiosità: E’ una persona scaramantica, infatti per molto tempo ha infilato sempre prima la scarpa nel piede destro, con cui accedeva anche al campo per primo.

Procediamo ora con il descrivere la carriera del fantastico centrocampista dell’Inter:

Club Viene lanciato nel calcio che conta dalla Stella Rossa di Belgrado, in cui, dopo aver militato inizialmente nelle giovanili, gioca dal 1994 al 1998. Al suo debutto nella partita contro il Buducnot Podgorica nella stagione 1994-1995segna anche un gol. Il suo esordio nelle manifestazioni internazionali è rimandato alla stagione 1996-1997, in seguito all’embargo dell’ONU nei confronti della Serbia e Montenegro, e avviene quando segna due gol nel primo turno di Coppa UEFA contro il Kaiserslautern. La stagione successiva diventa poi il capitano della squadra.

Passa alla Lazio nell’estate del 1998 grazie all’osservatore Vincenzo Proietti Farinelli per 24 miliardi di lire. Esordisce in Serie A nella gara contro il Piacenza, segnando anche un gol. Nell’estate del 2001 viene ceduto alla Fiorentina ma il trasferimento viene bloccato per gravi problemi finanziari del club viola e del suo presidente Cecchi Gori che porteranno dodici mesi la società toscana al fallimento.

Nel gennaio del 2004 è corteggiato da Inter e Juventus. Sceglie personalmente di passare all’Inter, dove dalla stagione successiva ritroverà Roberto Mancini come nuovo allenatore nerazzurro. Fa il suo esordio con la maglia interista contro il Siena. Alla fine della stagione 2007-2008, con l’esonero di Roberto Mancini e l’arrivo di José Mourinho, viene accostato nuovamente alla Juventus, ma poi, per volere proprio del nuovo allenatore, resterà in nerazzurro. Con l’avvento del portoghese nella prima stagione verrà utilizzato come trequartista, l’anno successivo, con l’arrivo dell’olandese Sneijder, sarà spostato nuovamente a centrocampo e perderà il posto da titolare. Pur non giocando sempre, Stankovic darà un importante contributo alla conquista del Triplete nerazzurro (Coppa Italia, Campionato, Champions League) della stagione 2009-2010, segnando gol straordinari come quello nel derby contro il Milan il 29 agosto 2009, e quello al volo da 54 metri direttamente su rinvio del portiere genoano Marco Amelia il 17 ottobre 2009 nella gara Genoa-Inter 0-5, con il quale entra negli annali del calcio. Il 15 dicembre 2010 durante il Mondiale per club segna il primo dei tre gol con i quali l’Inter batte in semifinale i coreani del Seognam. Il 5 aprile 2011 segna un altro gol da centrocampo al volo di destro nella partita contro lo Schalke 04. Il 15 ottobre 2011 in Catania-Inter giunge a quota 300 presenze totali con la maglia dell’Inter.

Nazionale Deki ha militato in tre nazionali diverse a causa della situazione geopolitica che c’è stata nel territorio jugoslavo.

Con la Nazionale jugoslava debutta nel 1998 durante i Mondiali disputatisi in Francia e agli Europei del 2000, competizioni nelle quali la squadra giunge nella fase finale venendo però eliminata dall’Olanda in entrambe le competizioni. Nel 2006 partecipa ai Mondiali di Germania, ma la Serbia-Montenegro viene eliminata al primo turno. Nel 2007-2008 diventa capitano della Serbia, nella sua ultima e attuale denominazione di Nazionale di calcio serba. Con la partecipazione ai Mondiali del 2010 in Sudafrica diviene il primo giocatore della storia ad aver partecipato a 3 fasi finali di un mondiale con la maglia di tre nazionali diverse, in ordine, Jugoslavia, Serbia e Montenegro e l’attuale Serbia. Il 6 settembre 2011 in Serbia-Far Oer 3-1 tocca quota 100 presenze in Nazionale. L’11 ottobre seguente la Serbia perde contro la Slovenia per 1-0 e quindi di fatto non parteciperà all’Europeo del 2012. In questa occasione Deki raggiunge Savo Milosevic a quota 102 presenze in Nazionale e dice addio alla stessa. Ecco il palmarès del drago nerazzurro:

Stella Rossa: 1 Campionato jugoslavo (1994-1995); 3 Coppe di Jugoslavia (1995, 1996, 1997)

Lazio: 1 Campionato italiano (1999-2000); 1 Coppa delle Coppe 1998-1999); 2 Coppa Italia (1999-2000, 2003-2004); 2 Supercoppa Italiana (1998, 2000); 1 Supercoppa UEFA (1999).

Inter: 5 Campionato italiano (2005-2006, 2006-2007, 2007-2008, 2008-2009, 2009-2010); 1 Champions League (2009-2010); 1 Coppa del mondo per club (2010); 4 Coppa Italia (2004-2005, 2005-2006, 2009-2010, 2010-2011); 4 Supercoppa Italiana (2005, 2006, 2008, 2010).

Individuale: 2 Calciatore serbo dell’anno (2006, 2010).