6 Luglio 2020

Vernazza duro: “Se Conte doveva eliminare la pazzia, ha fallito. Inter presuntuosa e deconcentrata”

Il trittico Parma-Brescia-Bologna ha dato dimostrazione degli alti e bassi dell'Inter

Prima Parma, con quella vittoria colta solo nei minuti finali, in rimonta, con una sofferenza pazzesca. Poi il 6-0 in scioltezza sul Brescia (ma, appunto, sul Brescia…) e ora la rimonta subita in casa contro il Bologna. No, l’Inter conserva ancora quel grado di pazzia che la contraddistingue da sempre e specialmente da un decennio a questa parte: ma ciò significa che – come analizza Sebastiano Vernazza in un pezzo da lui firmato su La Gazzetta dello Sport di oggi – che Antonio Conte non sia ancora riuscito nella sua missione: e cioè quella di far tornare l’Inter a essere una squadra razionale, non folle, matura e non più infantile.

Scrive infatti Vernazza: “Se Antonio Conte aveva la missione primaria di normalizzare l’Inter, di toglierle di dosso l’insana vena di follia, che è poi un’altra cosa, una miscela di presunzione e di deconcentrazione, qualcosa di atavico e di endogeno, il virus di Appiano; se, dicevamo, lo scopo di esonerare Luciano Spalletti per prendere Conte era la crescita, l’obiettivo è stato fallito”. Un giudizio netto, con cui il giornalista apre il suo articolo di oggi. Che, peraltro, conclude sempre con la medesima tesi: “Neppure Conte ha guarito l’Inter dalla sindrome auto-immune. Non ancora, almeno”. In fiducia, val la pena attendere.

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