30 Maggio 2013

Zanetti a 360°: “Io, la famiglia e il calcio”

Un’icona dell’Inter ma anche del calcio italiano e mondiale. Stiamo parlando di Javier Zanetti che, attraverso la rivista Vanity Fair, ha deciso di parlare di sé a 360°: non solo calcio ma anche famiglia e politica senza dimenticare il nuovo Papa argentino: “E’ una persona magnifica con un gran cuore, è questo che arriva alla gente. Ricordo che quando vide un bambino per strada con la maglia del Boca Juniors gli fece tre con le dita, riferito ai gol che il San Lorenzo segnò nell’ultima partita proprio contro il Boca. Il calcio serve a questo, a comunicare con tutti”.

Il Capitano si sposta poi su quello che il calcio può insegnare: Il calcio è portatore di idee, si possono lanciare messaggi importanti. Il calcio ha una potenza immensa che nessun’altro sport possiede; inoltre sono affascinato dalle donne che seguono questo sport perché hanno una capacità di segnalare le cose positive che gli uomini non hanno. Mi vedono come un supereroe? Io prima di tutti penso ai bambini. Ho la fortuna di fare questo mestiere e quindi mi piace aiutare i bambini grazie alla mia Fondazione Pupi. Da piccolo il mio supereroe era Capitan America per via dei suoi poteri e dei suoi colori sgargianti, adesso però capisco che i veri supereroi sono le persone normali, quelle che fanno fatica ad arrivare a fine mese per via della crisi. Molti si rivolgono a me ma ad aiutarli dovrebbero essere quelli che ci governano…”.

Negli spogliatoi però non si parla solamente di calcio anzi, si commenta quello che il Paese sta vivendo soprattutto a livello economico: “Con Cordoba ci scambiamo molte opinioni e poi confrontiamo questa situazione con quella del nostro Paese. La gente che governa deve lanciare dei messaggi, un po’ come fa un grande allenatore che studia per capire quali sono le mosse migliori da fare in campo”.

Nella vita privata Javer Zanetti è sposato con Paula dalla quale ha avuto tre bambini: “Per me la famiglia è il nucleo dal quale parte tutto. Dalla famiglia infatti esce un ragazzo che poi incontra gli amici e da lì fa la sua vita fuori dalla porta di casa. Con tutte le leggerezze di questo mondo, la cosa più importante è essere famiglia, farsi forza a vicenda. L’altro giorno, per esempio, mi sono emozionato perché io e Paula siamo andati a fare la spesa: ho deciso di ricambiare quello che provavo comprando una bambola per la bambina e un pallone nuovo per Ignacio così, visto i centinai di palloni presenti a casa, tutti camminiamo calciandone uno”.

Nell’intervista non poteva mancare la domanda in merito al suo infortunio: “Tranquillizzo i tifosi dicendo che ho tolto il gesso e spero che tra una settimana possa smettere di utilizzare la stampella. Il mio obiettivo è tornare per l’inizio della stagione, lo sapete che io sono un combattente e non sarà certo un infortunio a fermarmi”.