2 Aprile 2020

Calendari, diversi scenari per leghe e Uefa: il punto sulla ripresa dei campionati

Giugno indicato come mese decisivo per la ripresa dei campionati: riflessioni in corso dalla Uefa per strutturare i calendari

La pandemia legata al Coronavirus continua a tenere sotto scatto l’Europa intera. Nella serata di ieri, il premier Giuseppe Conte ha annunciato la proroga delle misure restrittive fino al 13 aprile, cancellando anche la possibilità di una ripresa degli allenamenti per i professionisti ed i club calcistici. La Serie A e l’intero panorama calcistico, non solo italiano, si interrogano in vista di un possibile ritorno in campo. Tra date ed idee, il Corriere dello Sport ha scelto di fare il punto sulle ipotesi di ripresa dei campionati.

CAMPIONATI E COPPE EUROPEE

L’Uefa si è riunita con tutte le 55 Federazioni europee ed ha disegnato un doppio scenario relativo alla fine della stagione. In caso di ripartenza ad inizio giugno, virus permettendo, Champions ed Europa League procederebbero in contemporanea rispetto ai campionati. In alternativa, verrebbero prima completati i tornei nazionali per poi lasciare spazio alle coppe. Due anche le strade relative all’inizio della nuova stagione. In caso di ripartenza anticipata, il calcio d’inizio dell’annata 2020/2021 avverrebbe ad inizio settembre. Al contrario, causa ritardi, il nuovo campionato verrebbe augurato verso la fine dello stesso mese. Immutato invece l’inizio delle coppe, previsto per ottobre.

CALCIOMERCATO

Dal punto di vista del mercato invece, nella giornata di ieri si è parlato di un mercato estivo breve, da incastrare tra i diversi periodi di luglio ed agosto, sempre in base ai calendari. Sul tavolo resta l’ipotesi di una finestra extra-large di trattative, estesa fino a novembre o dicembre e proposta dalla Fifa.

CALENDARI

Niente Nazionali, intanto, per il mese di giugno. Le partite, come riportato dal Corriere dello Sport, verranno recuperate nelle finestre di settembre, ottobre e marzo in cui si giocheranno tre gare invece delle solite due. Nessuna formula ridotta per le coppe europee. L’ipotesi plausibile è quella di dover giocare anche quattro gare a settimana per concludere la stagione. Discorso a parte invece quello che riguarda la Coppa Italia. Ogni federazione potrà decidere se assegnare il trofeo nazionale, ma nessuna di esse perderà l’assegnazione del posto Uefa. In caso di mancata conclusione della Coppa Italia infatti, il quotidiano avanza l’ipotesi di qualificazione in Europa League anche per la settima classificata in Serie A.

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