6 Dicembre 2017

Da Ranocchia e Santon a Gagliardini e Brozovic: ecco il capolavoro firmato Luciano Spalletti

A maggio erano fuori dal progetto nerazzurro, ora ciascun giocatore è un elemento chiave della nuova Inter di Spalletti

Sin dai tempi di Brunico Luciano Spalletti ha sempre creduto di poter trasformare in piacevoli scoperte alcuni giocatori che fino a maggio sembravano ormai destinati a lasciare i colori nerazzurri. Il vero miracolo è proprio questo: quasi tutti i giocatori hanno un atteggiamento diverso, si scende in campo, si gioca e si pensa da squadra e in campo emerge una fiducia nei propri mezzi diversa.

Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, la trasformazione spallettiana ha sicuramente il volto di sei giocatori: D’Ambrosio, Gagliardini, Nagatomo, Ranocchia, Brozovic e Santon. I primi due faticavano a fare il salto di qualità, mentre sulla permanenza degli altri quattro in pochi avrebbero scommesso.

Epic Brozo doveva essere mister plusvalenza ma dopo lo scempio della scorsa primavera nessuno se l’è sentita di investire i 25 milioni richiesti dall’Inter. Il croato ha riattaccato la spina a Benevento: doppietta decisiva, anche se un infortunio in nazionale ne ha frenato la risalita. Il tempo di guarire e ha messo il timbro pure a Cagliari prima della prestazione devastante a tutto campo contro il Chievo. Tattica e psicologia hanno rivitalizzato Gagliardini, che al fianco di Vecino sta volando. D’Ambrosio era un titolare pure con Pioli, ma ora pure lui ha acquisito una nuova consapevolezza. Ranocchia e Santon andavano ricostruiti psicologicamente, è servito più tempo ma domenica San Siro li ha applauditi a scena aperta. Come successo in precedenza con Nagatomo, cui Spalletti ha eliminato le pericolose amnesie di un tempo.

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