9 Aprile 2018

ESCLUSIVA – Orsi: “Spalletti va confermato anche senza Champions! Decisivi gli scontri diretti”. E su Icardi…

L'ex portiere ha analizzato la situazione dei nerazzurri dopo la sconfitta di Torino

L’Inter esce sconfitta dallo stadio Grande Torino: per i granata in gol l’ex Adem Ljajic. Restano tanti rimpianti per le occasioni create e per la rete subita, nata dall’assist involontario di Ivan Perisic a De Silvestri. Noi di Passioneinter.com abbiamo intervistato in esclusiva l’ex portiere e ora commentatore tecnico di Mediaset Premium Fernando Orsi per analizzare il momento della squadra di Luciano Spalletti.

E’ uno stop che peserà nella corsa alla Champions?

“No, perchè peserà quando mancheranno dei punti all’Inter ma mancano ancora sette partite, è ancora tutto aperto. Non è corsa a due tra Inter e Roma, fino alla fine sarà così. La Lazio ha vinto ieri e ha agganciato la Roma. Gli scontri diretti faranno la differenza, come quello tra i biancocelesti e i nerazzurri all’ultima di campionato. Sono tutte partite difficili perchè anche in zona salvezza quest’anno c’è una grande lotta”

Cosa non ha funzionato nella squadra di Spalletti? Rafinha andava schierato dal primo minuto?

“Se non segna Icardi, l’Inter fatica ad andare in gol. Non ha centrocampisti con tanti gol in carriera e quando mancano i gol dell’argentino si sente parecchio, ha fatto la metà dei gol della squadra. Rafinha? Giocava da 3 partite, il turnover è giusto che ci sia perchè Borja Valero è un ottimo calciatore. I nerazzurri sono stati anche sfortunati, se avessero vinto non avrebbero rubato nulla”

Icardi paga psicologicamente ancora i due errori nel derby?

“No, a questi grandi livelli i gol si fanno e si sbagliano. Icardi avrebbe fatto 100 gol senza errori…”

Chi vede favorita nella corsa Champions tra Lazio, Roma, Milan e Inter?

“Milan? Ci vorrebbe un miracolo. Le altre tre se la giocheranno negli scontri diretti: il derby di domenica, Lazio-Inter all’ultima”.

Cosa manca a questa Inter per tornare ai livelli degli anni in cui c’era lei?

“Ci possono essere dei periodi di alti e bassi quando ci sono cambi di società. Anche la Juventus ha avuto un brutto periodo dopo alcuni cambiamenti, ci vuole tempo per formare una squadra vincente ma all’Inter non manca tantissimo. Ha un organico corto ma il progetto richiede qualche anno per dare i suoi frutti”.

Spalletti merita la conferma anche se non dovesse raggiungere la Champions League?

“Sì, quando inizia un progetto si può andare a risultati che non arrivano. Quello che conta è che l’allenatore ha in mano lo spogliatoio, il lavoro durante la settimana. La sua carriera poi parla da sola”.

L’Inter ha la terza miglior difesa: quanto sono determinanti le parate di Handanovic?

“Ieri meno determinanti perchè l’Inter ha perso, col Milan è stato decisivo perchè ha salvato il risultato. Hanno una difesa che prende pochi gol, all’inizio del campionato era un punto di forza, poi è calata un po'”.

E’ ancora in contatto con Mancini? Sarà lui il prossimo Ct della Nazionale? Sarebbe la scelta giusta secondo lei?

“Mancini? Spero sia la scelta giusta, l’Italia ha bisogno di tirarsi su, di ritornare ad essere una grande Nazionale. Roberto ha il physique du rôle per guidare l’Italia”.

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