16 Novembre 2017

Inter-Atalanta, tra sinergie di mercato e progetti vincenti: da qui passa il futuro del calcio italiano

Quanti giovani talenti della Nazionale provengono dai due club che si sfideranno domenica sera

In un periodo di ricostruzione del calcio italiano, l’argomento di cui si discute di più riguarda i giovani e il loro utilizzo nel campionato di Serie A. Tra le proposte di Tavecchio nell’ultimo programma presentato alla Figc, c’è quella di introdurre le seconde squadre, per agevolare la crescita di una generazione che rischia di andare perduta.

 

Tra le interessanti realtà del calcio nostrano, uno dei modelli da imitare è quello dell’Atalanta.
La cantera degli orobici, guidata dall’esperto Mino Favini , ha sfornato per anni talenti del calibro di Montolivo, Lazzari, Bonaventura, Pazzini, Donati, Morfeo, Zenoni, Tacchinardi e adesso c’è da tenere d’occhio i classe ’99, già nel giro della Nazionale Under 19. Melegoni, Mallamo, Bastoni (acquistato proprio dall’Inter) sono solo alcuni dei calciatori cresciuti al centro Bortolotti di Zingonia e pronti a conquistare il calcio dei “grandi”. Il lavoro di Favini negli anni ha permesso a tanti ragazzi di crescere a Bergamo e poi esplodere in altre squadre, come è capitato a Vieri e Inzaghi, entrambi alla Dea nelle stagioni 95-96 e 96-97, prima di essere acquistati dalla Juventus. Favini ha avuto modo di osservare anche un calciatore che con l’Inter ha avuto a che fare, si tratta di Mario Balotelli: nel 2003 il ragazzo giocava nel Lumezzane, arrivò in nerazzurro per un provino e viene subito organizzata un’amichevole per poterlo testare. Buona prestazione ma il carattere non ha convinto gli addetti ai lavori dello staff bergamasco e così fu scartato. E a volte il caso ha aiutato la scoperta di un calciatore, che domenica sera vivrà un vero e proprio derby: Gagliardini arrivò a Zingonia grazie al fratello Andrea, che era stato scelto dagli osservatori dell’Atalanta all’oratorio di Mariano di Dalmine. E così Roberto ebbe la possibilità di crescere e affermarsi a Bergamo, prima di approdare all’Inter.

 
All’Inter la politica dei giovani è da tempo uno dei punti chiave della dirigenza: gli osservatori in giro per il mondo individuano talenti dal grande potenziale e in casa nerazzurra i ragazzi del settore giovanile vengono valorizzati, grazie al grande lavoro dello staff tecnico, che solo negli ultimi anni ha vinto 2 scudetti Primavera, 2 campionati Berretti, 2 Allievi Nazionali e 2 Giovanissimi Nazionali. Così come per l’Atalanta, anche l’Inter fornisce un blocco consistente di calciatori all’Italia Under 19: Bettella, Zaniolo e Pinamonti sono nel giro della selezione di Nicolato e tra i protagonisti delle ultime uscite.

 
Domenica sera a San Siro ci sarà la sfida tra Inter e Atalanta, ma è una lotta solo sul campo, visti gli ottimi rapporti delle due dirigenze: Percassi e Zhang portano avanti un percorso di collaborazione dal punto di vista dei giovani. Perché è da qui che deve ripartire il calcio italiano.

 

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