16 Novembre 2017

Osvaldo: “Diedi un cazzotto a Mancini. Poi andai da lui piangendo, ma fu costretto a cacciarmi. Su Icardi…”

L'ex calciatore nerazzurro ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport

Pablo Daniel Osvaldo ha appeso gli scarpini al chiodo ed oggi coltiva la sua grande passione: la musica rock. L’ex calciatore di Roma, Juventus e Inter si esibisce con il suo gruppo, il Barrio Viejo, ma il mondo del calcio non lo ha dimenticato. In tutte le squadre nelle quali ha militato, ha lasciato dei ricordi, belli o brutti che siano. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Osvaldo ha svelato alcuni retroscena legati alla sua carriera, soffermandosi anche sulla sua esperienza all’Inter:

ORA C’E’ LA MUSICA – “Quanti soldi mi hanno offerto dalla Cina, ma il calcio non era più il mio mondo. Solo un business senza passione che iniziavo a odiare. Ora c‘è la musica. Con Sergio, Taissen, Julen e Agustin abbiamo fondato i ‘Barrio Viejo’. Vorrei ci ascoltassero per il nostro valore, non per il mio nome”. 

SAMPAOLI -“Nel 2016 mi chiama Sampaoli, all’epoca al Siviglia: ‘Dani, non ti chiedo nulla. Fai ciò che vuoi in campo e fuori, ma mi serve una punta’. ‘Mister, c’è il ‘Cosquín Rock’ (festival argentino, ndr)’. Lui: ‘Dimenticavo! Vai, non puoi perderlo’. Due pazzi”.

NON SI ALLENAVA BENE? – “Cazzate. Mi sono sempre allenato al top, parlavano perché ero stravagante. Al 90’ per me finiva tutto e non ero un Ronaldo che faceva palestra a casa. Ma cosa vuol dire? Avevo altri interessi, pagai anche questo. Poi non posso essere definito un santo, non esageriamo. Ero un ribelle che ha commesso degli errori, ma in campo ero il migliore. Poi la sera uscivo, cose normali. Purtroppo da voi esistono le etichette…”.

IL PUGNO A MANCINI “Un cazzotto dopo Juventus-Inter del 2015. ‘Vuoi fare a botte?’. Lui: ‘Ma non dirmelo davanti a tutti’. Se non mi avesse cacciato avrebbe perso autorevolezza. Poi andai nel suo ufficio piangendo, mi vergognavo. Un grande, con un bel carattere”

ICARDI -“È fortissimo, spero possa segnare anche in nazionale. Contano solo i gol, non la sua vita privata”.

RAMMARICO INTER – “Non lo è perché andai al Boca Juniors”.

OGGI CHI E’ OSVALDO?  -“Sono cresciuto in fretta, padre da giovanissimo. Oggi, invece, sono un uomo maturo e più presente per i miei figli. Quando mi vedono impazziscono”. Cosa direbbe a un bimbo di 6 anni con il pallone tra i piedi? “Divertiti ed evita lo sporco che c’è attorno”.

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