30 Marzo 2018

Spalletti: “Dispiaciuto per Sabatini. Rinnovo? Stiamo già programmando la tournée estiva. Rivorrei indietro Kondogbia”

Alla vigilia della sfida contro l'Hellas, il tecnico interista ha risposto alle domande dei giornalisti

Smaltita la pausa di due settimane che ha lasciato spazio alle amichevoli pre-mondiale delle nazionali, domani finalmente potrà ripartire la tanto attesa Serie A. Sarà una giornata chiave per diverse squadre, e lo sarà soprattutto per l’Inter di Luciano Spalletti, chiamata ad alimentare il sogno Champions contro l’Hellas Verona di Fabio Pecchia, che invece si ritrova in piena bagarre nella lotta per non retrocedere. Sebbene i favori del pronostico, sarà un match da non sottovalutare per i nerazzurri, reduci dalle cinque reti rifilate alla Sampdoria nella goleada di Marassi. Cinque, come gli altrettanti gol subiti dal Verona in casa, nell’ultimo turno contro l’Atalanta.

Il tecnico di Certaldo, ha risposto alle domande dei giornalisti nella consueta conferenza stampa della vigilia e Passioneinter.com ha seguito in diretta le sue parole.

LE PAROLE AD INTER TV – “A noi piace giocare, bisogna far ruzzolare la palla. Contro il Verona conta solo vincere. Se dipenderà più dalla tattica o dalla forza mentale? L’importante è portare a casa i 3 punti perché lE concorrenti sono molto insidiose. Gagliardini, Brozovic e Rafinha sono stati utilizzati molto ultimamente, ma solo tutti insieme possiamo conquistare la nostra classifica. Rafinha? Tecnica e rapidità nello stretto, di volta in volta sta crescendo la sua condizione fisica. Con lui abbiamo un’arma in più e qualità differente rispetto agli altri calciatori. Il Verona è allenato da una bella persona, sa trasferire alla sua squadra voglia di giocare a calcio e carattere. Sanno quando aspettare basso o venire all’assalto, dobbiamo essere rimbalzanti nelle loro idee”.

PROSSIMO TURNO – “Ci vuole una vittoria contro il Verona per prepararsi bene, è il miglior allenamento per farsi trovare poi nella giusta condizione”.

PRIMAVERA – “Faccio i complimenti a Stefano Vecchi per la vittoria del campionato. Non è la prima volta che mi tocca fare i complimenti, soprattutto perché è riuscito a vincere un torneo difficilissimo, con una squadra con 9/11 differenti. Ha fatto esordire dei talenti come Vergani, che è molto giovane. Bravo Stefano”. 

SABATINI – “Le sue dimissioni? Chiaro che abbiano fatto rumore visto il valore dell’uomo e del direttore. Mi è dispiaciuto moltissimo perché ormai lo conosco bene e conosco la qualità che ha. Voglio anche dire che le sue dimissioni non lasciano nessuna eredità sia nel bene che nel male. Chi è nell’Inter deve mettere l’Inter davanti a tutto e credere nell’Inter. Vedo Sabatini come un samurai, perché è uno che dà battaglia per incidere nella battaglia. Ho una bella definizione che gli dirò di presenza, aspetto ancora di incontrarlo. Non voglio entrare nei motivi di quello che è un confronto fatto tra la proprietà e lui. Avranno messo sul tavolo i loro motivi, sarebbe sbagliato intervenire da parte mia”.

SOGNO CHAMPIONS – “Io devo riuscire a far dare il massimo ai miei calciatori e attraverso il loro massimo raggiungere la posizione più importante che ci possa essere. Dal mio punto di vista c’è da chiedersi se stiamo raccogliendo abbastanza, io credo che ci sono ancora possibilità. Non so come andrà a finire, ma può darsi mi metta in difficoltà il futuro su come mettermi in pari. Questa squadra ha fatto vedere di avere potenzialità a disposizione. Stamattina c’era Ligabue. Lui dice che gli anni passano per non passare più, lo stesso vale per i campionati. Dev’essere fortissimo il desiderio di fare contenti i 60mila di domani”.

VISTA DERBY – “Le scelte sono improntate a vincere la partita di domani senza considerare il derby. Un conto è volere assolutamente una cosa, un conto è aspettare che la vita faccia il suo gioco. O si nasce con la qualità di voler determinare, o lo si diventa. Se noi lo vogliamo, secondo me riusciamo. Dobbiamo avere il fuoco dentro che ci brucia”.

RINNOVO CONTRATTO – “Non sono in scadenza, ricomincio qui. Abbiamo già parlato con i direttori per la tournée estiva in America. I contratti servono a far venir fuori un po’ di clamore, ma poi possono essere disfatti in un niente, come avvenuto in questi giorni. Non contano niente. Son già troppo comodo”.

RISCATTI – “Cancelo e Rafinha? E’ una valutazione che faremo strada facendo. Come seguire giocatori già nostri che giocano fuori. Li valuteremo, ci sono molti particolari che ci piacciono di questi calciatori. Hanno molto da condividere con il gruppo dell’Inter, teniamo in conto che può succedere qualsiasi cosa.”

RAFINHA – “Quando gli ho chiesto ‘ti piace l’Inter’, mi ha risposto ‘sì’, senza pensarci.”

CALCIATORI IN PRESTITO – “Dei calciatori che giocano fuori, riprenderei Kondogbia. Se verrà riscattato? Dipende dal Valencia. Nagatomo sta facendo molto bene. Joao Mario sta giocando partite interessanti e Gabigol sta facendo diversi gol”.

OBIETTIVI FUTURI – “A me l’Inter piace, come Rafinha. Ci lavoro volentieri, vengo presto al mattino. So che se non raggiungeremo il nostro obiettivo, ce lo porteremo dietro ‘solo’ per sempre. Poi in futuro, con la maturazione, con la crescita, potrà dare molto fastidio il ricordo di questo mancato raggiungimento. E’ un messaggio per i miei calciatori”.

MONDONICO – “Era una persona squisita sotto l’aspetto dell’essere diretto e sintetico, nel mandare dei messaggi che tutti riuscivano a capire in maniera veloce. Ha fatto bene in squadre normali, ha lanciato giovani poi diventati importantissimi. Mi accodo a tutti quelli che affettuosamente sono vicini alla famiglia. Speriamo che ne rinascano altri personaggi forti come lui”.

PRESSIONE DI SAN SIRO – “Bisogna togliere il dubbio che San Siro possa crearci difficoltà. San Siro è casa nostra, chi viene deve chiedere il permesso. I 60mila di domani sera dovranno essere un aiuto, altrimenti si gioca in un’altra squadra, senza passione”. 

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