8 Maggio 2020

Paolillo non le manda a dire: “Ripresa Serie A? I club vogliono solo raccattare le briciole”

L'ex dirigente dell'Inter dice la sua riguardo i temi delle ultime settimane

Dal 2006 al 2012 fu Direttore Generale dell’Inter, presidente uscente dell’Eca, oggi Ernesto Paolillo resta un grande dirigente sportivo oltre che conoscitore di calcio. L’ex nerazzurro, ha parlato ai microfoni di TMW Radio, lanciando diversi spunti riguardo la possibile ripartenza del campionato e sulla situazione economica che investirà il calcio finita l’emergenza Covid-19.

“C’è molta fretta di iniziare e finire in qualche modo il campionato, non tanto per l’interesse della regolarità, ma perché cercano di raccattare quanto più possibile dai diritti tv, dai contratti di sponsor, tutto per chiudere l’annata. Mi preoccupa che non sappiano cosa accadrà da settembre in poi: avremo comunque grosse difficoltà organizzative e se non si comincia ora a decidere su stadi, distanze, accesso e svolgimento delle partite, rischiamo di fare un altro flop economico anche nel prossimo anno”.

Riguardo il Fair Play Finanziario: “Sicuramente qualcosa va ripensato. La soluzione di lasciar perdere per un anno i calcoli sui bilanci è estremamente comoda, perché è vero che l’anno è difficile da valutare, ma questo tana liberi tutti è esagerato. C’è urgenza di ripartire con delle regole non più così stringenti, ma che permettano di valutare quanto le squadre riescono ad investire. Oggi il Fair Play non prevede nessuno aiuto per quei club che, in difficoltà economica, vengono acquistati da un nuovo finanziatore che però si ritrova col peso dei disastri precedenti. Non c’è alcun ammortamento per un periodo di tempo che gli permetta di rientrare gradualmente nella normativa”.

Riguardo le scelte del Governo e il rischio della ripartenza del campionato: “Siamo abituati a guardare sempre e solo la punta, più si scende meno attenzione si presta. I dilettanti sono stati completamente trascurati, credo meritassero maggiore attenzione perché comunque danno lavoro, è un settore che porta indotti importanti. Non dimentichiamo che a causa delle perdite post Covid-19 centinaia e centinaia di squadre non saranno in grado di riprendere l’attività”. Sono preoccupato dalla qualità del prodotto Serie A, i giocatori sono tramortiti, con nessuna voglia di rigiocare, sono obbligati a farlo e con paura. A mio avviso non sarà uno spettacolo di grande qualità, e mi chiedo se ne vale la pena per raccogliere briciole di ricavi. Avrebbe più senso concentrarsi sul prodotto da settembre in poi”.

Ceferin e le decisioni della Uefa e della FIFA: “Sicuramente la data imposta da Ceferin per decidere se riprendere o meno i campionati sarà spostata. Il 25 maggio è stato detto in un momento complicato, una data buttata semplicemente lì. A mente lucida e soprattutto alla luce di tutto, credo che sarà posticipata così da dare del tempo in più alle leghe e alle federazioni. Cambiare i calendari in vista del mondiale in Qatar nel 2022? Sarebbe rispetto verso i consumatori dell’industria del calcio, ovvero gli appassionati, i tifosi. Se no che lo facciano per le televisioni, sono la maggior entrata”. 

[fnc_embed]<iframe src=”https://gopod.me/embed.php?t=0&p=StLe9″ width=”100%” height=”280px” frameborder=”0″ scrolling=”no”> </iframe>[/fnc_embed]
Commenta tutte le news con i tifosi su Telegram: ci sono già più di 2.000 interisti!

https://redazione.passioneinter.com/notizie-nerazzurre/inter-news-live/