5 Maggio 2018

Udinese-Inter, Spalletti: “Santon l’ho visto bene, sbagliato criticarlo. Il mio futuro? Dipende dai risultati del campo. 9 punti per la Champions”

Il tecnico nerazzurro ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del Centro Sportivo Suning

Domenica alle 12.30 l’Inter farà visita all’Udinese nel lunch match della 36esima giornata di Serie A. Dopo la sconfitta nei minuti finali contro la Juventus nel derby d’Italia, vincere per il club nerazzurro diventa un imperativo. L’obiettivo è quello di continuare a coltivare il sogno Champions ed arrivare allo scontro diretto dell’ultima giornata contro la Lazio nella giusta posizione di classifica per cercare il sorpasso finale.

Il tecnico Luciano Spalletti ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del Centro Sportivo Suning alle ore 11 per sostenere la consueta conferenza stampa pre partita. Qui di seguito le sue dichiarazioni.

“Dipende ancora tutto da noi. I calciatori lo hanno capito bene ed hanno fatto l’allenamento che dovevano fare. Bisogna usare tutto ciò che è successo perché sia poi d’aiuto nella partita successiva, senza che sia un limite o un condizionamento e dobbiamo andare a vincere – afferma Spalletti ad InterTV – Con l’Udinese è una sfida difficilissima. Sono più forti rispetto alla loro classifica, l’abbiamo vista all’andata. Hanno una squadra fisica, sotto l’aspetto della forza possono cerarci difficoltà. Dovremo usare una strategia differente, ovvero andare a fare una partita di possesso palla guadagnando metri minuto dopo minuto per portare a casa il risultato. Le squalifiche di Vecino e D’Ambrosio non cambiano nulla, giocheremo come abbiamo sempre fatto. Abbiamo tutte le qualità per vincere la partita. Il carattere dev’essere una cosa da tirare fuori sempre: dobbiamo essere sempre quelli che siamo stati contro la Juventus. Noi siamo quelli lì, senza condizionamenti di motivazioni particolari o momentanee”.

INTER-JUVENTUS – “È facile ripartire: dipende ancora tutto da noi, non dobbiamo portarci dietro limiti o condizionamenti, dobbiamo andare avanti per la nostra squadra. Arbitro? Il capitolo è chiuso, non domandatemi altro in merito agli episodi. La partita l’ho rivista e ci sono molti aspetti su cui lavorare, ad esempio sul fatto che siamo cresciuti ed abbiamo fatto vedere di poter essere una squadra fortissima, ma quello che non dobbiamo fare è l’essere forti solo quando stimolati da qualcosa. Non ci dev’essere qualcosa di eccezionale per poter mettere quello che abbiamo fatto vedere in quella partita”.

SANTON O DALBERT – “La decisione l’ho presa, però a volte la cambio all’ultimo perché ci sono delle notizie che mi fanno fare scelte diverse”.

SANTON – “L’ho visto bene come sempre, mi spiace che lo abbiano criticato perché ha fatto quello che doveva fare come tutti gli altri, non ha nessuna responsabilità sul risultato. Se c’è la volontà di fare un’analisi più corretta ed approfondita sono molte le cose che si possono considerare. Per quanto mi riguarda per analizzare una partita così va fatta una fotografia più ampia di quello che è successo, perché poi c’è il lavoro settimanale, la scelta della formazione, della tattica di quando sei in inferiorità numerica. Poi ci sono anche le sostituzioni, le carambole dei palloni dove viene poi fuori un momento determinante della partita. Dire che è colpa di un singolo è sbagliato”.

SCUDETTO L’ANNO PROSSIMO – “Secondo me per certi versi abbiamo già dato fastidio quest’anno a quelle che ci sono sopra. Per lunghi tratti abbiamo esibito degli stati di avanzamento, si sono visti. È chiaro che se non li metti in pratica per bene poi manca la solidità per andare allo step successivo. Noi abbiamo fatto un lavoro corretto, questa squadra è cresciuta come ha fatto vedere anche nelle ultime partite. La mentalità diventa fondamentale, altrimenti non giochi un’ora di partita in inferiorità numerica come abbiamo fatto con la Juventus. La difficoltà di dover andare a sopperire alla mancanza di un uomo si è visto anche in altre partite, quindi io penso che secondo come si lavorerà ci sia la possibilità di avvicinare ulteriormente le squadre di testa”.

PAROLE ALLEGRI – “Non vado indietro a commentare, vado avanti, vado a pensare che è molto più quello che abbiamo davanti rispetto a quello che abbiamo lasciato indietro. Quello che è successo lo dobbiamo scannerizzare bene e portarlo poi a sostegno delle prossime partite. Poi se si vuole fare un uso anche per programmi futuri è chiaro che si fa in fondo e si valuterà bene perché ancora abbiamo tanto davanti. Quello che sarà il risultato ci permetterà di fare valutazioni e progetti futuri, valutando quello che è l’operato mio e di chiunque altro abbia inciso in quello che è il risultato finale dell’Inter. Io devo soltanto stare attento e andare a prendere in considerazione le cose importanti per noi, ovvero la partita di domani e basta”.

LACRIME DI ICARDI – “Quello che abbiamo fatto vedere, al di là di come uno lo esterna e lo esprime, ne abbiamo già parlato tante volte. Noi abbiamo a che fare con dei ragazzi che sanno dove sono perché vogliono il bene di questa società e di questi tifosi. Per tutto l’anno abbiamo evidenziato di essere dei professionisti seri, con valori importanti per quello che è l’Inter ed il lavoro che facciamo. Questi ragazzi hanno lavorato correttamente per tutto l’anno, si sono comportati in maniera corretta sempre e lo dobbiamo fare fino in fondo. La reazione di Mauro la sapevo già prima senza averla vista, come so che settimana abbiamo passato e che modo di vivere ci è piovuto addosso, in che modo siamo stati costretti a vivere la settimana per come è andata la partita. Ci siamo stati male e ci dispiace, però come ho detto prima bisogna essere bravi a non essere condizionati nelle partite successive, perché quello che diventa fondamentale è ora: se ci si porta dietro qualche brutto episodio poi può darsi di non riuscire a sviluppare bene la partita domani, cosa che non deve assolutamente accadere”.

STOP DI LAZIO E ROMA – “Questo non lo so, io devo pensare a noi. Non possiamo avvicinarsi a queste partite pensando che dipenda dagli altri, anche se poi è così. Se noi le vinciamo tutte e tre siamo in Champions, noi ragioniamo così. È chiaro che ci sono degli ostacoli in mezzo, che però diventano più o meno grossi in base a come li guardi”.

PERCHE’ TI CONFERMERESTI – “A me non interessa questo, non devo convincere nessuno. Io devo solo lavorare in un certo modo ed essere convincente per quella che è la risposta che devo avere dai miei calciatori, per il risultato che loro devono mettere poi sul campo. Non so quello che pensa la società, io so che ho dato quello che mi era possibile dare sempre in questo tragitto, e secondo me quelli con cui sono a contatto lo percepiscono quello che sei. Chi è che mi deve giudicare? Il presidente, i direttori, tutti. Io penso conti molto anche quello che si è visto sul campo e quello che i giocatori hanno messo in pratica, quello che si è fatto. Non con le parole io devo riuscire a convincere, c’è il percorso fatto dai calciatori”.

RAFINHA E BROZOVIC – Rafinha ci ha dato una mano importante e noi l’abbiamo data a lui quando è arrivato mettendogli a disposizione una squadra per riordinare le sue difficoltà fisiche e per sistemare quel periodo da cui veniva. Ora che ha rimesso a posto tutto e si è portato in pari con gli altri fa vedere tutto il suo valore e le sue qualità, quindi dentro la crescita c’è anche questa considerazione. Per quanto riguarda Brozovic sta facendo vedere il piede con la bussola, sapendo dove direzionare la squadra in quel ruolo, ed è un giocatore importante come ce ne sono altri, come sono tutti. Complessivamente abbiamo fatto buoni risultati, poi abbiamo passato un periodo del quale non siamo contenti tutti però se continuiamo a lavorare in questa maniera poi possiamo veramente andarci a misurare anche con squadre che hanno fatto vedere di avere qualcosa in più di noi”.

VOLONTA’ DI RESTARE – “La mia casa dev’essere il più accogliente possibile, noi non siamo tipi da mondanità. Riguardo il mio futuro l’ho un po’ detto prima, ci sono ancora 3 partite dove possiamo valutare ulteriori cose quindi aspettiamo di aver passato queste partite per avere un quadretto un po’ più completo, perché ormai i risultati clamorosi hanno limiti più sottili, un po’ come il mondo. Queste 3 partite possono avere ancora un confine sottile che può nascondere un risultato clamoroso dietro”.

PAROLE MORATTI – “Sono d’accordo con quello che ha detto Moratti, che ancora è identificato come nostro presidente anche se non lo è più. I suoi consigli sono sempre carichi di qualità anche perché la sua esperienza è difficile ritrovarla in giro, e i suoi consigli danno sempre definizioni importanti da apprendere per noi. Quello che ha detto è corretto, perché la squadra ha fatto vedere di avere un cuore interista ed abbiamo fatto molto bene nell’ultimo periodo. Speriamo di poter dare un seguito a questo aver fatto molto bene”.

CLASSIFICA GIUSTA? – “Questo calcolo è difficile da fare, secondo me la squadra ora esibisce anche un carattere ed una mentalità forte. Io la vedo molto cresciuta nelle ultime partite, mentre inizialmente analizzando ciò che avevamo fatto diventava più difficile credere di essere in competizione con le squadre forti, perché ci mancava sempre un tassello importante per essere una squadra forte. Ora invece li vedo cresciuti, li vedo squadra corta e compatta. Il modo in abbiamo giocato e aggredito in inferiorità numerica contro la Juventus danno molto a livello mentale, ti fanno credere che tutto è possibile e secondo me la classifica ha ancora la possibilità di renderci merito fino in fondo, se noi saremo bravi a prenderci tutto quello che abbiamo lasciato per strada nel tragitto del campionato”.

WINNERS CUP – “Questo torneo rappresenta un bellissimo modo di come lo sport possa essere un potentissimo veicolo d’amore, perché poi ogni tanto andando a parlare di calcio si devia su altre cose, e sono errori che non dovremmo fare. Il calcio racchiude un movimento importantissimo, e questo torneo racchiude l’essenza del calcio, quindi dobbiamo andare a vederlo e fare i complimenti a coloro che l’hanno pensato e alle persone che creeranno disponibilità affinché si sviluppi il maggior numero di tornei di questo tipo possibili”.

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