5 Novembre 2015

FOCUS – Scocca l’ora dell’artiglieria pesante? Perisic, Jovetic, Ljajic e Icardi per spiccare il volo

Le prime 11 giornate di campionato hanno espresso un verdetto molto chiaro: l'Inter di Mancini ha una difesa quasi imperforabile, ma fatica a segnare. E' arrivata l'ora di schierare l'artiglieria pesante in attacco?
Napoli Inter interviste

Nella settimana che precedeva la sfida tra Inter e Roma più volte si è detto e scritto che il big match di sabato scorso avrebbe dato delle risposte importanti sulle reali ambizioni dei nerazzurri in questo campionato. La squadra allenata da Roberto Mancini era chiamata ad affrontare la favorita per la vittoria dello scudetto (forse al pari del Napoli) e al termine dei novanta minuti la Beneamata è riuscita a conquistare tre punti assolutamente fondamentali per il proseguimento della stagione.

Ciò che deve far ben sperare i tifosi interisti non è la vittoria in sè o il primo posto ottenuto (al pari della Fiorentina), ma la sensazione di poter finalmente contare su una squadra competitiva, su un gruppo coeso che rema nella stessa direzione, su un insieme di calciatori terribilmente concreto. Sabato non abbiamo di certo offerto scampoli di calcio spettacolo, ma siamo riusciti a tenere a secco il miglior attacco del campionato, vincendo la sesta partita della stagione con il risultato di 1-0. Di certo l’Inter allenata da Mancini non è ancora una grande squadra, ma alcuni sintomi da “grande” sono evidenti.
I 7 gol subiti in 11 partite sono davvero molto pochi, soprattutto se si considera che dei 7 gol incassati da Handanovic, ben 4 sono stati  subiti contro la Fiorentina. Dunque escludendo la sfida contro i viola, partita che può essere tranquillamente considerata come un incidente di percorso, nelle altre 10 giornate il portiere sloveno ha dovuto raccogliere la palla in fondo alla rete solo in tre occasioni.

handanovic

Un altro dato da non sottovalutare è che in 11 giornate la squadra nerazzurra ha perso solo in un’occasione.
Altri segnali positivi sono arrivati dalle prestazioni dei singoli. Nelle ultime due sfide contro Bologna e Roma Mancini è riuscito a recuperare due tasselli molto importanti: Brozovic e Ljajic.
Il croato era partito bene in questa stagione, ma dopo la vittoria conquistata contro il Carpi è sparito dai radar, salvo poi ricomparire improvvisamente nel derby d’Italia contro la Juventus, disputando un’ottima partita. Le sfide contro il Bologna e la Roma hanno visto un Brozovic assoluto protagonista. L’ex calciatore della Dinamo Zagabria ha dimostrato di poter ricoprire un ruolo di primo piano nello schieramento di Mancini, mettendo in mostra qualità quasi uniche nel centrocampo interista.
Per quanto riguarda Ljajic invece, va sottolineato come il serbo abbia trovato ancora meno spazio rispetto a Brozovic. Mancini lo aveva impiegato solo contro il Verona e in uno scampolo di partita contro la Sampdoria: troppo poco per poter valutare al meglio l’impatto dell’ex calciatore romanista nel mondo Inter. Nelle ultime occasioni Ljajic ha dimostrato di poter essere davvero utile a Mancini, fornendo al tecnico di Jesi una valida alternativa in attacco.
A proposito di attacco e di fase offensiva, è proprio questo il tallone d’Achille della squadra nerazzurra: in 11 giornate di campionato sono stati realizzati solamente 11 gol. Pochi, troppo pochi per chi ambisce a raggiungere importanti traguardi in questa stagione.
La squadra segna poco, ma soprattutto – ed è questo il dato più preoccupante – crea poco, faticando oltremodo a rendersi pericolosa dalle parti del portiere avversario.

Icardi

L’ottimo stato di forma della squadra da un lato, e le difficoltà realizzative dall’altro, ci portano a ritenere che sia arrivato il momento di schierare l’artiglieria pesante, di osare i 4 tenori in campo: Perisic, Jovetic, Ljajic e Icardi.
La capacità di sacrificarsi mostrata contro la Roma da Perisic e Ljajic fa ben sperare sulla fattibilità di un 4231 molto offensivo, con la presenza del serbo oltre a quella dei soliti tre noti lì davanti.
Se infatti Perisic e Ljajic continuassero a sacrificarsi come fatto contro i giallorossi, si potrebbe mantenere quella solidità difensiva che ha rappresentato il vero punto di forza dell’Inter in queste prime giornate di campionato.
Dall’altro lato guadagneremmo in termini di imprevedibilità e di pericolosità offensiva, con l’obiettivo di rendere meno asfittico il nostro attacco.

Forse schierare contemporaneamente in campo Perisic, Jovetic, Ljajic e Icardi può rappresentare un rischio, ma si tratta di un rischio che vale la pena di correre. Se infatti riuscissimo a trovare l’equilibrio con i 4 tenori sul terreno di gioco, potremmo fare quell’ultimo salto di qualità che ci manca per essere davvero competitivi.
A Mancini il coraggio non manca e non è mai mancato, è ora di compiere un’altra scelta coraggiosa…