21 Novembre 2015

FOCUS – Paura dagli abissi: ecco perché sottovalutare il Frosinone è un errore sesquipedale

Pensando ad Inter-Frosinone di domani sembra quasi inevitabile imbattersi nella classica sfida tra Davide e Golia, il più semplice tra i i match già scritti, nel quale la favorita dovrebbe avere la meglio sulla piccola di turno senza troppi sforzi. Sarebbe un errore madornale: il Frosinone, tenendo contro di un organico praticamente identico a quello […]

Pensando ad Inter-Frosinone di domani sembra quasi inevitabile imbattersi nella classica sfida tra Davide e Golia, il più semplice tra i i match già scritti, nel quale la favorita dovrebbe avere la meglio sulla piccola di turno senza troppi sforzi. Sarebbe un errore madornale: il Frosinone, tenendo contro di un organico praticamente identico a quello della scorsa stagione e di una piazza alle primissime armi in Serie A, può essere considerata  una delle sorprese più bella di questa serie A.
La classifica dei ciociari ha ragione in parte: il diciottesimo posto e gli undici punti in dodici gare non rendono giustizia al rendimento della squadra di Stellone e la stessa ultima gara casalinga contro il Genoa terminata in pareggio lascia l’ennesimo amaro in bocca alla tifoseria locale.
Il posticipo della tredicesima giornata è per alcuni dei giocatori ospiti quasi un sogno: per buona parte della rosa sarà la prima volta a San Siro, La Scala del calcio, ricordo da tramandare a nipoti quando il calcio giocato sarà soltanto un ricordo. I ciociari di conseguenza hanno davvero poco da perdere: mai ad inizio stagione avrebbero preteso punti a Milano e tutto ciò che verrà sarà guadagnato. Facile quindi prevedere la classica gara tosta con poca distanza tra i reparti degli uomini vestiti di giallo e la chiara predisposizione degli stessi a protezione della porta difesa da Leali, che a San Siro nella scorsa stagione riuscì a portare a casa un prezioso punto ai tempi del Cesena.
La gara di domani può quindi presentare più di qualche analogia con quella di Carpi di inizio stagione e con quella di Bologna di poche settimane fa, gare vinte con qualche difficoltà in più del previsto, con 6 punti pesantissimi in cassaforte in due incontri accomunati anche dalla sofferenza finale, con Jovetic  ed Handanovic mattatori assoluti. D’altronde la Serie A è anche questa, non esistono più gare scontate e naufragare tra i mari della bassa classifica è una difficoltà comune a più squadre. La stessa Inter mostrò più volte di soffrire questo genere di squadre anche nel corso della passata stagione, dove qualche 0-0 casalingo di troppo fece perdere preziosissimi punti nella poi risultata fallimentare corsa all’Europa . Altro elemento psicologicamente rilevante riguardo la gara di domani è legato al concreto rischio di spostare eccessivamente lo sguardo alla gara successiva, quella contro quel Napoli attualmente definibile come la squadra più in forma di tutto il campionato, situazione assolutamente da evitare per giungere all’incontro in terra partenopea nella miglior condizione mentale possibile.
Mancini stesso nella conferenza odierna ha confermato le difficoltà di una partita insidiosa camuffata da formalità,definendo il posticipo di domani sera  “Una gara trappola contro una squadra che non ha nulla da perdere” (QUI LA CONFERENZA INTEGRALE DEL TECNICO), mostrando quindi il dovuto rispetto nei confronti della coraggiosa compagine ciociara.
Mai abbassare lo sguardo neppure a gara in corso come dimostra la gara giocata allo Juventus Stadium dal club guidato da Stellone di qualche settimana fa, con l’unico tiro in porta nello specchio in grado di fermare i nettamente favoriti padroni di casa, protagonisti di un vero e proprio assedio per praticamente tutta la durata dell’incontro. Di conseguenza vietato pensare ad una gara impegnativa solo per centrocampo ed attacco, con la linea difensiva ovviamente sollecitata nel fronteggiare le possibili anche se non necessariamente costanti ripartenze degli ospiti, bravi anche a sfruttare i propri difensori in situazione di palla inattiva in favore.
Servirà la solita Inter guerriera, la solita squadra affamata e capace di soffrire vista nelle ultime settimane ed in grado di ottimizzare ogni situazione offensiva senza concedere agli avversari alcun beneficio dato dalla leziosità o dal poco cinismo. Le luci si accendono su San Siro, su Inter-Frosinone: una gara piena di insidie come le altre, una gara da Inter, una gara con punti in palio pesantissimi.