30 Maggio 2018

La stagione di… Candreva: corsa e assist fino a dicembre, poi il crollo. I tifosi si interrogano: è da Inter?

Nonostante la, tanta, buona volontà ed il lavoro per la squadra, il numero 87 non è riuscito ad incidere quanto avrebbe voluto per la Beneamata

La stagione di Antonio Candreva spacca a metà San Siro: c’è stato chi lo ha fischiato ad ogni passaggio impreciso e chi invece lo ha sostenuto a prescindere, per via dell’evidente impegno e lavoro per la squadra che non ha mai fatto mancare. Al termine della stagione 2017/18 il numero 87 conta 8 assist e nessun gol.

L’inizio da assistman

La stagione di Antonio era cominciata sulla falsariga della precedente: 8 assist nelle prime 17 partite, tanta corsa e tanti cross. Il picco fra l’ottava e la decima giornata, con prestazioni maiuscole contro Milan (assist per Icardi) e Napoli e tanta sicurezza e giocate mostrate nel 3 a 2 in casa contro la Sampdoria. Da uno con le sue capacità ci si aspetta qualcosa in più in termini di pericolosità e gol, ma di certo fino a dicembre non si poteva dire che non fosse utile alla squadra ed all’attacco.

Il crollo di dicembre e la ricerca del gol

Il problema sorge quando cala l’Inter, ovvero dall’1-3 di San Siro contro l’Udinese. Candreva, così come Perisic, non ha praticamente mai ripreso fiato dall’inizio del campionato e Spalletti non ha le necessarie garanzie da chi sta in panchina per provare qualcosa di nuovo e permettere loro di riposare.

Così Candreva perde brillantezza, la precisione dei cross è sempre più un miraggio ed i tiri nello specchio della porta latitano. Dalla 18^ (Sassuolo-Inter 1-0) giornata alla 26^ (Inter-Benevento 2-0), l’ex Lazio fatica non poco ad incidere. E’ ancora contro Milan (doppio assist non sfruttato da Icardi) e Napoli (0-0 a San Siro), che l’Inter riesce a trovare nuovi stimoli, così come Candreva. L’ultima parte di campionato le prestazioni sono decisamente migliori, con una costante ricerca del primo gol stagionale, che però non arriva. San Siro apprezza la professionalità e l’impegno del giocatore, spesso beccato nella fase invernale per i cross sballati.

Il giudizio finale

La conquista della Champions può permettere di stilare un giudizio più equilibrato sull’attaccante italiano, senza lasciarsi andare a sentenze affrettate: Candreva può rendersi molto utile alla causa dell’Inter, soprattutto in una stagione che vedrà i nerazzurri impegnati su tre fronti. Questo sempre se il mercato non lo porterà lontano da Milano. Molto probabilmente però, riuscirebbe a giocare più liberamente se non fosse addossato di eccessive responsabilità, soprattutto in termini di gol: non è un fenomeno, ma nemmeno scarso.

Tradotto: se l’Inter riuscisse ad aggiudicarsi un esterno con caratteristiche differenti da Candreva, così come spiegato a più riprese anche da Spalletti, Candreva stesso potrebbe essere sfruttato meglio per quelle che sono le sue qualità, magari impiegandolo come esterno “puro” di centrocampo o come jolly da inserire durante la partita, quando gli avversari sono più stanchi. In questo modo, avrebbe meno pressione per recuperare fiducia e spirito d’iniziativa: il tiro che ha mostrato di avere alla Lazio e solamente nella prima stagione con l’Inter, potrebbe essere fondamentale per sbloccare certe partite bloccate e nessuno vuole credere che si sia dimenticato come si fa.

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