16 Ottobre 2016

De Boer (Premium): “Domani parleremo di Icardi. Abbiamo smesso di giocare”

Ecco le parole del tecnico nerazzurro dopo la sconfitta interna per 1-2 contro il Cagliari
intervista de boer

Dopo la cocente sconfitta interna contro il Cagliari, il tecnico dell’Inter Frank de Boer interviene ai microfoni di Mediaset Premium.

Meglio sullo 0-0 che dopo il vantaggio: paura di vincere? – “Sono d’accordo con lei perché dopo il nostro gol abbiamo dimenticato come si gioca. Normalmente è più facile perché l’avversario è costretto a fare pressing e a darci più spazio. Per me è un problema”.

Avete concluso poco ed è stata una giornata no per Icardi: condizionato dalla contestazione? – “Non so, non so quello che può avere in testa, in genere lui è molto calmo. Per me nella prima parte ha fatto abbastanza bene. Abbiamo fatto tanti cross, ma dobbiamo migliorare le posizioni in area di rigore avversaria perché in alcuni momenti avevamo solo 1-2 giocatori in mezzo all’area. Dopo il gol abbiamo dimenticato di giocare”.

E’ il momento più difficile per lei? – “Si perché non ci aspettavamo questa sconfitta, specialmente per i primi 70 minuti di gioco in cui abbiamo controllato la partita. Dopo il gol non abbiamo perso la testa ma non abbiamo giocato come possiamo. Eravamo in casa col Cagliari e con tutto il rispetto dovevamo vincere”.

La squadra ha sempre stesso atteggiamento se vince perde o pareggia, manca cattiveria agonistica? – “Si sono d’accordo. Nella seconda parte abbiamo perso molti duelli a centrocampo e lì si possono creare occasioni per noi o per l’avversario. Questo non può accadere. A parte la questione della fortuna o della sfortuna, abbiamo proprio dimenticato di giocare”.

Chi attacca poco l’area di rigore sui cross? – “Le ali e i centrocampisti avanzati, Banega e Joao Mario. Solo un’ala è troppo poco, deve esserci anche un centrocampista”.

Si schiera con i tifosi o con Icardi? – “Non ne voglio parlare, sia per rispetto a Mauro che per rispetto ai tifosi. Anche perché ne parleremo domani con tranquillità”.

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