2 Febbraio 2018

De Boer: “Grandi club come l’Inter pensano solo a vincere titoli. Sulla mia esperienza a Milano vi dico che…”

L'ex allenatore dell'Inter ha parlato ai microfoni della Bild

Frank de Boer ha parlato ai microfoni della Bild ed ha trattato diversi temi, tornando anche sulla breve esperienza vissuta a Milano sulla panchina dell’Inter. Ecco le sue parole:

AJAX DI DE BOER – “Siamo sempre stati forti in Olanda. Ma poi abbiamo vinto la Coppa Uefa nel 1992 e la Champions League nel 1995. Queste vittorie saranno ricordate per sempre. È stato il momento migliore della mia carriera”.

SAREBBE POSSIBILE NEL CALCIO DI OGGI? – “No. Sta diventando sempre più difficile. Il Leicester è riuscito a diventare campione inglese due anni fa, ma a livello internazionale ritengo impossibile una cosa del genere. Le grandi squadre possono usufruire di tanti soldi in più rispetto alle altre, ma non solo rispetto alle grandi squadre. Ad esempio, il Liverpool può spendere 78,8 milioni su Virgil van Dijk. Lui è un giocatore fantastico, ma vale tutti quei soldi? Poi il Liverpool prende anche Keita da Lipsia. Le squadre europee più piccole non possono più tenere questo passo”.

MERCATO PAZZO? – “No, non è pazzo. E’ semplicemente il mercato. I club che hanno i soldi, li spendono”.

BOSZ LICENZIATO A DORTMUND – “L’inizio non è stato facile per lui. Ma era in un grande club e questa cosa fa la differenza”

ESPERIENZA ALL’INTER – I club come il Dortmund giocano solo per vincere titoli. Io l’ho vissuto personalmente all’Inter. Quando i risultati non sono buoni, nemmeno i miei successi con l’Ajax e i miei numerosi titoli come allenatore hanno valore”.

FUTURO IN BUNDESLIGA? – “Sì, ho avuto delle offerte da club che giocano in Bundesliga. Il mio tedesco non è ancora abbastanza buono e la possibilità di parlare la lingua è importante. La Bundesliga è molto interessante e potrei pensare di lavorare lì”

ARRIVO A BARCELLONA NEL 1999 – “Era molto diverso rispetto a quello che accade oggi. Ha imparato molto da Louis van Gaal, ho ricevuto molta fiducia da lui. Sono andato d’accordo con lui anche perché parlava anche l’inglese“.

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