5 Maggio 2016

Jovetic: “Non voglio andarmene, con Mancini tutto ok, compatibile con Icardi”

L'attaccante montenegrino ha così commentato la sua stagione parzialmente deludente e alcuni obiettivi di mercato seguiti dall'Inter

“Un voto alla mia stagione da 1 a 10? Direi 5. Sono sempre severo con me stesso. Non voglio alibi e non do colpe agli altri. Quest’anno dovevamo fare molto di più e io speravo di fare più gol” parole di Stevan Jovetic che ha concesso un’interessante intervista al Corriere dello Sport per parlare di questa sua prima stagione all’Inter in cui si aspettava di segnare più reti.

“All’inizio giocavo sempre e ho anche fatto la differenza, poi è stata dura incidere giocando a intermittenza. A gennaio è cominciato il periodo più duro sia per me sia per la squadra. A febbraio ho avuto un po’ di problemi fisici, proprio quando stavamo perdendo terreno in classifica. In precedenza non avevo giocato per scelta tecnica” ha detto.

Questo il seguito dell’intervista.

Qual è il suo rapporto con Mancini?
Io faccio quello che dice lui perché è il mio allenatore. E’ un rapporto normale, come quello che ha con tutti gli altri“.

A quattro mesi di distanza ci racconta cosa è successo tra lei e il Mancio dopo Inter-Lazio dello scorso fine dicembre?
Niente di particolare. Sono state scritte mille cose, ma la verità è che eravamo tutti nervosi perché avevamo avuto l’occasione per scappare in classifica e non l’avevamo sfruttata. C’era rabbia nello spogliatoio, ma non ci sono state offese o altro“.

Perché all’Olimpico avete giocato così male?
“Siamo entrati in campo nella maniera sbagliata, con un approccio non giusto, ma non so spiegare il perché. Abbiamo subito gol all’inizio e siamo andati in affanno. Di certo non abbiamo fatto una partita da Inter”.

Che bilancio fa della stagione dell’Inter?
“Per come si erano messe le cose all’inizio, potevamo e dovevamo arrivare terzi. A gennaio però non abbiamo vinto tante gare, soprattutto in casa. Un calo purtroppo c’è stato e lo abbiamo pagato alla fine. Dovevamo giocarci almeno la qualificazione per la Champions e mi dispiace che non ci siamo riusciti”.

Da come parla sembra aver già deciso che rimarrà all’Inter e ignorerà le tante voci di mercato che la riguardano.
“Sono arrivato qua per restare almeno un paio di anni. A fine stagione parlerò con la società, ma io non voglio andarmene: posso dare molto di più a questa squadra, non ho fatto vedere quanto valgo”.

Ausilio ieri era a Madrid per vedere Real Madrid-City e ha nel mirino Touré e Zabaleta. Sono due giocatori che farebbero comodo all’Inter?
“Sì. Touré e Zabaleta sono tra i più forti al mondo e sarebbero utili a qualunque squadra, anche all’Inter. L’argentino è uno affidabile che sulla fascia non tradisce mai, mentre l’ivoriano è un mix di forza fisica, tecnica e personalità, un centrocampista che perde pochi palloni perché… li nasconde agli avversari».

Cosa intende?
“Quando sono arrivato al City notavo che nessuno si avvicinava troppo a lui nelle partitelle di fine allenamento. Chiedevo il perché e i compagni ridevano senza rispondermi. Così, alla prima occasione, provai a rubargli il pallone e lui mi spostò con una bella spallata. Da allora sono sempre stato attento quando mi passava vicino… (ride, ndr)”.

Se Touré e Zabaleta la chiameranno, consiglierà loro di venire all’Inter?
“Sicuramente sì”.

Qual è il ruolo ideale di Jovetic?
“Mi piace stare vicino alla porta, ma non sono un centravanti”.

Icardi e Jovetic possono coesistere?
“Io penso di rendere al massimo dietro un’altra punta o comunque con un altro giocatore accanto. Io e lui abbiamo disputato ottime partite insieme e altre meno buone. Secondo me lui è un attaccante davvero forte e siamo compatibili, ma potevamo fare molto meglio”.

Cosa vi è mancato?
“Non ci ha favorito l’aver giocato poco in coppia. Dal primo minuto avremmo disputato 10-12 incontri e il feeling lo trovi in partita, non solo durante gli allenamenti”.

Cosa ha la Juve in più rispetto all’Inter?
“Esperienza, elementi che giocano insieme da tanti anni e più qualità”.

Se dovesse consigliare all’Inter un suo connazionale, chi sceglierebbe?
“Nikola Vukcevic, un centrocampista del Braga con un ottimo fisico e una tecnica notevole”.