23 Settembre 2017

Moratti: “Potevamo prendere Messi ma non volevamo fare uno sgarbo ai blaugrana…”

L'ex patron dell'Inter ha rilasciato una lunga intervista a Sportitalia
moratti appiano

Sportitalia ha intervistato l’ex patron dell’Inter, Massimo Moratti, che si è soffermato su tanti aspetti interessanti:

VICEPRESIDENTE – “Come vedo Zanetti vicepresidente? Bene, ma è chiaro che dipende da ciò che gli fanno fare, è un ragazzo per bene e crescerà anche come dirigente”.

RONALDO – “L’acquisto di Ronaldo? Non è stata una trattativa difficile, ma c’è stato il timore che potesse fallire, credo sia stata la realizzazione di un sogno, ma le trattative difficili sono un’altra cosa”.

BAGGIO – “Da noi ha fatto tantissimo, ricordo anche in Champions League. Poi, certo, ha litigato con Lippi, ma all’Inter è rimasto molto legato e ha dato tantissimo”.

5 MAGGIO – “Credo che i nostri fossero convinti di avere davanti una gara facile, poi l’immediato vantaggio della Juve a Udine ha influito negativamente. È stata una gara gestita male da noi dal punto di vista psicologico. Peggio il 5 maggio o la semifinale di Champions League col Milan dell’anno seguente? Sicuramente peggio la sconfitta di Roma con la Lazio, non c’è paragone”.

CUPER-RONALDO – “Non ho mai creduto all’aut aut Ronaldo/Cuper, anche perché cambiavo allenatore spesso. Non c’era dunque motivo perché Ronaldo mi facesse una richiesta del genere, è chiaro che aveva voglia di altre esperienze”.

DERBY CINESE – “Chiaramente la gestione tipicamente familiare di un tempo comportava un sentimento diverso. Credo però che queste persone, dopo i primi successi e primi fallimenti, possano senz’altro affezionarsi ai rispettivi club. Quanto al derby di Milano, questa situazione è molto differente nella struttura rispetto al passato, ma le maglie restano quelle e per il tifo non cambierà nulla”.

BALOTELLI – “È un fenomeno, aveva e ha tutte le doti per essere un campione. Penso abbia creduto in se stesso troppo presto, poi la notorietà e il fatto economico possono aver influito”.

MESSI – “Avevo visto una gara Under 20 e avevo visto questo ragazzo giocare quando nessuno lo conosceva. MI ha impressionato e ho chiesto informazioni, ma lui subito dopo rinnovò col Barcellona, a cui era molto legato per via della sua storia. Sarebbe stato anche brutto fare una trattativa alle spalle del club blaugrana”. 

CALCIOPOLI – “Non ci hanno risarcito di nulla, quindi non parlerei di risarcimento. Ci hanno messo in condizioni di vincere un campionato dopo le cose che erano successe”.

MOURINHO – “Superprofessionista. Lo convinsi dopo che Mancini si era dimesso dopo il Liverpool. Feci chiamare Mourinho dicendo di non essere sicuro di poterlo prendere, poiché attendevo un’altra decisione di Mancini. Gli chiesi se fosse disponibile, rispose sì e dunque le cose poi andarono come andarono”. 

TRIPLETE – “Come famiglia, resta l’orgoglio per aver ottenuto nella Coppa dei Campioni lo stesso risultato di mio padre”. 

L’ADDIO DI MOURINHO – “Non ho mai fatto patti con lui, della serie vinci e vai. Poi, anche se sapevo che era in contatto col Real Madrid, non ho voluto disturbare il lavoro verso la finale. Mi bastava vincesse e lo ha fatto, dunque l’ho perdonato”.

PENTIMENTI“Sui tecnici non ho grossi pentimenti, ho sempre deciso per un esonero o una conferma vivendo quella determinata situazione, quindi in un certo senso ho sempre fatto bene. Per i giocatori, invece, è una situazione differente: posso ricordare con rimpianto alcuni ragazzi che ho dovuto cedere, ad esempio, per questioni di bilancio”.

UN ALTRO MORATTI ALLA GUIDA DELL’INTER – “Un nuovo Moratti alla guida dell’Inter? Credo che con la gestione dei club oggi non credo ci sia spazio per le famiglie alla guida delle società. Però non si sa mai, io non lo sapevo mica che avrei comprato l’Inter dopo mio padre”.

CHI DELL’INTER ATTUALE NEL TRIPLETE? – “Penso Icardi, Handanovic, Perisic che sono fuoriclasse e avrebbero senz’altro potuto far parte di quella squadra. La top 11 della mia presidenza? Ci ho provato molte volte, ma sia per ragioni affettive sia per motivi tecnici, visto che ci sono molti campioni, escluderne qualcuno sarebbe dura. Ne servirebbero 22”.

MIGLIORI ATTACCANTI – “Davanti metterei senz’altro Ronaldo, poi Ibrahimovic e Milito. Certo, tre centravanti sono troppi, ma se sei in svantaggio è possibile”.

MORATTI: “ESSERE PRESIDENTE DELL’INTER E’ STATO UN PRIVILEGIO”