18 Maggio 2017

Ruben Sosa: “L’Inter? E’ la squadra più forte dove ho giocato. Vorrei tornare”

Il Principito ha rivissuto la propria esperienza in nerazzurro e si candida per un ruolo in società

3 stagioni con la maglia dell’Inter, 76 presenze arricchite da 47 gol: Ruben Sosa è stato sicuramente uno degli indoli indiscussi del popolo interista agli inizi anni ’90. Il “Principito” è  rimasto molto legato ai colori nerazzurri e, ai microfoni di FcInterNews, ha rivissuto le emozioni del suo trascorso a Milano: “Si tratta della squadra più forte in cui abbia giocato. Sono stati tre anni bellissimi. In campo davo tutto e mi sentivo un giocatore-tifoso che poteva calcare il terreno di gioco e difendere i colori. Lì è anche venuta fuori davvero la mia bravura. Prima avevo giocato per la Lazio, ma i biancocelesti erano appena stati promossi dalla Serie B. Amo entrambe le squadre, ma all’Inter ho dimostrato definitivamente il mio valore. Mi sentivo uno di loro. Anche tutt’ora è così e quando vedo le partite con mio figlio e l’Inter perde, sto male”.

L’arma migliore del Principito era il calcio di punizione: “Da piccolo mi allenavo continuamente. Prendevo la palla e quasi da metà campo provavo a colpire la traversa. Le punizioni per me erano come i rigori. Ripetevo sempre ai mie compagni: “Se ci fanno fallo al limite dell’area o anche più lontano va benissimo perché ci penso io”. Il tutto era il risultato di allenamenti su allenamenti”.

Si ritorna poi a parlare del presente nerazzurro: “L’Inter è l’Inter e se partecipa a tre tornei deve vincerne almeno due. E’ sempre stato così. Non è possibile perdere tutte queste partite con le squadre piccolo. Forse cambiare tanti allenatori non è stata la mossa migliore. Ogni tecnico deve avere il tempo per lavorare. I giocatori devono capire cosa vuol dire giocare con quella maglia e se la devono sudare. L’Inter non può stare fuori dall’Europa”.

Sosa lancia un messaggio alla dirigenza: “Mi piacerebbe tornare perché l’Inter mi ha dato tanto e vorrei ricambiare. Non sarebbe una questione di soldi, vorrei solo porgere l’altra guancia con il cuore. Potrei allenare la Primavera o le giovanili”.

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