15 Novembre 2017

L’Inter prende gol, ma sa costruire dal basso. Spalletti vuole…

I nerazzurri stanno incassando più gol per errori individuali, ma il tecnico di Certaldo lo considera un rischio calcolato
Le grandi squadre si costruiscono dalle fondamenta e dunque da una fase difensiva solida. In tal senso l’Inter di Spalletti ha mostrando evidenti miglioramenti rispetto al passato:  forse si prende ancora qualche gol di troppo – come scrive La Gazzetta dello Sport – ma il rischio è calcolato. Nelle ultime sei giornate di campionato infatti, l’Inter ha subito sette gol, contro i due incassati nelle prime sei: colpisce come questa flessione sia coincisa con il varo della coppia Gagliardini-Vecino che sulla carta dovrebbero dare più filtro e copertura rispetto a Borja Valero, salito sulla trequarti.
Secondo la rosea è difficile trovare una causa precise ma, escludendo lo strabiliante Milan Skriniar, c’è stato certamente qualche calo individuale: Handanovic, dopo i miracoli del derby e a Napoli, è stato protagonista negativo sia nella lettura delle traiettoria aeree dei due gol doriani a San Siro, sia nell’inutile irruenza con la quale ha abbattuto Cerci in area a Verona, regalando il rigore alla squadra di casa, con la complicità di D’Ambrosio. Lo stesso terzino – dopo un avvio super – ha faticato contro il Torino, soffrendo Ljajic e Ansaldi.
Va sottolineato però, come alcuni errori dell’Inter – come quello commesso a Verona – siano dovuti ad una svolta epocale in casa nerazzurra: basta rinvii lunghi alla viva il parroco, con l’ordine di giocare la palla dalla linea di fondo. Il rischio di errore è più alto, ma si tratta di un rischio calcolato: nel caso in cui si riesca ad uscire dal pressing alto infatti, si ha lo spazio davanti per attaccare. E in effetti, per larghi tratti contro Milan, Napoli e Sampdoria, l’Inter ha giocato un ottimo calcio.