TOP 10 – I più bei momenti di orgoglio nerazzurro

La lunga storia dell'Inter è composta da tanti momenti: alcuni decisamente amari, altri molto più piacevoli; ma ci sono stati dei momenti in cui, parafrasando Giacinto Facchetti, essere interisti è stato uno splendido onore. La nostra redazione ha raccolto i 10 momenti in cui il tifoso nerazzurro è stato orgoglioso, ancor di più, della sua Inter: SCORRI LE SCHEDE PER SCOPRIRE QUALI SONO 1/10 COPPA UEFA 88/89: BAYERN MONACO-INTER 0-2 https://www.youtube.com/watch?vaEdGyv8MT8g Per i tifosi con più di 40 anni quella è stata una notte speciale, che resterà indelebile nella memoria. Era il 23 novembre 1988 e si giocavano gli ottavi di finale della coppa UEFA 1988/1989; il Bayern ospitava l'Inter di Trapattoni che in Serie A volava ma a Monaco c'era ad attenderla una squadra fortissima ed un freddo pungente. Aldo Serena sblocca la partita al 60' ma il capolavoro di Berti 10 minuti dopo fece balzare dalla sedia più di qualche d'uno. 2/10 LO SCUDETTO DEI RECORD La splendida cavalcata di Nicola Berti fu resa vana dai 7 sciaguratissimi minuti della partita di ritorno, durante i quali l'Inter riuscì a prendere 3 gol e farsi eliminare. Fortunatamente quella stagione regalò una soddisfazione maggiore ai nerazzurri, che conquistarono il 13° scudetto con 58 punti, record per i campionati a 18 squadre (all'epoca la vittoria valeva ancora 2 punti). Principali mattatori furono Aldo Serena, capocannoniere con 22 reti, e Lothar Matthaus, autentico trascinatore del centrocampo nonché marcatore del gol scudetto contro il Napoli. 3/10 COPPA UEFA 90/91: INTER-ASTON VILLA 3-0 https://www.youtube.com/watch?vEBfrveF-oEE La rimonta subita dal Bayern in coppa UEFA, viene resa con gli interessi ai tedeschi dell'Aston Villa 2 anni dopo. L'andata al Villa Park era terminata 2-0 per gli inglesi. Nella sfida di ritorno è Klinsmann ad infiammare San Siro dopo soli 7 minuti di gioco mentre tocca a Berti, nel secondo tempo, insaccare il 2-0 che ristabilisce la parità. L'apoteosi arriva la 74' con il gol di Bianchi che regala la qualificazione ai nerazzurri. L'Inter vincerà quella coppa UEFA, la prima della sua storia, battendo nella doppia finale la Roma. 4/10 IL CUORE DI MORATTI Si sentono spesso gli ex nerazzurri parlare di Massimo Moratti come se fosse un loro secondo padre. L'ex presidente nerazzurro amava così tanto il club da considerarne i giocatori alla stregua dei suoi figli. Come quando Kanu e Fadiga, per via di una malattia cardiaca, rischiavano di dire addio all'attività agonistica; Massimo Moratti pagò le cure necessarie ai due, consentendogli di continuare la loro carriera, seppur altrove. O come quando la figlia di Nicolas Burdisso si ammalò di una brutta forma di leucemia: il difensore andò da Moratti perché non poteva restare in Italia e voleva rescindere; il presidente gli disse "Nicolas, l'Inter è una famiglia e alla famiglia non si voltano le spalle. Vai a prenderti cura di tua figlia, noi ti aspetteremo". 5/10 L'INGAGGIO DI RONALDO Ma Moratti non aveva solo a cuore la salute della sua squadra ma la voleva bella e vincente. Così, nell'estate del 1997, mise mano al portafogli e pagò la clausola rescissoria da 50 miliardi per assicurarsi dal Barcellona il Fenomeno: Ronaldo Luis Nazario da Lima. Il primo anno fu fantascientifico: mostrò in campo una serie di colpi impensabili, eseguiti con una naturalezza e velocità imbarazzanti. Poi gli infortuni lo limitarono e, se non fosse andato al Real, forse avrebbe vinto più che quella, seppur straordinaria, unica coppa UEFA alzata al cielo di Parigi nel maggio 1998. 6/10 CALCIOPOLI Lo scandalo più grande della storia del Calcio, nonché la pagina più nera della nostra Serie A. Calciopoli esplode nella primavera del 2006 con delle intercettazioni che vedono coinvolte la Juventus e la sua dirigenza, rei di aver manipolato le designazioni e pilotato le ammonizioni. L'inchiesta mise alla luce un vero e proprio sistema atto a falsare il campionato ed indirizzarlo a favore dei bianconeri. A seguito di ciò, la Juve venne retrocessa in Serie B; Milan, Fiorentina, Lazio e Reggina vennero penalizzate mentre per Moggi vi fu la radiazione. Da quel momento l'Inter non solo ebbe la conferma dei sospetti covati in anni ma mise le basi per un ciclo di vittorie fantastico che durò 5 anni. 7/10 SUPERCOPPA ITALIANA 2006: INTER-ROMA 4-3 https://www.youtube.com/watch?vv4Z-hLVT6kE L'Inter aveva appena ricevuto lo scudetto dalla FIGC dopo la retrocessione della Juventus, pertanto aveva acquisito il diritto a sfidare la Roma nella finale della Supercoppa Italiana ed in molti auspicavano un crollo dei nerazzurri. Crollo che avvenne per metà visto che l'Inter andò sotto di 3 gol nei primi 30 minuti del primo tempo, salvo recuperare e portare la partita ai supplementari coi gol di Vieira e Crespo. Nell'overtime ci penserà Figo a regalare la coppa a Mancini con una punizione deliziosa. 8/10 IL BIENNIO DI MOURINHO I nerazzurri venivano da 3 Scudetti consecutivi ma faticavano parecchio in Champions. Così Moratti decise di esonerare Mancini per portare a Milano il tecnico portoghese José Mourinho che, dal primo giorno, diede la sensazione di essere nato su quella panchina. I 2 anni con Mourinho in panchina furono memorabili, non solo a livello sportivo, ma anche a livello mediatico: José difendeva a spada tratta i suoi giocatori e la sua società, come avrebbe fatto un re sul campo di battaglia, facendo letteralmente impazzire i tifosi nerazzurri. 9/10 IL TRIPLETE Dopo anni di sfottò e di "non vincete mai" arriva l'apoteosi per l'Inter: la vittoria della Champions League il 22 maggio 2010 al Santiago Bernabeu di Madrid. Il Bayern Monaco (ancora lui, sì... e non sarà l'ultima volta) viene annichilito dalle giocate del Principe Diego Milito. I nerazzurri completano così una cavalcata che li vede vincitori di Scudetto, coppa Italia e Champions League; realizzando così una tripletta mai riuscito da nessuna squadra italiana. La ciliegina sulla torta? La maglietta ironica di Marco Materazzi all'indirizzo della Juventus. 10/10 IL COMUNICATO DI RISPOSTA AD AGNELLI Concludiamo questa rassegna con un capolavoro di comunicazione. Dopo l'ennesimo attacco del presidente juventino Andrea Agnelli all'Inter, per via delle vicende legate a Calciopoli, la società dirama il comunicato che potete leggere qui in alto; comunicato che, per orgoglio e carattere, ha tutto il diritto di figurare in questa top ten. SONDAGGIO

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Francesco Gallone - Autore

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