11 Dicembre 2015

UDINESE-INTER – Mancini: “Vi dico 5 titolari di domani. Seguiamo Calleri. Su Icardi, Brozovic e Murillo…”

Il tecnico su Maurito: "Chi fa 13 partite su 15 non deve essere recuperato. I gol li farà"
intervista mancini

Come di consueto, Roberto Mancini si presenta in conferenza stampa alla vigilia di Udinese-Inter. La partita è in programma per domani sera, alle ore 20:45, nella tana friulana di Di Natale e compagni. I nerazzurri sono chiamati alla conferma dopo le ultime convincenti uscite stagionali. Ecco le parole del tecnico nerazzurro:

Thohir ha espresso tanti concetti in queste ore, quello più importante sull’Inter di combattenti. Le piace come definizione?
“Tutti, per vincere, devono sapere combattere in certi momenti. Anche se hai gente brava tecnicamente se non lotti è difficile vincere spesso. E’ una qualità che serve”.

Può essere la partita della svolta per Icardi? 
“Icardi è un titolare, su 15 ne ha giocate 13. Non vedo problemi, può succedere che stia in panchina come ad altri. Fa parte della squadra affrontare queste situazioni, a volte si è titolari a volte si deve partire dalla panchina. Icardi sarà il nostro capocannoniere, non ci sono problemi”.

Thohir ha chiesto tre vittorie fino a Natale. Possibile? E la Champions?
“E’ l’obiettivo di tutti. La Champions è l’obiettivo di fine anno, speriamo di centrarlo”. 

Spesso ha dato cinque titolari…che ci dice oggi?
“Gioca Handanovic, poi Miranda, Murillo, Ljajic e Telles”. 

Messaggio alla squadra per domani?
“Abbiamo un obiettivo, giochiamo per vincere e speriamo di farlo anche domani. L’Udinese è in un momento ottimo, con giocatori bravi e un tecnico esperto. Serve una grande partita. Gli scontri diretti? Non cambiano molto, le posizioni al momento posso variare di domenica in domenica. Aspettiamo dopo gennaio”.

Idea di mercato per gennaio? Prendere giocatori che facciano la differenza o cercare rinforzi in certi ruoli?
“Se si va avanti così non c’è bisogno di cambiare nulla. Poi ci sono delle variabili da valutare, però non abbiamo bisogno di nulla. Le cose vanno bene ma non si sa mai”.

Una battuta sugli arbitri?
“No, ora penso ad altro”.

Handanovic, secondo le statistiche, è il miglior portiere d’Europa. Ma si può dire che è in un momento incredibile? 
“I portieri sono come gli attaccanti, se sbagliano prendono gol. Ma è fisiologico. Gli altri giocatori si mimetizzano negli errori, questi sono i due ruoli più ‘scoperti’, ma Samir per noi è sempre stato un top. Anche l’anno scorso quando magari sbagliava qualcosa, ma ci sta”.

Dopo novembre c’è stato il miglioramento nel gioco. Ma si aspettava di essere primo a questo punto?
“Speravo di essere in una buona posizione a Natale, vicino alle prime. Staccarsi tanto poteva creare un problema. Il campionato si è anche assestato dopo novembre, penso sia normale”.

Ha parlato con Mihajlovic sui paragoni economici?
“No”.

Perisic solo una volta titolare nelle ultime quattro partite. Si aspetta di più da lui?
“No, penso ne abbia fatte due. Ora c’è anche Biabiany che ci dà più chance di cambiare, ma Perisic resta fondamentale per noi”.

Thohir ha parlato delle espulsioni, ma Mancini non ha mai pensato a cambi immediati?
“Un giocatore ammonito deve fare attenzione, perché al minimo tackle può rimediare il secondo giallo. Non c’è bisogno che dica questo. Però non posso cambiare un ammonito dopo 15 minuti, spero che lui sia intelligente da non ricascarci. Poi può succedere che il cambio avvenga nei primi minuti”.

Guarin ultimamente out per esigenze tattiche o per stimolarlo?
“Guarin è importante come Perisic. A centrocampo siamo 4-5, si deve comunque scegliere in base al modulo. Non vogliamo cederlo così come non vogliamo cedere Ljajic o Telles. Lui è importante”.

Miranda ha proposto un allenamento in dieci viste le tante espulsioni. L’avete fatto?
“No, perché quando è successo abbiamo vinto. Ma è meglio giocare in undici”.

L’Inter non rischia di incorrere in alti e bassi come il Napoli?
“Tutti possono incappare, nessuna partita in Italia è facile se non si affronta nella maniera giusta. Poi ci sta che una squadra sia superiore e faccia tre gol in mezz’ora come il Bologna. Domani sarà dura e dobbiamo essere dei combattenti”.

Che ne pensa di Calleri?
“E’ giovane, bravo, di qualità. Non so se potrà venire all’Inter ma lo seguiamo da tempo”.

Perisic e Jovetic in ballottaggio per domani o giocheranno insieme?
“Sono in ballottaggio insieme a Manaj, Palacio e Icardi”.

Ha parlato con Icardi dopo il sabato particolare vissuto?
“Non era scosso più di tanto, devo dire”.

Le è mai successo di raggiungere un obiettivo ed essere fischiato come è accaduto alla Roma?
“Sinceramente non ho visto la gara della Roma, ho solo letto. La cosa importante è che la Roma si sia qualificata, poi la delusione fa parte del gioco”.

A gennaio viole trattenere Brozovic o Murillo?
“Brozovic non va ceduto, se no con chi facciamo le foto? E’ giovane, diventerà fortissimo, non credo che pensiamo di cederlo. Non vogliamo muovere nessuno, spero che tutti siano felici qui. Murillo? Non so cosa accadrà in futuro, ma ha 21 anni e qui in Italia è migliorato tantissimo”. 

Non viene mai la tentazione di usare Perisic e Biabiany e un attaccante vicino ad Icardi per aiutarlo?
“Abbiamo giocato così col Frosinone e col Genoa c’erano in campo quattro giocatori offensivi. Non credo che Mauro vada recuperato, perché chi fa 13 partite su 15 non deve essere recuperato. I gol li farà, poi capiterà che torni in panchina ma farà 20 gol e sarà uno di quelli che ha giocato di più. Capita che chi fa gol possa attraversare un periodo di difficoltà, ma col Frosinone ha segnato un gol d’attaccante. Non credo abbia grandi problemi a parte il dispiacere per la panchina, ma succede a tutti. Non è un problema”.

Però i centravanti spesso sono stati intoccabili nell’Inter…
“Sì, ma erano squadre diverse, con uno schieramento base”.