PREPARATI AL MATCH – Tutto su Roma-Inter

LA STORIA LA STORIA - La storia di questo match inizia una domenica di marzo del 1928 con un netto 3-0 in favore dei padroni di casa, i quali hanno sempre goduto in minima parte di un certo dominio territoriale. 41 infatti sono i successi giallorossi, a fronte di 24 pareggi e 31 vittorie interiste, la più netta delle quali è un 2-6 del 1968, con Corso e Mazzola in grande spolvero. Degno di nota è il match del 3 maggio 1999, terminato con il clamoroso punteggio di 4-5 per l'Inter: era l'ultima Roma della prima era-Zeman, autrice di partite memorabili tanto in positivo quanto in negativo; era l'ultima vera Inter di Ronaldo, Zamorano e Simeone. A partire dal 2006, quando con calciopoli le due compagini sono diventate le maggiori pretendenti allo scudetto, il match ha assunto grande significato ed è stato sempre molto spettacolare e ricco di gol: la vittoria manca ai nerazzurri dal 19 aprile del 2011, quando Stankovic siglò la rete decisiva in Coppa Italia. Nella stagione 2014-15 i padroni di casa si imposero sul Biscione con un severo 4-2 (in gol per i nerazzurri Ranocchia e Osvaldo), mentre a marzo di quest'anno Perisic e Nainggolan hanno fissato il risultato sull'1-1. Inoltre nel 1991 le due squadre si affrontarono in finale di Coppa Uefa: a Roma i giallorossi ebbero la meglio con gol di Rizzitelli, ma alla fine il trofeo andò ai nerazzurri. → SCORRI LE SCHEDE IL PRESENTE IL PRESENTE - Ormai lontani da certi fasti, le due squadre sembrano dover essere le due maggiori pretendenti alla terza piazza, utile per qualificarsi ai preliminari di Champions League. E se questo può essere considerato per i colori nerazzurri un obiettivo abbastanza ottimistico e anche uno step graduale e scontato se si analizza il recente passato, altrettanto non si può dire dei giallorossi: da quattro anni, ovvero da quando iniziò il ciclo legato a Rudi Garcia, dalla Roma ci si aspetta sempre qualcosa di più del gradino più basso del podio. Il tecnico francese non andò oltre un secondo posto, con una squadra che presentava diverse lacune nel reparto arretrato. Nell'ultima sessione di calciomercato, complici anche le richieste di Luciano Spalletti, la dirigenza capitolina ha acquistato, Mario Rui, Bruno Peres e Vermaelen, fornendo al mister una retroguardia di tutto rispetto per impensierire Juventus e Napoli, sempre più lanciate verso un duello avvincente. Ma gli infortuni di Rudiger, Mario Rui e dello stesso Vermaelen, un ambiente sempre caldo e pronto alla critica - soprattutto quando si tratta di disquisire sul numero dieci della Roma - e un equilibrio di fondo ancora da trovare rendono il tutto più difficile. Sul versante opposto, dopo la partita contro la Juventus sembrava essere esplosa la nuova Inter targata De Boer. Non c'è stata però continuità di risultati e nelle prestazioni - guardare la partita di Europa League per credere! -, e anche da un punto di vista disciplinare il nuovo allenatore olandese ha delle beghe da risolvere. Quel che è certo è che da ormai quattro partite l'Inter si schiera in campo sempre con lo stesso modulo e, quando possibile, con gli stessi interpreti: che stia nascendo una squadra di titolarissimi di cui non è possibile fare me a meno? → SCORRI LE SCHEDE LE ULTIME LE ULTIME - Per Roma-Inter Frank De Boer può contare sul ritorno di Joao Mario e Ansaldi: i due nuovi acquisti hanno smaltito i loro problemi fisici e sono arruolabili. Il portoghese inizierà sicuramente dal primo minuto, cosa non scontata invece per l'ex Genoa. Il modulo sarà il solito 4-2-3-1: davanti ad Handanovic, dovrebbero giocare Ansaldi e Santon sulle fasce e Miranda e Murillo centrali; a centrocampo la diga sarà formata da Joao Mario e Medel; in avanti Icardi sarà supportato da Candreva, Perisic e Banega, libero di svariare e di arretrare per costruire. In fase offensiva, infatti, si può dire che l'Inter applichi un 4-3-3 offensivo, mentre in fase di non possesso Joao Mario si alza per portare il pressing più alto e rende il modulo di partenza un 4-1-4-1. Per quanto riguarda la Roma, Spalletti potrebbe decidere per due esclusioni eccellenti, quelle di Dzeko e Totti, e per un cambio modulo coraggioso: dal 4-2-3-1 solito si passerà a un 4-3-1-2, con Florenzi alzato sulla linea dei centrocampisti e Nainggolan dietro Salah e il "falso nueve" Perotti. Per il resto Szczesny tornerà fra i pali; a destra giocherà Bruno Peres, mentre a sinistra l'ex Juan Jesus, con Manolas e Fazio centrali. Confermati anche Strootman e De Rossi in mezzo al campo, oltre al già citato Florenzi. Scalpitano in panchina Totti, Dzeko ed El Shaarawy. → SCORRI LE SCHEDE OPTA-FACTS

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Gianluigi Valente - Autore

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