26 Marzo 2017

L’architetto Roj: “In Cina sono affascinati da San Siro. Spero possa essere rinnovato a breve”

Le parole dell'architetto Massimo Roj protagonista della costruzione di impianti calcistici in Cina

L’archittetto Massimo Roj è volato in Cina per mettere in pratica la sua bravura con la costruzione di impianti calcistici, come quello del Tianjin Quanjian, squadra allenata da Fabio Cannavaro. Roj ha parlato a Tuttosport delle richieste per gli stadi e degli stadi italiani: “Sono molto simili agli standard europei perché i dirigenti dei club della Super League girano gli impianti principali di Inghilterra, Germania e Olanda per importare le tendenze migliori. Posso raccontare quello che è capitato a noi progettando lo stadio del Tianjin: il presidente ci chiese una correzione del nostro modello in senso più inglese perché era stato a vedere alcune partite di Premier League e si era innamorato di Anfield Road e Stamford Bridge. Lo abbiamo accontentato e adesso l’impianto assomiglia a uno stadio di Liverpool o Londra. Nei due stadi che abbiamo progettato a Tianjin – uno più periferico, l’altro più in centro e quindi più simile a un palazzo – ci sono negozi, uffici, hotel e anche la sede del club. Non so esattamente in che misura funzionino queste attività extracalcistiche perché noi abbiamo progettato l’opera e non la gestiamo. Ma le dotazioni c’erano tutte“.

Mi sono reso conto che ascoltano molto i consigli dei giocatori. Quando sono andato a Pechino per la Supercoppa italiana, ho notato che i dirigenti della Federazione e delle società seguivano i suggerimenti non solo calcistici del primo giocatore cinese che ha giocato in Premier League, Fan Zhiyi. Impressionante la sua fama: nel 2011, quando hanno giocato Inter e Milan, la vera star era lui. E mi ha piacevolmente stupito un altro particolare. In Cina sono molto avanti con l’utilizzo della progettazione tridimensionale. Una tecnica che permette di disegnare subito in 3D. E’ una tecnica estremamente utile per apprezzare immediatamente i progetti di opere complesse come gli stadi. E’ piuttosto agevole per un particolare che riguarda molti club cinesi: la proprietà è spesso rappresentata da gruppi immobiliari, sviluppatori di grandi progetti, quindi abituati a trattare con il governo. Per questo motivo gli imprenditori hanno facilità a sbloccare anche le opere relative alle loro società calcistiche. In Italia siamo molto indietro con l’idea di stadi integrati ormai indispensabili. Per questo motivo abbiamo fondato il progetto Sportium che mette in comune esperienze di vari professionisti per rendere più facile arrivare alla realizzazione di stadi moderni in Italia. Il fascino dei grandi stadi mondiali è molto forte in Cina. E San Siro è uno di questi. Sono in corso tentativi per ripensare il Meazza in linea con quello che succede in altre grandi città. A Barcellona, ad esempio, il Camp Nou è stato rinnovato negli ultimi anni. Mi auguro che possa accadere qualcosa di simile anche a Milano“.

LA WALL BALL CHALLENGE DI KONDOGBIA, SAINSBURY E PINAMONTI