PREPARATI AL MATCH – Tutto su Juventus-Inter
Juventus-Inter: tutto quello che c’è da sapere sul match
“Era il primo novembre del 1897 e su una panchina di Corso Re Umberto, a Torino, una ventina di studenti del liceo classico ?Massimo d?Azeglio? decisero di fondare ufficialmente una squadra di football, che prese il nome di Sport Club Juventus; undici anni dopo, quando il calcio iniziava a proporsi seriamente come uno dei fenomeni sociali più importanti di quell’Italia di inizio secolo, 44 soci dissidenti del ?Milan Football and Cricket Club? posero la prima pietra di quella che sarebbe diventata l’Internazionale. ? Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l’azzurro sullo sfondo d?oro delle stelle ?, le parole impresse su una tela d?orgoglio la sera del 9 marzo 1908 dal pittore Giorgio Muggiani. Due eventi, distanti un decennio, ma destinati ad accompagnare l’Italia in un secolo controverso, colmo di storia, rivalità, lotte politiche, guerre, arte; un secolo di gioie e delusioni, fondate troppo spesso sulla sconfitta o sul trionfo del nemico e troppo raramente sulla soddisfazione per se stessi. Juventus-Inter è un po’ tutto questo, e inquieta ma allo stesso tempo affascina pensare che in cento anni di calcio le cose non siano mai cambiate”. (dall’articolo “Sgranate gli occhi: è il derby d’Italia!“)
LA STORIA – Juventus-Inter è la partita che si è giocata più volte in Italia (i nerazzurri non sono mai retrocessi e i bianconeri hanno disputato una sola stagione in B nel post-calciopoli): nei 109 match tra Coppa Italia, Supercoppa e Serie A, ben 71 volte hanno avuto la meglio i padroni di casa, a fronte di 19 pareggi e altrettante vittorie dell’Inter. Tantissimi sono i gol realizzati della Juventus (187), nella media di quasi uno a partita quelli segnati dagli ospiti (95). Il successo più rotondo per la Vecchia Signora è il 9-1 del giugno 1961: ad aprile la gara era stata interrotta per problemi di ordine pubblico con la conseguenza di uno 0-2 a tavolino per l’Inter; ma il Caf accolse un reclamo della Juventus preferendo una ripetizione del match, scelta criticata da Helenio Herrera, il quale rifiutò di schierare la formazione titolare. Memorabile invece fu la vittoria dei nerazzurri in Superocoppa il 20 agosto 2005, grazie ad un gol nei tempi supplementari di Veron. L’ultimo successo della Beneamata è il 3-1 maturato due anni fa: una doppietta di Milito e il gol di Palacio punirono una Juventus imbattuta da oltre un anno e resero giustizia per un arbitraggio al limite del ridicolo. A tal proposito ci pare inutile rammentare lo Juventus-Inter del 1998: passano gli anni ma la rabbia no.
IL PRESENTE – Sebbene le statistiche siano quasi impietose, se si parla di derby d’Italia è anche perché quando le due compagini rivali scendono in campo per affrontarsi c’è sempre qualcosa che rende incerto il pronostico finale. Indubbiamente la Juventus è squadra collaudata e più attrezzata, e notevolmente superiori sono i suoi punti di forza rispetto a quelli dell’Inter. E mai come quest’anno sembra non esserci confronto anche scorrendo gli undici ruolo per ruolo (eccezion fatta per la porta, dove Handanovic non ha tantissimo da invidiare rispetto a Buffon). C’è però anche questa volta un aspetto da non sottovalutare: per quanto in campionato i bianconeri stiano rispettando il ruolo di schiacciasassi, la sconfitta rimediata in Supercoppa contro il Napoli potrebbe aver minato le certezze maturate con il cambio di modulo e i buoni risultati in Champions; e sappiamo benissimo che anche una sola sconfitta, in un momento particolare, può cambiare il corso di eventi che sembrano già segnati nel destino. Viceversa l’Inter, che ha vinto comunque solo due partite in due mesi, viene da un bel colpo di mercato, da due prestazioni relativamente incoraggianti come quelle con il Chievo e con la Lazio (secondo tempo): insomma ciò che manca è solo confermare la striscia positiva iniziata con grande carattere. E dopo le sconfitte di Milan e Fiorentina di oggi pomeriggio, fare punti conta ancora di più.
LE FORMAZIONI – Il Mancio, che deve fare i conti con le indisponibilità di Palacio (influenzato), Jonathan, Nagatomo (in Coppa d’Asia) e Mbaye (in Coppa d’Africa), potrebbe rischiare contemporaneamente il nuovo 4-2-3-1 e Podolski titolare: il tedesco ha ricevuto il transfer e fino a stamattina era pronto ad andare in panchina; ma la scelta di non portare a Torino El Trenza potrebbe far virare il tecnico di Jesi sulla duplice novità. In questa evenienza il terzetto dietro Icardi potrebbe essere composto dal rientrante Hernanes a destra, Kovacic al centro e Podolski a sinistra. A centrocampo i due mediani saranno Medel e Kuzmanovic, mentre il quartetto difensivo davanti ad Handanovic sarà composto in ogni caso da Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus e uno tra Dodò e D’Ambrosio. Max Allegri, invece, non ha motivi per cambiare modulo e si affiderà al solito 4-3-1-2 e alla migliore formazione possibile: Buffon difenderà i pali con l’aiuto di Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini ed Evra; a centrocampo Marchisio e Pogba agiranno ai lati di Pirlo e alle spalle di Vidal; in avanti il tandem Tevez-Llorente.
L’OCCHIO TATTICO – Con il nuovo modulo la Juventus è diventata una squadra più attenta al palleggio e alla gestione dei diversi momenti nell’arco della gara. Ma proprio per questa propensione maggiore alla razionalità e minore alla foga e al pressing a tutto campo tipico dell’era Conte, quando i bianconeri incontrano avversari arrembanti e capaci di coprire bene tutto il campo possono andare in difficoltà: la speranza è che Mancini abbia preparato il match in questo senso. Per tale ragione, il 4-2-3-1 pare essere un modulo adatto a portare il pressing più alto fino ai terzini avversari; naturalmente sarà difficile che Hernanes riesca a giocare al massimo per tutta la partita, ecco perché riteniamo che un ingresso a gara in corso di Guarin potrebbe risultare decisivo a spezzare il match, proprio come due anni fa. Sarà necessaria una prestazione ricca di concentrazione anche per i due terzini Campagnaro e, probabilmente, D’Ambrosio, che mai come contro un avversario temibile e sfrontato come la Juve devono badare prima alla fase difensiva che a quella difensiva. Gli ingredienti per vivere un’ora e mezza di emozioni ci sono tutti: l’appuntamento per Juventus-Inter è per le 21.00 allo Juventus Stadium!
di Gianluigi Valente