Marotta: “Chivu non è un rincalzo. L’obiettivo è vincere”
Le parole del numero uno del club
Sono le parole del presidente dell’Inter Beppe Marotta ad aprire ufficialmente la stagione nerazzurra. In quello che difatti rappresenta il primo vero giorno di ritiro ad Appiano Gentile, dopo il raduno di sabato, il numero uno del club interista interviene in conferenza stampa dinnanzi ai giornalisti per trattare tutte le curiosità della nuova annata tra campo e mercato.
Queste le parole di Marotta:
BILANCIO – “Negli ultimi cinque anni siamo la squadra che ha vinto di più, cinque titoli. Che ha fatto più punti in campionato, che ha partecipato con più continuità in Champions League, quella che ha conseguito il diritto di partecipare a due finali di Champions League. Questi sono dati significativi di un percorso, di un lavoro che si è concretizzato con 63 partite nell’ultima stagione ed è conciso con l’arrivo di una nuova proprietà”.
OAKTREE – “Hanno partecipato in modo molto silente, ma Oaktree è una presenza continua, lungimirante. Se dobbiamo valutare la fase progettuale che stiamo sviluppando, è una cosa ambiziosa da grande club. Siamo ad Appiano Gentile dove sono stati stanziati investimenti nuovi e sono in corso dei lavori, perché questo è il cuore pulsante della nostra società e Oaktree ha voluto rispondere alle nostre sollecitazioni nel processo di innovazione per rendere questo centro più moderno. Faremo un intervento anche sul centro sportivo di Interello, questo significa come la proprietà tiene molto allo sviluppo. Sapete poi quanto è a cuore di Oaktree e dell’Inter la costruzione del nuovo stadio”.
STAGIONE – “Abbiamo perso una finale di Champions League, siamo arrivati secondi in campionato per un centimetro ed è quel centimetro che dovremo cercare di colmare. Ma arrivare lì è stata un’impresa difficile, non facile da raggiungere. Oggi ripartiamo con le stesse ambizioni di prima, è inutile nasconderci dietro frasi gratuite. Noi siamo abituati a traguardi importanti, noi vogliamo vincere, non entrare tra le prime quattro. Ripartiamo con un nuovo ciclo, un allenatore nuovo che tutti conoscente”.
CHIVU – “Negli ultimi mesi sono state dette tante cose su Chivu, che era una soluzione di rincalzo, che era una seconda scelta. Niente di più falso. Quando noi con Oaktree abbiamo delineato il modello di squadra da costruire, abbiamo poi cercato di individuare il profilo. Credo che in un’azienda normale quando cerchi un nuovo direttore generale fai una certa cernita. Il fatto di aver approcciato anche ad un’altra figura professionale, non ha significato sminuire la figura di Chivu. Lui ha un vantaggio, conosce l’ambiente, il valore di questa società e i giocatori. La scelta è nata da questo, il modello è cambiato perché con grande lungimiranza Oaktree ha messo a disposizione una cifra consistente da poter investire su profili giovani. Abbiamo fatto delle operazioni, il mercato è ancora aperto e ringrazio per l’occasione Piero Ausilio e Dario Baccin per il loro lavoro, alla ricerca di giovani interessanti. Ci serviva un leader di questo gruppo, identificato in Cristian Chivu. Questa è stata in assoluto la scelta migliore”.
INTER U23 – “Accanto alla prima squadra abbiamo varato l’Under 23, affidata a Stefano Vecchi, un nome che sicuramente conoscente. C’è grandissima soddisfazione per aver affidato sia la prima squadre che la seconda ad allenatori che vengono dal settore giovanile e che hanno allenato nel settore giovanile. L’U23 sarà una fucina di talenti. Tanti vengono dalla Primavera, altri saranno acquistati. Io ho avuto la fortuna di iniziare questo percorso in altre realtà, è un serbatoio importante per far crescere i nostri calciatori che dovranno diventare importanti per la prima squadra, o come patrimonio per finanziare le operazioni di mercato. In questo momento la squadra si allenerà ad Interello, ma spero possa essere in un paio di anni qui accanto alla prima squadra”.
INTER WOMEN – “Per la prima volta le nostre ragazze parteciperanno alle fasi preliminari della Champions League dopo aver ottenuto il secondo posto. Stiamo crescendo anche qui, a dimostrazione del fatto che siamo attenti ad ogni particolare nel concetto di innovazione”.
BILANCIO – “L’annata passata, lo dico a titolo di informazione, il concetto di sostenibilità è una parola che viene usata a livello digitale tantissimo. Posso dire che l’annata, al di là dei risultati sportivi, ci porterà ad avere anche un bilancio positivo. Questo è un ulteriore elemento di grande soddisfazione, anche qui Oaktree è stato fondamentale. Oggi siamo una società all’avanguardia a cui non manca nulla, c’è sinergia tra tutte le componenti, ora l’auspicio è quello di fare risultati importanti”.
LOOKMAN – “Come sapete il mercato ancora ha una sua vita per circa un mese, ma sottolineo un concetto. Il fatto che una squadra riesca a confermare i calciatori che l’hanno resa protagonista nelle stagioni precedenti, significa mettere un tassello molto importante. Il calciomercato è sempre interessante, più si scrive di mercato e meglio è. Ma se una squadra come la nostra è arrivata dove è arrivata, significa che al suo interno ha valori oggettivi molto importanti. Questa è stata la prima fase. Nella seconda con Oaktree abbiamo deciso di sviluppare un nuovo modello, abbassare l’età media, fare investimenti mirati su profili che possano rappresentare il presente e il futuro. Noi abbiamo perso negli ultimi anni questo aspetto patrimoniale, lo stiamo recuperando con investimenti mirati. Non nascondo che Lookman sia un nome importante, su indicazione dell’area tecnica e dell’allenatore. Credo sia sul taccuino di ogni club europeo, ma oggi è un giocatore dell’Atalanta e a loro va il massimo rispetto. Non faremo ostruzionismo, abbiamo un ottimo rapporto con la società. Non nascondo che con Luca Percassi qualche parola l’ho scambiata, bisogna alzare l’asticella e chiedere calciatori bravi. Poi non so cosa succederà, ma rientra tra quei calciatori che esiste sul nostro taccuino”.
LOOKMAN SUBITO – “Sì, sarà una settimana decisiva perché con l’allenatore abbiamo condiviso la ricerca di calciatori con una certa duttilità. Chiaro che rappresenta un profilo adatto a questo modello, ma non è l’unico. Ausilio e Baccin hanno anche altri nominativi, entro due o tre giorni arriveremo ad una conclusione con l’Atalanta. Se ci saranno le condizioni e l’Atalanta è decisa a venderlo, vedremo di arrivare ad una conclusione, altrimenti ci sarà una scelta differente”.
INVESTIMENTO LOOKMAN – “Riteniamo tutti che se metti in campo solo 11 talenti, difficilmente vincono. Insieme al talento servono esperienza e carattere. Chiaro che Lookman con la sua età non è un elemento rivendibile, ma può trasmettere concetti importanti e far crescere i calciatori giovani. La squadra di soli giovani non vince, un mix contribuisce a dare valore maggiore a tutta la rosa e contribuire la squadra a raggiungere titoli”.
LEONI – “Mi sembra giusto che il mister abbia riconosciuto il valore sia di Pio Esposito che di Leoni, li ha avuti entrambi. Ma è un calciatore del Parma, non abbiamo avviato alcuna trattativa con il Parma. Possiamo dire che è un calciatore che farebbe comodo a diverse società, ma la priorità in questo momento riguarda altri tipi di ruoli e giocatori. Poi chiaro che vedremo cosa può succedere. Conosciamo il valore di Leoni, ma Pio Esposito viene dal nostro settore giovanile. Il settore giovanile dell’Inter è sicuramente tra i migliori in circolazione, speriamo che il Leoni dell’Inter lo possiamo trovare qua e che possa svolgere un ruolo con tutte quelle qualità che Leoni ha. Forse mi sembra che sia esagerata la pressione che gli sia stata data negli ultimi mesi dai media, ma ribadisco che il Parma ha fatto un’operazione intuitiva prendendolo per poco dalla Sampdoria e oggi ha un bel patrimonio”.
CHIVU – “Non è un ragazzino, il Parma ha fatto una scelta coraggiosa e in questo valore c’è il coraggio di agire. Siamo una società che ha avuto e che ha molto coraggio. Se si sbaglia si sbaglia, ma bisogna avere il coraggio di osare, noi lo abbiamo fatto con razionalità. Siamo sicuri che come società, come patrimonio dei tifosi, accompagneremo questa squadra nelle difficoltà. Il nostro compito è supportare quello che fa la squadra, abbiamo delle competenze forti e garantiamo la presenza quotidiana. Sono molto fiducioso perché se devo fare un profilo delle domande fatte, abbiamo un allenatore che ha dei valori importanti. Il primo è il senso di appartenenza, avendo vinto un Triplete è fortissimo. La cultura del lavoro, arriva sempre alle 7 la mattina. Dalla cultura del lavoro e dal senso di appartenenza si possono solo trarre dei benefici. Non sarà determinante per vincere, ma aiuta a vincere e non è poco”.