Chivu: “Nell’intervallo ho chiesto questa cosa alla squadra”
Le parole dell'allenatore dell'Inter dopo la vittoria con la Fiorentina
Al termine della sfida vinta dall’Inter con un netto 3-0 contro la Fiorentina, il tecnico nerazzurro Cristian Chivu ha risposto alle domande dei giornalisti di Sky Sport. Queste le sue risposte alle domande in merito alla crescita della sua squadra e dell’inserimento dei giovani nella rosa interista.
PARTITA – “Una squadra come l’Inter ha l’obbligo di superare le difficoltà per portare avanti il sogno e l’obiettivo. Oggi non era semplice perché affrontavamo una squadra organizzata che stava dietro la palla e partiva in contropiede. Siamo stati bravi anche se nel primo tempo non abbiamo fatto le scelte giuste negli ultimi 30 metri. Il fraseggio e la ricerca dello spazio per smuovere la loro linea difensiva ci sono stati. Nel secondo tempo abbiamo aggiunto concretezza e determinazione e siamo riusciti a sbloccarla con un tiro da fuori area che non abbiamo mai provato nel primo tempo e dopo il raddoppio è stato più semplice”.
SUCIC – “Sono felice per Petar perché è completo e può giocare sia da mezzala destra che sinistra o in un centrocampo a due. Ha qualità e con un motore importante, fa metri in una certa maniera. Quando arriva in area ha lucidità e oggi lo ha fatto vedere. Siamo tutti contenti per l’apporto che dà alla squadra”.
NUOVI ARRIVATI – “Oggi abbiamo avuto la pazienza di gestire le energie mentali, utili per capire cosa fa l’avversario. Oggi è venuta fuori una seconda partita nel secondo tempo e abbiamo trovato spazi e lucidità per far le cose giuste. I giovani è giusto farli giocare ma bisogna sempre fare attenzione a come li metti dentro, noi avevamo una squadra piena di responsabilità ed esperienza che dà una grande mano ai giovani e quando danno un esempio sono obbligati ad alzare il livello anche in allenamento”.
BISSECK – “Io sono contento della sua prestazione perché ha qualità e il mio modo di vederlo, può essere giusto o sbagliato, ho sempre pensato che potesse fare il centrale. Può giocare anche da terzo ma lo avevamo già provato centrale in Belgio. Oggi lo abbiamo riproposto viste anche le qualità dell’avversario e un giocatore come Moise Kean che può metterti in difficoltà. Gli ho detto di non giocare sull’anticipo ma di fargli lasciare scorrere la palla, il compito mio e dello staff è di consigliare e fargli capire cosa serve. Da giocatore non ero veloce come Bisseck ma penso di potergli insegnare qualcosa (sorride, ndr)”.
In seguito l’allenatore dell’Inter è intervenuto anche ai microfoni di DAZN:
3 PUNTI – “Era importante la vittoria, era importante reagire, continuare il nostro cammino. Direi che oggi abbiamo tirato fuori una buona prestazione, di maturità nell’avere pazienza e cercare i varchi. Forse nel primo tempo, nonostante la ricerca e il dominio della palla, siamo stati un po’ leziosi e poco cattivi. Nel secondo tempo abbiamo aggiunto quello che c’era mancato nel primo tempo”.
COLLOQUI – “Dovevo dire due cose alla squadra, ho approfittato del gol per cambiare un po’ quello che non mi era piaciuto, ne approfitto ogni tanto per fare determinate cose e chiedo scusa all’arbitro se li metto in difficoltà ogni tanto. Ma dal punto di vista umano credo che capiscono anche loro”.
CALHANOGLU – “Capocannoniere? La qualità di Hakan non si discute, lo è stato per anni. Aveva solo bisogno di trovare la motivazione giusta, di superare le difficoltà di questa estate. Stiamo raccogliendo i frutti di un centrocampista completo che ha la leadership dentro, siamo contenti delle sue prestazioni e di quelle degli altri centrocampisti”.
SCOSSA – “La reazione che pretendevo all’intervallo l’ho vista, era inutile cambiare. La gamba girava, avevano trovare il ritmo giusto, a volte un allenatore deve capire dove intervenire e dove no. Per la testa mi erano passati un paio di cambi dove vedevo un errore, ma poi l’abbiamo sbloccata. Ho avuto la pazienza di aspettare un po’ di più e abbiamo fatto il secondo gol. Questo non vuol dire che un allenatore è più o meno bravo, ma in base alle analisi si agisce”.
AVVERSARI – “Rumore dei nemici? Non ascolto cosa si dice, è uno spreco di energie. Sono dentro questo progetto, cerchiamo di completare le mancanze di questo gruppo dal punto di vista mentale e fisico, non ci interessa di cosa dicono e fanno gli altri”.
DIVERTIMENTO – “Cosa mi sta piacendo da questa avventura all’Inter? Di me parlo poco. Se all’inizio ero preoccupato e impensierito, ora piano piano comincio a divertirmi”.