29 Ottobre 2025

Chivu: “Nell’intervallo ho chiesto questa cosa alla squadra”

Le parole dell'allenatore dell'Inter dopo la vittoria con la Fiorentina

Al termine della sfida vinta dall’Inter con un netto 3-0 contro la Fiorentina, il tecnico nerazzurro Cristian Chivu ha risposto alle domande dei giornalisti di Sky Sport. Queste le sue risposte alle domande in merito alla crescita della sua squadra e dell’inserimento dei giovani nella rosa interista.

PARTITA “Una squadra come l’Inter ha l’obbligo di superare le difficoltà per portare avanti il sogno e l’obiettivo. Oggi non era semplice perché affrontavamo una squadra organizzata che stava dietro la palla e partiva in contropiede. Siamo stati bravi anche se nel primo tempo non abbiamo fatto le scelte giuste negli ultimi 30 metri. Il fraseggio e la ricerca dello spazio per smuovere la loro linea difensiva ci sono stati. Nel secondo tempo abbiamo aggiunto concretezza e determinazione e siamo riusciti a sbloccarla con un tiro da fuori area che non abbiamo mai provato nel primo tempo e dopo il raddoppio è stato più semplice”.

SUCIC“Sono felice per Petar perché è completo e può giocare sia da mezzala destra che sinistra o in un centrocampo a due. Ha qualità e con un motore importante, fa metri in una certa maniera. Quando arriva in area ha lucidità e oggi lo ha fatto vedere. Siamo tutti contenti per l’apporto che dà alla squadra”.

NUOVI ARRIVATI “Oggi abbiamo avuto la pazienza di gestire le energie mentali, utili per capire cosa fa l’avversario. Oggi è venuta fuori una seconda partita nel secondo tempo e abbiamo trovato spazi e lucidità per far le cose giuste. I giovani è giusto farli giocare ma bisogna sempre fare attenzione a come li metti dentro, noi avevamo una squadra piena di responsabilità ed esperienza che dà una grande mano ai giovani e quando danno un esempio sono obbligati ad alzare il livello anche in allenamento”.

BISSECK “Io sono contento della sua prestazione perché ha qualità e il mio modo di vederlo, può essere giusto o sbagliato, ho sempre pensato che potesse fare il centrale. Può giocare anche da terzo ma lo avevamo già provato centrale in Belgio. Oggi lo abbiamo riproposto viste anche le qualità dell’avversario e un giocatore come Moise Kean che può metterti in difficoltà. Gli ho detto di non giocare sull’anticipo ma di fargli lasciare scorrere la palla, il compito mio e dello staff è di consigliare e fargli capire cosa serve. Da giocatore non ero veloce come Bisseck ma penso di potergli insegnare qualcosa (sorride, ndr)”.

In seguito l’allenatore dell’Inter è intervenuto anche ai microfoni di DAZN:

3 PUNTI“Era importante la vittoria, era importante reagire, continuare il nostro cammino. Direi che oggi abbiamo tirato fuori una buona prestazione, di maturità nell’avere pazienza e cercare i varchi. Forse nel primo tempo, nonostante la ricerca e il dominio della palla, siamo stati un po’ leziosi e poco cattivi. Nel secondo tempo abbiamo aggiunto quello che c’era mancato nel primo tempo”.

COLLOQUI “Dovevo dire due cose alla squadra, ho approfittato del gol per cambiare un po’ quello che non mi era piaciuto, ne approfitto ogni tanto per fare determinate cose e chiedo scusa all’arbitro se li metto in difficoltà ogni tanto. Ma dal punto di vista umano credo che capiscono anche loro”.

CALHANOGLU “Capocannoniere? La qualità di Hakan non si discute, lo è stato per anni. Aveva solo bisogno di trovare la motivazione giusta, di superare le difficoltà di questa estate. Stiamo raccogliendo i frutti di un centrocampista completo che ha la leadership dentro, siamo contenti delle sue prestazioni e di quelle degli altri centrocampisti”.

SCOSSA“La reazione che pretendevo all’intervallo l’ho vista, era inutile cambiare. La gamba girava, avevano trovare il ritmo giusto, a volte un allenatore deve capire dove intervenire e dove no. Per la testa mi erano passati un paio di cambi dove vedevo un errore, ma poi l’abbiamo sbloccata. Ho avuto la pazienza di aspettare un po’ di più e abbiamo fatto il secondo gol. Questo non vuol dire che un allenatore è più o meno bravo, ma in base alle analisi si agisce”.

AVVERSARI “Rumore dei nemici? Non ascolto cosa si dice, è uno spreco di energie. Sono dentro questo progetto, cerchiamo di completare le mancanze di questo gruppo dal punto di vista mentale e fisico, non ci interessa di cosa dicono e fanno gli altri”.

DIVERTIMENTO “Cosa mi sta piacendo da questa avventura all’Inter? Di me parlo poco. Se all’inizio ero preoccupato e impensierito, ora piano piano comincio a divertirmi”.

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Autore:
Federico De Milano

Federico De Milano, classe 1998, si è appassionato al calcio e si è avvicinato all'Inter grazie alle giocate di Adriano, suo primo idolo d'infanzia. Laureato in Comunicazione e iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 2023, scrive su Passione Inter dal 2024 e segue con interesse la cronaca delle partite, delle competizioni nazionali e continentali; interessato anche al calciomercato.