Verona-Inter, perché Bisseck non era da cartellino rosso
La moviola sull'episodio
Si è chiusa con qualche polemica la sfida di questo pomeriggio vinta dall’Inter in casa del Verona di misura con autorete decisiva di Frese allo scadere. In particolare, i padroni di casa hanno protestato per un episodio avvenuto al 67′ della ripresa: su retropassaggio rischiosissimo di Sucic, Yann Bisseck da ultimo uomo e con molto campo aperto alle spalle è stato costretto a stenderei in scivolata Giovane.
Nonostante la richiesta di cartellino rosso diretto da parte dei calciatori del Verona, l’arbitro Doveri ha mostrato il giallo al centrale tedesco. Una scelta condivisa anche dall’ex direttore di gara Luca Marelli che, nel post-partita di Verona-Inter su Dazn, ha motivato la decisione citando anche quanto previsto dal regolamento per i falli da ultimo uomo.
Queste le sue parole: “Il principio sul quale basare l’analisi di questo episodio è che bisogna vederlo in dinamica. Nel senso che i fermo immagini sul momento del fallo di Bisseck potrebbero trarre l’inganno. Perché? Perché ovviamente nel momento in cui c’è il contatto tra Bisseck e Giovane, il pallone è molto vicino a Giovane, ma bisogna vederlo in dinamica, perché bisogna vedere dove finisce il pallone. C’è uno contropiede che parte da un errore di Sucic. Giovane anticipa Bisseck bisogna vedere in dinamica dove sta andando il pallone. Ricordiamoci che uno dei parametri sul quale basare il DOGSO è la direzione generale dell’azione. Come abbiamo visto, il pallone si muove velocemente, anche perché c’è terreno bagnato e piove molto, sulla parte destra del terreno di gioco, perciò non in direzione della porta. Il pallone scorre molto lontano rispetto al centro del campo, in una zona nella quale peraltro c’era già Sucic che stava recuperando perché si era accorto dell’orrore. Pertanto manca sicuramente un parametro che è quello della direzione generale dell’azione e probabilmente manca anche un secondo parametro, cioè la posizione dei difendenti, perché effettivamente c’era Sucic che stava recuperando. Se il pallone toccato da Giovane fosse proseguito diritto verso la porta, allora in quel caso avremmo avuto un DOGSO chiaro”.