29 Ottobre 2016

De Boer e i suoi fedelissimi: non ha mai giocato senza di loro

De Boer, durante queste 10 giornate di Serie A non si è mai privato dei suoi tre fedelissimi: ecco chi sono
fedelissimi de boer

De Boer, nonostante sia arrivato in ritardo, ha scelto già dalla prima sfida i suoi fedelissimi. Come riporta La Gazzetta dello Sport, i tre non hanno mai saltato una sfida di campionato e sono stati utilizzati per ben 900 minuti, recupero escluso. Stiamo parlando di Handanovic, Miranda e Icardi. A seguire ci sono Medel, che ha saltato la sfida contro il Torino e salterà anche le prossime due, altrimenti anche lui sarebbe uno dei fedelissimi, stesso discorso per Murillo, che non ha giocato solo per squalifica e per un problema alla schiena. De Boer ha un suo asse ben in mente e attorno a questo costruisce la squadra.

Altro fedelissimo è Candreva che, però, è stato sostituito più spesso ed ha, quindi, un minutaggio più basso. I tre fedelissimi sono anche tre leader dello spogliatoio, a partire dal numero 9 capitano dell’Inter. Secondo Opta, l’Inter è la squadra che ha più giocatori stabili nella sua formazione, nessuna squadra in A ha messo in campo sempre 3 giocatori in tutte le gare. Sono ferme a due il Napoli, il Chievo, il Palermo, il Sassuolo, la Sampdoria e l’Udinese, di cui uno è sempre un portiere e l’altro un giocatore di movimento, ad eccezione della Samp, dove spiccano Regini e Silvestre.

Nessun altro attaccante ha giocato ogni singolo minuto di questo campionato al di fuori di Icardi, anche perché i nerazzurri non hanno vere e proprie prime punte per sostituirlo. E’ ormai certo che la squadra pende dai suoi piedi e le 4 vittorie, infatti, sono coronate dai suoi gol. De Boer ha deciso, non avrà altri giocatori al di fuori dei suoi fedelissimi.

 

 

Foto autore

Autore:
Martina Napolano

Nata a Napoli nel 1996, è laureata in Culture digitali e della comunicazione. Innamorata del calcio, ma soprattutto dell'Inter. Scrive per Passione Inter dal 2014. Appassionata anche di Formula 1, spera di poter avere la gioia di veder vincere la Champions all'Inter e il Mondiale a Leclerc nello stesso anno.