30 Luglio 2020

CHE FINE HA FATTO – Sergio Conçeicao, il talismano divenuto “portaiella” all’Inter

Talismano alla Lazio, con cui ha vinto uno scudetto, portaiella all'Inter, con cui lo ha perso all'ultima giornata. Ecco la storia di Sergio Conçeicao

Sergio Conceicao arriva all’Inter nell’estate del 2001 nell’ambito di uno scambio con il Parma che porterà il portiere francese Sebastian Frey a compiere il percorso inverso. E’ l’inizio del nuovo ciclo di Cuper, di cui sembra che il portoghese sarà uno dei pilastri, in virtù anche della sua nomea di talismano portafortuna, guadagnata negli anni con la Lazio, ma non sarà così. A causa anche di un infortunio non riesce ad esprimersi al meglio, e finisce relegato in panchina venendo utilizzato più a partita in corso che da titolare. Da titolare gioca però la maledetta partita contro la sua ex Lazio del 5 maggio 2002, terminata con la vittoria dei biancocelesti per 4-2, che sancisce la fine dei sogni scudetto per l’Inter. Nella stagione 2002/03 riesce a trovare più spazio, ma le sue prestazioni non ne giovano, e a fine stagione lascia il club nerazzurro facendo ritorno alla Lazio, la squadra in cui ha dato il meglio di sé.

DOPO L’INTER – Il ritorno in biancoceleste non giova a Sergio, che non entra nelle grazie del tecnico Roberto Mancini e viene ceduto dopo soli 6 mesi in cui raccoglie la miseria di 7 presenze. Il centrocampista fa così ritorno al Porto, dove trova come allenatore un certo Josè Mourinho, un giovane tecnico portoghese che tanto farà parlare di sé negli anni a venire (e tutti sappiamo perchè!). Nonostante il minutaggio sia limitato e Conceiçao venga relegato a panchinaro, ritrova la sua dote di talismano, e conquista con i Dragoes non solo il campionato portoghese, ma anche l’ambitissima Champions League. Nonostante ciò, il Porto non gli rinnova il contratto, e l’ex Inter accetta così la corte dei belgi dello Standard Liegi. Nel campionato belga trova nuova linfa, riuscendo a vincere anche il premio di Miglior giocatore dell’anno del campionato. Dopo un’ottima stagione ottiene anche il rinnovo da parte del club. Disputa due stagioni ad ottimo livello, ma il 24 marzo 2006 si rompe tutto. Conçeicao perde le staffe durante una partita e aggredisce l’arbitro Peter Vervecken. Pochi giorni dopo l’aggressione riceve una pesante sanzione da parte della Federcalcio belga, e viene squalificato per 3 anni.

Arrivato ormai alla soglia dei 33 anni, nella stagione successiva decide di accettare l’offerta plurimilionaria dell’Al-Qadisiya, club del Kuwait. L’esperienza però dura solo un anno, e al termine della stagione è già di ritorno in Europa, dove va a giocare un’ultima stagione con il PAOK Salonicco prima di appendere definitivamente le scarpette al chiodo e accettare un posto in dirigenza nel club greco.

DOPO IL RITIRO – Il 14 novembre 2009, nello stesso giorno del suo ritiro, viene annunciato come nuovo direttore sportivo del PAOK Salonicco. L’esperienza dura però pochi mesi, Conçeicao è un uomo di campo, e decide di intraprendere la carriera da allenatore.  La sua prima avventura in panchina avviene allo Standard Liegi, dove diventa il vice di Dominique d’Onofrio. Ma la prima grande opportunità si presenta l’anno successivo. Il 2 gennaio 2012 l’Olhanense esonera Faquira, e per sostituirlo chiama proprio l’ex Inter, chiamato a salvare il club dalla retrocessione. La missione riesce alla grande, la carriera da allenatore comincia bene per Conçeicao. Dopo una breve esperienza all’Academica, nella stagione 2014/2015 allena il Braga, con cui riesce a raggiungere la sua prima finale in Coppa di Portogallo. Per festeggiare il raggiungimento della finale,  e Nantes, prima di ricevere la grande opportunità di allenare il Porto nel giugno del 2017. Durante l’esperienza con il Braga, prima della semifinale di Coppa di Portogallo contro il Rio Ave annuncia che in caso di raggiungimento della finale sarebbe tornato a casa a piedi. Detto fatto, Conçeicao è un uomo di parola, e dopo aver eliminato il Rio Ave con tanto di pettorina percorre più di 40km, da Vila do Conde (la città dove lo Sporting ha giocato il ritorno) a Braga. Purtroppo l’avventura del Braga si interrompe in finale, ma l’impresa dell’ex centrocampista resterà per sempre nella storia. Nel giugno successivo a causa di incomprensioni con il presidente viene esonerato, e dopo un’altra breve esperienza in Francia da tecnico del Nantes gli arriva l’offerta del Porto, che accetta di buon grado. Con il Porto inizia un bellissimo percorso, che lo porta a vincere il campionato al primo anno (suo primo titolo da allenatore). Nella stagione successiva invece vince la Supercoppa portoghese, arrivando secondo in campionato alle spalle del Benfica. In occasione della gara di Champions League contro la Roma negli ottavi di finale nel 2019, da buon ex laziale non si è risparmiato frecciatine ai giallorossi. Nell’occasione Totti dichiarò di essere soddisfatto di aver preso il Porto ai sorteggi, dichiarazioni che non sono passate inosservate a Conçeicao, che ha prontamente risposto: “Forse non ha dimenticato i titoli che ho vinto qui. Da parte mia non ci sono sentimenti speciali, l’unico sentimento per me è quello di poter portare lo scudetto del Porto sul petto”. Nella stagione attuale ha vinto nuovamente il campionato portoghese, questa volta con due giornate di anticipo.”

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