7 Febbraio 2020

RIVOLUZIONE SAN SIRO – Inizia il futuro dell’Inter

Si sblocca finalmente la trattativa fra i club e il Comune di Milano. Ecco cosa cambierà da oggi in poi.

Inter, Milan e Comune di Milano non sono mai stati così vicini.

Alla luce delle ultime dichiarazioni di Beppe Sala relative al nuovo stadio, sembra che manchi veramente poco a che i due club di Milano possano iniziare i lavori per la costruzione dell’impianto: dove infatti prima c’era una strenua opposizione di Palazzo Marino oggi c’è invece concordia, segno di come Nerazzurri e Rossoneri abbiano fatto enormi passi in avanti verso le posizioni del Comune.

Primo punto fondamentale delle trattative è che San Siro rimarrà in piedi, almeno in parte. Saranno infatti mantenute la gradinata arancio e una delle curve (nonché ovviamente il torrione che le congiunge), mentre il resto del Meazza sarà abbattuto. Lo stadio però non sarà solo uno scheletro di cemento, ma si trasformerà in una cittadella per lo sport, con la possibilità di svolgere diverse attività e di poter ammirare ancora una parte della vecchia struttura, quella su cui vigono oggi i vincoli storici.

Il secondo Punto su cui i club e il Comune hanno fatto più fatica a giungere ad un accordo sono i diritti sul suolo e le concessioni per il terreno. Il Comune riceveva ogni anno un canone d’affitto per lo stadio di 10 milioni di euro, cifra che ovviamente avrebbe visto venir meno, una volta che le squadre avessero deciso di costruire uno stadio di proprietà. L’iniziale proposta dei club (il pagamento del diritto di superficie a partire dal 33esimo anno dalla costruzione dello stadio) non soddisfaceva affatto le pretese del Comune, per cui alla fine Inter e Milan hanno dovuto cedere sul punto e pattuire un versamento nelle casse cittadine già dal primo anno dalla costruzione.

Queste due importantissime concessioni dei club al Comune fanno capire quanto Inter e Milan ritengano fondamentale avere uno stadio di proprietà.

Si è passato infatti da un iniziale investimento faraonico di 1,2 miliardi ad uno ancora più oneroso, che comporta delle rinunce ulteriori rispetto ai piani iniziali e che ridurrà in parte le possibilità di profitto delle due squadre (una su tutte, l’impossibilità di usare lo spazio occupato dal Meazza riqualificato per edificare strutture commerciali). Anche alla luce di queste concessioni Inter e Milan ritengono comunque di poter ricavare dei benefici sostanziali dalla costruzione del nuovo stadio, segno di come forse si stia ancora sottovalutando l’impatto che esso potrà avere sul destino del calcio milanese.

 

Quello a cui si sta assistendo oggi è una vera rivoluzione del calcio italiano, che porterà in una nuova era le squadre di Milano e tutta la Serie A. Inter e Milan vogliono costruire un modello economico, istituendo un patrimonio duraturo e stabile fondendo delle esigenze sportive al rinnovamento di un intero quartiere. Non è solo un regalo alla città e ai tifosi, non è solo la possibilità di generare nuovi profitti per le squadre: i progetti per lo stadio nuovo e per l’area circostante rappresentano la decisione di investire nel territorio, nelle proprietà, nell’avvenire.

Come quando una società per evolversi differenzia gli investimenti, la Famiglia Zhang e il Fondo Elliot stanno cercando di far rendere al massimo due patrimoni dalle prospettive inesplorate, trasformando Inter e Milan in vere e proprie realtà commerciali internazionali, slegandole dalla dimensione sportiva e mettendole al pari di brand di caratura mondiale.

 

I passi avanti fatti nelle ultime settimane portano in una sola direzione: dovremo abituarci, d’ora in avanti, a vedere l’Inter sotto un’altra luce, quella di una realtà che fonde il dato sportivo con quello economico, la storia passata con la forza presente e futura del marchio “Inter” (che non a caso oggi viene sempre più indicato come brand). Quella dello stadio sarà una rivoluzione senza precedenti, un punto di non ritorno da cui l’Inter costruirà le basi per il futuro: Suning sta puntando a trasformare l’Inter e renderla competitiva non solo sul campo, ma anche in borsa, aprendo possibilità di guadagno senza precedenti.

L’Inter tornerà nella storia, e lo farà grazie agli edifici, ai parchi, ai ricavi di qualcosa destinato a durare per moltissimi anni.