10 Aprile 2014

FOCUS – L’importanza di non arrivare sesti

di Nunzio Corrasco.

Mazzarri Inter: la squadra nerazzurra è chiamata al rush finale in campionato per centrare la qualificazione in Europa.

Certe stagioni possono cambiare in pochi giorni, in poche partite; spesso bastano soltanto novanta minuti per determinare la piega che il campionato di una squadra andrà ad assumere.

Dopo la bella prestazione e la vittoria ottenuta in casa del Verona di Mister Mandorlini, tutti (o quasi) i tifosi nerazzurri erano convinti che si potesse puntare addirittura al terzo posto; considerati infatti i sei risultati utili consecutivi (4 vittorie e 2 pareggi), arrivati contemporaneamente al debutto di Hernanes con la maglia nerazzurra, era lecito aspettarsi  la rincorsa alla squadra di Benitez o quantomeno il “tranquillo” raggiungimento di un posto in Europa League, magari cercando di superare una Fiorentina non certo trascendentale. C’è stato però un momento della stagione interista che ha ricordato un famoso film prodotto nel 1998: “Sliding Doors“. In quel film la protagonista Helen, dopo essere stata bruscamente licenziata, si dirige in tutta fretta verso la metropolitana ed in quel momento la sua vita si divide in due dimensioni; se avesse preso quella metro la sua esistenza sarebbe andata in un modo, se non l’avesse presa, sarebbe invece andata in un altro.

La “metropolitana nerazzura” della stagione in corso può essere individuata in Inter-Atalanta; partita incredibile, 4 legni tra pali e traverse, un match dominato per larghi tratti, dal quale però la Beneamata è uscita sconfitta. La sfida contro i bergamaschi sarebbe potuta andare diversamente, ma alla fine il risultato ci ha condannato e da quel momento la squadra sembra aver smarrito tutte quelle certezze che erano state faticosamente raggiunte. Inter-Atalanta è stata solo la prima sfida di un ciclo di 4 partite che sulla carta avrebbero dovuto farci incamerare 12 punti (o giù di lì), ma nella realtà ce ne hanno consegnati soltanto tre. Il match che ci ha visto affrontare la squadra di Mister Colantuono è stato dunque la chiave di volta della stagione, ed ora ci ritroviamo a lottare per conquistare  un posto in Europa League che fino a due settimane fa sembrava essere in cassaforte.

Il Presidente Thohir ha più volte ribadito l’importanza di tornare in Europa, ma non conta solamente l’obiettivo finale ma anche e sopratutto il come; arrivare in Europa League posizionandoci al quarto, quinto o sesto posto fa tutta la differenza del mondo. Nel caso in cui riuscissimo ad arrivare quarti infatti, saremmo qualificati direttamente all’ex Coppa Uefa, non dovendo disputare alcun preliminare (ammesso che la Fiorentina non trionfi in Coppa Italia, in tal caso sarebbero i viola a qualificarsi direttamente). Se invece dovessimo arrivare quinti, saremmo costretti a disputare un solo turno preliminare, mentre nel malaugurato caso in cui dovessimo concludere la stagione al sesto posto, dovremmo addirittura disputare un doppio preliminare (esperienza già vissuta lo scorso anno con Andrea Stramaccioni). Quest’ultima ipotesi è assolutamente da evitare per molteplici motivi. Innanzitutto saremmo costretti ad iniziare la preparazione in largo anticipo rispetto a molte altre compagini e in più dovremmo disputare il primo turno senza tutti (o quasi) i nazionali impegnati nel Mondiale di Rio. Dunque arrivare al sesto posto comporterebbe enormi difficoltà sia per quanto riguarda la preparazione alla prossima stagione, sia per quanto riguarda la disputa stessa dei preliminari.

Il sesto posto però rappresenterebbe una vera e propria sciagura da un altro punto di vista; un piazzamento del genere infatti renderebbe impossibile una nostra partecipazione alla tournée americana già organizzata da tempo (con la disputa della Guinness Cup) per fine luglio-inizio agosto, perché in quello stesso periodo potremmo essere impegnati negli eventuali preliminari. Il danno sarebbe evidente sia dal punto di vista economico (perderemmo infatti i lauti compensi garantiti dalla tournée  d’oltreoceano) sia soprattutto dal punto di vista della mancata promozione del marchio. Erick Thohir è intenzionato a sfruttare la tournée estiva in America per dare nuovo lustro ai colori nerazzurri, consentendo di esportare il nome dell’Inter in tutto il mondo. La mancata partecipazione ad eventi di questo genere vanificherebbe gli sforzi del nostro Presidente. Per questa serie di motivi l’obiettivo primario della squadra e di Mazzarri deve essere quello di centrare la qualificazione in Europa League, raggiungendo almeno la quinta posizione, in modo da preparare la prossima stagione nel migliore dei modi, evitando di percorrere una strada già inizialmente in salita.