17 Gennaio 2024

PRO e CONTRO dell’arrivo di Taremi all’Inter

Analizziamo vantaggi e svantaggi sull'arrivo del centravanti del Porto

Dopo gli ultimi sviluppi di mercato raccontati in mattinata, Mehdi Taremi si è avvicinato sensibilmente a diventare un nuovo calciatore dell’Inter. L’attaccante iraniano non rinnoverà il suo contratto in scadenza il prossimo 30 giugno con il Porto e, stando alle ultime indiscrezioni, a breve siglerà un pre-accordo con il club nerazzurro.

Affare già ai dettagli, in via di finalizzazione una volta che il centravanti avrà concluso la sua avventura in Coppa d’Asia. Taremi firmerà un contratto biennale con l’Inter con opzione per il terzo, per un ingaggio da circa 3 milioni di euro a stagione. Andiamo adesso a vedere, sotto ogni aspetto possibile, i Pro e Contro per la società interista al colpo a costo zero.

Perché Sì

Partiamo dai Pro, iniziando col dire che a prescindere da ogni discorso tecnico-tattico che affronteremo più avanti, prendere un attaccante come Taremi a zero è sicuramente un buon affare. L’aspetto economico, in un momento che per l’Inter continua ad essere non particolarmente florido, non può non essere tenuto in conto. Anche l’ingaggio da 3 milioni di euro, per un biennale, è sicuramente un aspetto che va a favore dei nerazzurri.

Torniamo ora al campo. Ecco, con Taremi l’Inter va ad aggiudicarsi un attaccante completo e adatto per il sistema di gioco di Simone Inzaghi. Centravanti che di gol in carriera ne ha segnati parecchi e che di certo non ha paura a metterla dentro sotto porta. Nonostante la fisicità possente per 185 centimetri di altezza, si tratta di un calciatore di ottima tecnica che ama partecipare attivamente alla fase di costruzione di gioco della propria squadra, anche arretrando di qualche metro il suo raggio d’azione.

Per caratteristiche, si avvicina decisamente più ad Arnautovic che a Thuram, ma considerata l’estrema generosità degli ultimi metri potrebbe diventare all’occorrenza – da seconda punta – un buon partner al servizio di Lautaro Martinez. Non è un caso se in questa stagione l’iraniano ha sì ridotto il numero di reti (6 in 24 presenze), ma ha mantenuto un buon livello in termini di assist per i compagni (4 in 24 presenze).

Perché No

Qui vediamo i Contro all’operazione Taremi. Partiamo con la carta d’identità che rivela che il prossimo 18 luglio l’iraniano compirà 32 anni. Un attaccante che ha dunque raggiunto il pieno della maturità e che difficilmente potrà migliorarsi a Milano, anche se il caso Mkhitaryan ci insegna a non essere così precipitosi nei giudizi. È dal punto di vista tattico, infatti, che il calciatore del Porto potrebbe ancora fare un salto di qualità.

Tornando alle caratteristiche, qualora l’Inter dovesse decidere di tenere in rosa Arnautovic, il rischio per Inzaghi sarebbe quello di ritrovarsi nell’organico due doppioni, sia sotto l’aspetto tattico che tecnico. La presenza di un quinto centravanti totalmente diverso come Valentin Carboni, però, potrebbe in un certo senso mascherare questo difetto pur affollando ulteriormente il reparto.

Infine, come testimoniato anche dai numeri riportati in alto, il rendimento di Taremi sembra essere calante in questa fase della carriera. Fisicamente il calciatore risulta assolutamente integro e nell’ultima annata non ha subito alcun infortunio scendendo sempre in campo, ma la cattiveria sotto porta è certamente diminuita rispetto al passato. La speranza è che in maglia nerazzurra possa ritrovare motivazioni e fame di vittorie per allungare un attacco che ha dannatamente bisogno dei gol dalla panchina.