10 Gennaio 2020

ESCLUSIVA – Mandorlini: “Non credevo Lukaku fosse così forte! Godin? Un leader, ma ci si aspettava di più”

L'ex difensore nerazzurro in esclusiva ai nostri microfoni: "Parlo da super interista, che stagione fin qui!"

Con Inter-Atalanta alle porte, tra i tanti doppi ex che vantano le due squadre è impossibile non citare Andrea Mandorlini, ex difensore dei due club nerazzurri ed attualmente allenatore. La redazione di Passioneinter.com, dopo averlo contattato per una piacevole chiacchierata quasi un anno fa prima e poco dopo Inter-Juventus di quest’anno poi, lo ha raggiunto nuovamente all’alba del 2020 per parlare di un’Inter che, rispetto al 2019, è sicuramente differente, cresciuta di livello e con obiettivi più ambiziosi.

Ecco le parole rilasciateci dal mister in esclusiva.

Mister, la stagione dell’Inter, fin qui, è indubbiamente positiva.
“Noi tifosi possiamo solo essere contenti, sta facendo un campionato importante e stare così in alto fino alla fine lo renderà ancora più tale. Io credo molto nella squadra, lo ha dimostrato in queste partite nelle quali ha dato tante risposte importanti. Dire di essere soddisfatti è poco ma sicuro, però mancano ancora tante partite: sarebbe bello lottare e sognare fino alla fine per lo Scudetto. Ora poi c’è anche il mercato dove si può fare qualcosa per migliorare ancora di più questi mesi già giocati alla grande”.

Quale dei tanti nomi che circolano in orbita Inter sarebbe l’ideale per Conte?
“Sono tutti nomi importanti che giocano in grandi squadre e che hanno anche vinto dei titoli. Io parlo sempre da ex giocatore e super interista, e posso dire che avere una proprietà così, che vuole rinforzarsi ancora nonostante la vetta della classifica, non può che portare ad aspettative importanti. Come detto sono tutti calciatori forti, Vidal è anche una vecchia conoscenza di Conte, quindi il mio giudizio non può che essere positivo. Sarebbe bello, l’Inter si rinforzerebbe davvero tanto”.

Lukaku sta segnando a raffica. Come giudica, tatticamente, il passaggio da Icardi al gigante belga?
“Sono due giocatori diversi: Icardi è più finalizzatore, mentre Lukaku gioca molto di più con la squadra, è più possente fisicamente e ti dà la prima uscita. Icardi giocava molto poco con la squadra per un fatto di caratteristiche, anche se poi dove è adesso ha dimostrato che i gol li sa fare comunque. Lukaku mi piace, è un profilo di giocatore che, dal punto di vista tecnico, ha dimostrato di dare questa sensazione di forza ed imponenza con cui poter strappare in qualsiasi momento. Anche avendo visto i campionati inglesi posso dire che onestamente non lo pensavo così forte (ride, ndr), al di là della potenza volevo vederlo in Italia. Ora l’ho visto e sono contento che abbiano fatto questa scelta”.

Peraltro, Lukaku vanta una spalla importante come Lautaro Martinez.
“Lui al contrario non mi ha sorpreso, le potenzialità enormi si intravedevano. È chiaro che poi la crescita dei giocatori dipende da tanti aspetti, come la crescita della squadra stessa o la presenza di un allenatore che ti fa fare certe cose. Lui sta crescendo e sta dimostrando di avere doti e qualità importanti”.

Sabato sera arriva l’Atalanta, sempre più forte ed in un momento d’oro.
“Io fui uno dei pochi ad aver detto “non è finita” quando perse le prime tre partite del girone di Champions League. Conosco l’ambiente, so cosa possono fare e che hanno grandi qualità. È una squadra che ha grande consapevolezza della propria forza, dei propri mezzi tecnici e dell’ambiente in cui è. Sono stato contento di aver avuto ragione anche perché ci ho giocato e l’ho anche allenata. All’interno di un ambiente fantastico e di una società che è un gioiello la squadra non può che risplendere ancora di più. Ormai non è più una sorpresa, è una certezza: quella contro l’Inter sarà sicuramente una bella partita perché sono due squadre proprio al top, probabilmente le due più in forma”.

Mister, ci faccia un pronostico sulla gara.
“Non saprei, mi piacerebbe vincessero tutte e due ma non è possibile (ride, ndr). Sono certo che sarà una partita aperta e bella, poi è chiaro che conterà il risultato però stiamo parlando di due squadre costruite bene, allenate benissimo e con due proprietà forti, che rendono migliore anche tutto il nostro calcio”.

Da ex difensore, cosa ci dice della stagione che sta vivendo Diego Godin?
“Faccio fatica a dare giudizi, guardando quelle che sono state le partite forse ci si poteva aspettare qualcosa di più da un calciatore che è stato la colonna portante dell’Atletico Madrid. Forse ci vuole ancora un po’ di tempo per farlo ambientare, anche se non è più giovanissimo. Credo però che Godin nello spogliatoio sia un leader, e la sua presenza sia quindi molto importante. Magari per esserlo anche con le prestazioni ci vorrà ancora un pochino di tempo. Non butterei tutto subito, gli darei ancora tempo e alla fine credo che il vero Godin verrà fuori”.

Tra l’altro si sta contendendo il posto con un Bastoni che sta dimostrando di essere fortissimo.
“Mi piaceva molto già a Parma, l’avevo visto anche perché il suo procuratore, Tullio Tinti, è un mio caro amico. Gioca bene la palla con i piedi, è forte fisicamente, bravo di testa: veramente un giovane di livello importante. Ora gioca anche con continuità in una squadra come l’Inter, quindi grande merito a lui e alla società che ha creduto in lui”.

L’Inter sta puntando su tanti italiani, molti dei quali sono anche in Nazionale.
“È questione di fasi, cicli. In questo momento abbiamo giovani importanti e che stanno giocando con continuità dimostrando quel che valgono. Bisogna avere anche un po’ di pazienza nel calcio, noi la stiamo avendo e ne beneficia anche la Nazionale di Mancini. Io credo che alla fine se un giovane è bravo gioca, loro sono forti e infatti stanno giocando”.

La squadra secondo lei è pronta per vincere l’Europeo?
“Per vincerlo è ancora presto. Ora abbiamo tanto entusiasmo e convinzione anche grazie all’ottimo girone che abbiamo disputato, però credo che per vincere un passo in più vada fatto. Comunque c’è tempo, Mancini è bravissimo e c’è ancora qualche mese prima che arrivi l’Europeo, quindi i nostri giovani possono crescere ancora”.

Nel suo futuro, invece, ha già in programma qualcosa?
“Sto aspettando, ho una gran voglia di rientrare anche perché credo che vedendo le ultime esperienze che ho avuto, con Genoa e Cremonese, qualche alibi io possa averlo visto come sono andate poi le cose su quelle panchine, con tanti cambiamenti. Ho una gran voglia di tornare, mi manca allenare, guardo tantissime partite. Speriamo in bene”.

LA REDAZIONE DI PASSIONEINTER.COM RINGRAZIA ANDREA MANDORLINI PER LA DISPONIBILITÀ E LA CORTESIA MOSTRATE DURANTE TUTTO IL CORSO DELL’INTERVISTA.

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