27 Luglio 2019

Esclusiva – Scanziani: “Psg-Inter? Si vede già la mano di Conte. Mancano attacco e alternative. Lautaro sarà l’uomo chiave”

Le parole dell'ex centrocampista di Inter e Sampdoria ai nostri microfoni subito dopo il match tra PSG ed Inter che chiude la tournèe asiatica dei nerazzurri. Aspettando segnali dal mercato

Una buona Inter pareggia 1-1 contro il PSG, vincendo poi ai calci di rigore. Squadra “spuntata” dove il giovane Esposito è stato autore di un grande match. Bene gli altri reparti, ma soprattutto la mentalità che la squadra sta acquisendo sotto l’attentissimo occhio di Antonio Conte. Pressing alto, corsa, fisicità, le caratteristiche principali di questa Inter di inizio stagione. A fine gara è intervenuto ai microfoni di Passioneinter.com l’ex centrocampista nerazzurro, ed ex capitano della Sampdoria, Alessandro Scanziani per analizzare alcuni aspetti di questo inizio stagione.

L’Inter sta acquisendo concetti e dettami tattici di Antonio Conte. La sua impressione dopo i match di oggi?

“Conte è arrivato in una squadra che giocava in maniera diversa, è passato dal 4-2-3-1 al 3-5-2, quindi sta ridisegnando il modo di giocare. Vedendo la gara di oggi mi è sembrato più un 5-3-2, soprattutto in fase difensiva dove gli esterni D’Ambrosio e Dalbert hanno caratteristiche più difensive. Chiaro che ancora la rosa non è al completo, vedremo più avanti il giusto equilibrio non appena lo scacchiere sarà completo. Aggredire alto è una caratteristica principale del gioco di Conte, sta trasmettendo la sua identità sia tattica che caratteriale alla rosa. Auguro all’Inter di giocare tante partite con questa intensità ed arrivare in fondo a tutte le competizioni, chiaramente ci saranno gare in cui bisognerà stare più accorti ed avere maggiore equilibrio. Però il lavoro di Conte ad oggi si vede già perchè i giocatori hanno cambiato atteggiamento e cercano di comandare il gioco proprio come chiede l’allenatore”.

Attacco a parte, secondo lei ci sono altri miglioramenti da fare in rosa?

“ E’ chiaro che gestire partite così con la rosa non ancora ultimata non è semplice. Buone indicazioni dalla difesa, dove i titolari sono di altissimo livello. Forse servirebbe qualche alternativa di maggior qualità. In mezzo Sensi e Barella sono giovani molto interessanti, con caratteristiche di spessore, bisognerà vedere quanto peserà San Siro rispetto alle precedenti esperienze dove hanno avuto modo di crescere. All’Inter devi essere pronto, bisogna avere pazienza ma loro hanno i numeri per fare bene. Il problema attuale è l’attacco dove ti trovi ancora senza i titolari. Poi il mercato ci dirà da chi sarà formato l’attacco nerazzurro”.

Tra Lukaku e Dzeko, nomi accostati all’Inter, chi secondo lei può essere il sostituto ideale di Icardi?

“Il sostituto di Icardi non esiste. Mauro ha una media realizzativa impressionante, una media di 20/25 gol a stagione, difficile trovare uno che faccia altrettanti gol. Dzeko è più uomo squadra, gioca tanto di sponda, apre gli spazi e vede bene la porta. Per essere competitivo con la Juventus devi mettere in conto 80 gol a stagione, la maggior parte ovviamente derivante dagli attaccanti, ma anche i centrocampisti dovrebbero garantirne 10/15, sfruttare le palle inattive con i difensori ed avere l’alternativa o le alternative davanti che garantiscano un buon numero di gol. Lautaro Martinez quando rientrerà sarà uno dei giocatori chiave, ovvio che se sarà titolare avrà una sua incidenza, se sarà una seconda scelta potrebbe fare come lo scorso anno una decina di reti. Il mercato è ancora lungo, però bisogna allestire il prima possibile la rosa completa”.

Icardi è fuori dal progetto Inter: lei la darebbe una chance all’argentino?

“ Per dare un giudizio bisogna conoscere le vicende al 100%. Chiaramente un calciatore passa la maggior parte del suo tempo in ritiro insieme ai compagni, se sei contento di rimanere ne beneficia la squadra ed il tuo rendimento. Questo è un gioco dove ti rapporti tanto con la squadra, non è un lavoro dove finite le 8 ore torni a casa ed anche se non sei contento te lo fai andar bene. Il lavoro è un’altra cosa, le persone si svegliano alle 7 per andare a lavorare, i calciatori vanno a giocare, è diverso. La mia domanda però è un’altra: cambieresti solo un giocatore o gli altri 15? Quindi non è semplice al momento. Sotto l’aspetto tecnico non si discute, gioca molto bene come unica punta, forse meno con un compagno di reparto. Se la Società lo valuta 80 milioni vuol dire che per caratteristiche li vale, i numeri parlano anche chiaro”.

Di Giovanni Parisio

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