26 Giugno 2019

INDISCREZIONE PI – Conte frena su Bergwijn: non convince per il 3-5-2, l’Ajax prova l’affondo. E quel retroscena di gennaio…

Passo indietro dei nerazzurri: la pista che porta all'esterno olandese si raffredda.Il giocatore continua ad aspettare l'Inter, che qualche mese fa è stata vicinissima a farlo firmare per rimpiazzare Perisic

Sono giorni caldissimi per il calciomercato dell’Inter: la società nerazzurra sta lavorando per regalare al tecnico Antonio Conte una rosa il più possibile completa già dai primi giorni di ritiro a Lugano. Godin e Lazaro in difesa, Sensi e Barella (più il giovane Agoumé) a centrocampo, Dzeko e Lukaku in attacco: i cambiamenti rispetto alla rosa attuale saranno molti.

Fra i nomi che sono stati accostati con più insistenza alla causa interista c’è quello di Steven Bergwijn. Il giovane esterno del Psv Eindhoven ha attratto le attenzioni di molti club europei per le sue prestazioni in Eredivise ed in Champions, fra cui, come è risaputo, anche l’Inter.

Secondo quanto raccolto dalla redazione di Passioneinter.com però, nelle ultime settimane la posizione dei nerazzurri su di lui si è raffreddata sensibilmente. Alla base di questa frenata c’è un discorso puramente tecnico: Antonio Conte non è convinto che sia il giocatore più adatto per interpretare al meglio il ruolo di esterno in un 3-5-2. Se non si discutono le sue potenzialità sul fronte offensivo infatti, è tutta da dimostrare la sua capacità di coprire interamente la fascia. Senza dimenticare che per averlo servirebbe un investimento non indifferente: le richieste del Psv si aggirano sui 40 milioni di euro.

Il giocatore ed il suo entourage temporeggiano in attesa di capire se ci potrà essere un ritorno della Beneamata: L’Inter per il giocatore è la primissima scelta. L’Ajax però sembra più convinta dei nerazzurri e proprio in questi giorni sta progettando un affondo per convincere il suo club e soprattutto Bergwijn: i Lancieri potrebbero spingersi ad offrire i soldi richiesti viste le probabili cessioni di alcuni pezzi pregiati.

Viene a galla poi un interessante retroscena risalente a gennaio: qualora fosse partito Perisic con destinazione Arsenal, Spalletti, Ausilio e Marotta si erano più che mai convinti a puntare su di lui per sostituirlo, mettendo già in preallarme l’entourage. Ma nel calcio si sa, in pochi mesi può cambiare tutto.