12 Luglio 2014

FOCUS – Chi crede in questa barca, ci salga, ora

Mazzarri mercato Inter: la squadra nerazzurra sembra avere le idee chiare

“Chi non ci crede, è pregato di scendere dalla barca, ora, senza se e senza ma”. No, non è un annuncio pubblicitario, nè una dichiarazione a caldo di Water Mazzarri, questo è il pensiero di chi sposa un progetto di vita, di chi fa della fede verso la propria squadra una ragione della propria esistenza. E’ arrivato il momento di dimostrare vero attaccamento alla propria squadra, ad un’Inter che ha avuto coraggio nel cambiare. Si potrebbe pensare che il tutto è stato fatto con qualche anno di ritardo, ma il passato deve assolutamente essere messo da parte e rimanere nelle foto e nei giornali, riposto in un cassetto, per tutta la durata della stagione.

Il ritiro di Pinzolo è cominciato, il mercato italiano è in uno stato di dormiveglia. Soldi non ce ne sono e la formula “prestito con diritto o obbligo di riscatto” è la più gettonata. I tanti nerazzurri che hanno affollato i campetti d’allenamento montani si sono ritrovati davanti ad una squadra giovane ed ancora priva dei nazionali, i vari Cambiasso, Samuel, Chivu, Stankovic, Zanetti non ci sono più e Mazzarri è stato confermato per ricostruire il “duomo” nerazzurro. Meno guglie e più sostanza, i tempi sono cambiati ed adesso, i giocatori, bisogna costruirseli in casa. Allora ben vengano i Dodò e i M’Vila, giovani e da rimotivare.

Dodò, terzino sinistro ex Corinthians, ha avuto poco spazio alla Roma. Troppe poche apparizioni per poterlo giudicare, abbastanza per poter fiutare delle potenzialità importanti. Far leva su un giocatore che è stato ai margini della grande stagione giallorossa e che ha grandi motivazioni, è una buona mossa degli uomini mercato nerazzurri. D’altronde, in un mercato congestionato, si sopravvive con questo genere di operazioni e l’Inter ha voglia di volare su ali brasiliane, sperando nella conferma del suo terzino destro verdeoro, Jonathan, senza dimentare Mbaye in rampa di lancio.

M’Vila è un forte e roccioso centrocampista, ha rinunciato a parecchi soldi e alla buonuscita dal Rubin Kazan per vestire nerazzurro, è ancora giovane e viene da una stagione non esaltante. E’ il profilo ideale per un centrocampo che ha tanta qualità ma poca corsa, ha piedi buoni e vuole tornare nel giro della nazionale francese. Di lui si è sempre parlato un gran bene ed ha tutte le carte in regole per vestire presto una maglia da titolare.

Il Mondiale brasiliano ha messo in luce un bel mastino di centrocampo, si chiama Medel ed ha macinato chilometri per il Cile. Ausilio si è detto ottimista, anche perchè il giocatore è appena sceso in serie B col Cardiff. Bisogna limare qualche dettaglio ma, probabilmente, Mazzarri potrà contare su quel profilo di centrocampista che ancora manca, uno che corre anche per chi bada più alle finezze e alla qualità, un mediano che lavora sporco ma da cui non si può prescindere.

Da un’Inter sonnecchiante sul mercato, dunque, ad un’Inter sul pezzo, che valuta occasioni ed opportunità. La situazione a centrocampo è abbastanza chiara, quella in difesa quasi, con un Ranocchia responsabilizzato come capitano e con l’esperienza di Vidic a fare da chiocchia al talentuoso ma ancora troppo esuberante Juan. Il ritorno di Rolando sarebbe davvero una chicca che regalerebbe al nerazzurro una retroguardia tra le più forti, almeno sulla carta, in Italia.

Infine, con un Icardi blindato ed un Palacio, speriamo non troppo spremuto dal mondiale, c’è bisogno di fare qualcosa per regalare a Mazzarri le ali per volare in alto. Il nome di Pereyra è ben calibrato alle esigenze nerazzurre: giovane, con esperienza nel campionato italiano e di sicuro talento. Costa tanto, ma l’Inter sembra in vantaggio su Roma e Juve. Con Jovetic ed Osvaldo possibili affari last minute, si completerebbe una rosa che potrebbe davvero giocarsela su tutti i fronti, ma il mercato chiude il due settembre e se non si vende non si compra, dunque concentriamoci anche sui vari Kuzmanovic, Taider, Alvarez e Schelotto.

La strada imboccata è quella giusta. C’è un progetto, un presidente e degli uomini mercato con le idee chiare, che poi sia la direzione giusta è tutto da vedere, intanto chi crede in questa barca, ci salga, ora o mai più.