29 Luglio 2017

Antonello: “Ultima stagione con l’obbligo dell’FPF, ma possiamo accontentare Spalletti”

Il nuovo a.d. nerazzurro ha continuato a spiegare il piano dell'Inter parlando anche di calciomercato

Seconda parte dell’intervista (qui la prima parte) di Alessandro Antonello, nuovo CEO dell’Inter, dalle colonne de La Gazzetta dello Sport. Antonello parlando del futuro del Club ha toccato anche il tema del calciomercato: “Con Suning abbiamo un progetto a medio termine, l’Inter deve tornare a vincere. Il mercato del Milan? Loro hanno dovuto rifondare la squadra, noi dobbiamo rinforzarla. Inserire le pedine giuste in una squadra competitiva per tornare in Champions. Abbiamo un’ultima stagione con l’obbligo di rispettare il break even ma anche un piano di aumento ricavi che ci lascia ben sperare. Abbiamo la capacità di fare la campagna acquisti richiesta dal tecnico. Sappiamo esattamente cosa fare e non vogliamo farci prendere dall’ansia di confrontarci con gli altri. E una società forte sa anche dire no sul mercato in uscita”.

IL CALENDARIO – “Bisogna affrontarle tutte, ma iniziare con l’incrocio con Pioli e Spalletti-Roma è suggestivo. E poi a volte iniziare con le piccole è peggio perché sono più pronte”.

SPALLETTI – “Un grande condottiero. Abbiamo il tecnico giusto, con la personalità che serve per la squadra”.

STEVEN ZHANG – “Per lui ho una stima immensa, a 25 anni è andato dall’altra parte del mondo per gestire qualcosa di grande come l’Inter. È un bravissimo ragazzo, ci mette l’anima e tutto il management lo supporta al massimo. Mi è stato chiesto un ruolo importante e lo farò con orgoglio. Siamo fortunati ad avere un azionista come Suning, ce ne sono pochi così. C’è tutto per fare molto bene”.

IL BUSINESS PLAN – “Lo United fattura 700 milioni di euro? Hanno un brand talmente forte da potersi permettere anche di restare fuori dalle coppe, ma se arriviamo a 300-350 milioni potremo tornare nella top 10 europea. I pilastri sono due: risultati sportivi e brand. Lo sviluppo in Cina procede bene e Suning ci può portare accordi di co-branding, sfruttando anche le piattaforme digitali. Suning continuerà a supportarci nel breve ma nel giro di 3-4 anni la società dovrà essere auto finanziata“.

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