25 Luglio 2022

Bastoni sulla sua Inter: “Spero che Skriniar resti, è il mio migliore amico”

Le parole del difensore

Alessandro Bastoni (@Getty Images)

Bastoni Inter

Alessandro Bastoni, dopo aver giurato amore all’Inter nonostante la corte del Tottenham di Conte, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport parlando a 360 gradi della prossima stagione nerazzurra. Queste le sue parole:

Bastoni (@Getty Images)

“Per me questo può essere l’anno della consacrazione, ma lo sarà anche e soprattutto a livello di squadra. Giochiamo insieme da diversi anni ormai e più giochi insieme più ti incastri con i compagni. Puntiamo al massimo in ogni competizione, anche grazie al ritorno di Romelu. Lo Scudetto al Milan? Ha fatto male, ma faremo di tutto per essere noi a festeggiare questa volta”.

Bastoni ha proseguito: “Il fatto che il club mi abbia blindato significa moltissimo per me. Non ho mai avuto dubbi: qui ho tutto quello che mi serve per stare bene, sono felice. Mi trovo bene con i compagni e la società, perché dovrei andarmene? Mi vedo con questa maglia ancora per tanti anni”.

“Che Lukaku ho ritrovato? La stessa persona di prima e, ovviamente, lo stesso grande attaccante. Non mi ha sorpreso il suo ritorno. Quando stai bene da qualche parte è normale volerci tornare, è umano. Lo abbiamo riaccolto senza rimpianti o rimorsi: ora però spero ci faccia vincere come due anni fa! L’adattamento con Inzaghi? Non penso avrà problemi, sappiamo tutti le sue qualità, a prescindere dal tecnico. Il nostro gioco continuerà ad essere propositivo e speriamo che riesca a segnare ancora tanto”.

Skriniar? Si è integrato perfettamente negli anni e abbiamo costruito un reparto solido insieme. Nel gruppo è il mio migliore amico, spero che resti. Sarebbe un peccato se partisse, possiamo vincere ancora tanto insieme. L’avversaria da battere per lo Scudetto? Penso la Juventus, ora è una corazzata. Ma conosciamo le nostre qualità e abbiamo tutto per ripeterci anche noi. Il Mondiale? Fa male vederlo da casa, ma tiferò per l’Argentina di Lautaro e Correa”.