4 Agosto 2020

Bergomi: “A questa Inter serve un altro Hakimi a sinistra. Sfogo Conte? Ha voluto ricompattare la squadra”

Lo Zio ha parlato della situazione legata ai nerazzurri

Domani l’Inter affronterà il Getafe nella gara secca di Europa League. Saranno novanta minuti decisivi per il futuro dei nerazzurri, alle prese con il movimentato rapporto interno tra Antonio Conte e la dirigenza. Di questo e molto altro ha parlato Beppe Bergomi, in un’intervista per Tuttosport. Lo Zio ha fatto una previsione sul cammino dei nerazzurri in Europa e sulla stagione che verrà.

EUROPA LEAGUE – “L’Inter può vincere la coppa, sono fiducioso. Sono in un buon momento, reduci dalle vittorie contro Atalanta e Napoli. E’ difficile dire chi sia la favorita, visto tutto quello che è successo quest’anno; ci sono campionati fermi da diverso tempo ed altri che hanno continuato il loro cammino. Sulla carta l’Inter è favorita comunque contro il Getafe e penso che ci sarà più pressione per questo”.

GETAFE – “Ha finito male il campionato, essendo ripartita male dopo il lockdown. Però rimane un avversario ostico, difende in blocchi e riparte in contropiede. L’Inter ha sofferto contro squadre così e credo che sia importante la velocità di gioco. Deve trovare la combinazione tra le due punte, come avveniva spesso ad inizio campionato. Servirà pazienza”.

BILANCIO STAGIONALE – “Molto dipenderà dall’Eruopa League, sicuramente. Spesso in Italia si critica chi vince, quindi figuriamoci chi non lo fa. Sicuramente non era scontato arrivare secondi in campionato, l’Inter era partita forte e poi ha avuto un calo importante prima del lockdown. Se vincesse la coppa sarebbe una stagione molto positiva. Voto? Al momento 6,5”.

SFOGO DI CONTE – “Quando sei all’Inter hai l’impressione che le pressioni esterne siano molto più forti. Quando giocavo mi dicevano che la Juventus aveva più protezione da parte del club e il Milan aveva le tv, mentre noi eravamo delle banderuole al vento. Da un lato capisco Conte, dall’altro credo che voglia stanare la società e farla crescere su tutti i livelli. Con le sue parole ha voluto ricompattare la squadra parlando bene dell’ambiente di Appiano, non a caso ha citato Oriali e chi lavora al centro sportivo”.

ERIKSEN – “E’ un profilo diverso rispetto ai centrocampisti di Conte. Nel calcio italiano c’è molto più tatticismo rispetto a quello inglese, dove invece ci sono più spazi. Bisogna dargli fiducia. Il tecnico vuole centrocampisti che entrino in area, ma lui lo faceva poco già al Tottenham. E’ bravo sui calci piazzati, ma non compri uno così solo per quello. Non può essere un panchinaro, altrimenti lo rovini anche dal punto di vista psicologico”.

GAP CON LA JUVENTUS – “L’Inter ha preso Hakimi che è un ottimo innesto. Ora ne serve uno come lui anche a sinistra, in grado di saltare l’uomo. In mezzo al campo servirebbe un Matthaus, cioè un calciatore con personalità, carattere e carisma; uno che faccia crescere chi ha intorno. Grazie a lui dal 1988 diventammo una squadra vincente”.

CESSIONE ECCELLENTE – “Qualora fosse necessaria, sarebbe sicuramente una scelta difficile. Con Conte in panchina e con la crescita di Bastoni, forse sacrificherei Skriniar“.

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