5 Dicembre 2017

Bergomi: “Quando ho parlato con Spalletti, gli ho spiegato il tifo nerazzurro. Lui già sapeva e…”

L'x difensore e Capitano nerazzurro ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport

Luciano Spalletti sta stupendo tutti in questo avvio di stagione, ma c’è chi era convinto che il tecnico di Certaldo potesse fare grandi cose a Milano già nel corso dell’estate. Tra questi c’è sicuramente Giuseppe Bergomi che, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha svelato: “Conservo ancora alcuni messaggi dell’estate scorsa con i quali rispondevo agli amici interisti scettici sulla scelta di Luciano Spalletti. Prima che iniziasse la stagione, avevo azzerato i loro dubbi. Conosco da tempo Luciano e sapevo che non ci sarebbero stati problemi per il suo approccio a Milano. Chi storceva il naso in estate, ora si ricrede nel vedere l’Inter in testa alla classifica“.

INTER PRIMA IN CLASSIFICA – “Quando avevo parlato con Spalletti gli avevo detto che i valori del tifoso interista sono diversi dagli altri. Non migliori o peggiori, si badi bene. Ma diversi. E lui che già sapeva, pur non avendo mai allenato l’Inter, ha iniziato subito a battere sul tasto dell’appartenenza. Ecco perché si è creata questa empatia con il mondo nerazzurro. Non si riassume così il lavoro di Spalletti, chiaro. La sua bravura risiede anche nella valorizzazione e nell’esaltazione delle qualità dei giocatori che ha a disposizione. Gli esempi più lampanti sono D’Ambrosio e Nagatomo, poi anche Santon, Ranocchia, Brozovic. Ha creato una compattezza e un’unione che si cementano con i risultati che continuano ad arrivare“.

JUVENTUS-INTER – “La squadra non sbaglierà partita. Potrà perdere, ma non sbaglierà atteggiamento e interpretazione – sottolinea con convinzione Bergomi -. L’Inter sa stare dentro la partita ormai, nella buona e nella cattiva sorte. Credo che la Juve tema più i nerazzurri che il Napoli. Max Allegri ha a disposizione una rosa più profonda, di qualità, e questo gli permette di non aver ancora scelto definitivamente la fisionomia tattica della sua creatura. Ma a Torino sabato capiranno quanto sia difficile giocare contro questa Inter, che ha ancora margini di miglioramento, ma con una maturità evidente“.

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