28 Marzo 2018

Capello e l’addio allo Jiangsu: si nasconde un futuro in nazionale?

Dopo il divorzio con il club cinese, si prospetta il ruolo di commissario tecnico per l'allenatore italiano

Dopo aver congedato Nanchino e la Cina, con la rescissione consensuale del contratto da 10 milioni a stagione che lo avrebbe legato allo Jiangsu sino a dicembre 2018, Fabio Capello ha fretta di dimenticare un’esperienza tutt’altro che esaltante. Sebbene la disperata salvezza nella massima divisione cinese ottenuta nella scorsa stagione, il tecnico italiano ha lasciato ben poco della sua impronta in terra asiatica.

Un’avventura che, come ricorda Tuttosport nell’edizione odierna, era iniziata nel peggiore dei modi con una gaffe sui titoli di Calciopoli (“Con la Juve ho vinto due scudetti sul campo” che gli costò la bacchettata di Massimo Moratti “Una bella scivolata”). Il problema è che le altissime aspettative di Suning erano state frustrate da un avvio di stagione deludente con una vittoria all’esordio seguita da due ko con Beijing Guoan (1-2) e Chongqing Lifan (4-1). Rendimento molto insufficiente per la famiglia Zhang.

Cosa farà a questo punto il caro Don Fabio? A questa domanda, il quotidiano sportivo torinese è riuscito in un certo senso a darsi una risposta, ribadendo che il primo effetto collaterale dell’addio di Capello alla Cina è il fatto che da oggi entrerà nel calderone dei papabili ct anche se l’interessato, a novembre, sull’argomento era stato categorico: “Con le Nazionali io ho già dato”. Però era ancora stipendiato da Suning…

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