27 Marzo 2020

CdS – Coronavirus, i calciatori positivi bloccati: servirà una nuova idoneità sportiva?

Oltre al raddoppio della quarantena, per i contagiati potrebbe servire una nuova idoneità all'attività fisica

Una nuova problematica emerge da un approfondimento sull’edizione odierna del Corriere dello Sport: i calciatori contagiati dal Coronavirus necessiteranno di una nuova idoneità sportiva per tornare ad allenarsi? È ciò che mette in allarme maggiormente l’Aic, che vorrebbe avere il maggior numero di garanzie prima di tornare in campo.

In particolare, un’attenta analisi potrebbe essere effettuata a livello polmonare, con gli sforzi a cui sono sottoposti i calciatori. Al momento, l’ipotesi che prende più largo è quella di effettuare screening medici approfonditi su calciatori che hanno contratto il virus, ma non sono da escludere nuove visite di idoneità.

Per quanto riguarda coloro che sono partiti dall’Italia per tornare nei rispettivi Paesi d’origine, il rischio è quello di svolgere una doppia quarantena; oltre alle due settimane di reclusione dopo l’abbandono del suolo italiano, infatti, la possibilità di un altro stop della stessa durata una volta rientrati in Italia non è da escludere. Gli indiziati per questo doppio stop sono gli juventini Ronaldo, Higuain, Khedira, Douglas Costa e Pjanic, gli interisti Brozovic, Handanovic, Lukaku, Godin, Eriksen, Moses e Young, i milanisti Ibrahimovic e Leao ed infine i parmigiani Kulusevski, Kurtic e Gervinho.

L’incertezza che si cela sul panorama calcistico italiano rischia di compromettersi sempre di più: questi stop prolungati ne sono l’esempio lampante.

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