8 Dicembre 2021

Brozovic MVP, i tiri in porta, gli sprechi: il bilancio dei gironi di Champions League

Cosa ci portiamo dietro da questi gironi di Champions

Se vogliamo tracciare una linea di questi gironi europei dell’Inter di Inzaghi non si può non partire con un applauso per l’obiettivo raggiunto: i nerazzurri, dopo 10 anni, sono agli ottavi di finale di Champions League. Noi però vogliamo andare in profondità e analizzare tutti i lati postivi (tanti) e negativi di questa prima fase della campagna europea.

Il gol di Edin Dzeko contro lo Shakhtar (@Getty Images)

I tiri in porta

L’Inter è la squadra che ha tirato più volte (117, secondo Transfermarkt) ed è il sesto club per tiri in porta (37). Un dato più che positivo: testimone del gioco di mister Inzaghi incentrato ad offendere più che a difendersi. Nelle due partite contro il Real Madrid i nerazzurri non hanno pensato a rintanarsi in area: il pallone ce lo abbiamo avuto noi, così come le occasioni migliori, peccato per il poco cinismo (ma di questo parleremo più avanti).

Milan Skriniar (@Getty Images)

La difesa

Nonostante il gioco offensivo dell’Inter, Handanovic è stato tra i portieri meno battuti della competizione. I nerazzurri si posizionano come la sesta miglior difesa (5 gol subiti): tutto questo in un girone con Real Madrid, Shakhtar e la sorpresa Sheriff. I clean sheet sono stati due (entrambi con gli ucraini), ma l’Inter ha subito più di una rete solo nell’ultimo incontro contro i blancos (il secondo gol è arrivato dopo l’espulsione di Barella). E se una squadra difende bene (e subisce poco), in più attacca molto: beh, si è sicuramente a un buon punto.

Lautaro Martinez (@Getty Images)

Gli sprechi

La sensazione è che una delle poche cose che manca a quest’Inter, per fare il salto di qualità, è concretizzare ciò che crea. Nonostante sia primi per tiri, la squadra di Inzaghi è solo il quindicesimo miglior attacco. I nerazzurri hanno realizzato 8 gol nel girone (di cui 6 nella doppia sfida contro lo Sheriff). Troppo, decisamente troppo poco. Il pallone pesa di più in Europa, è ovvio: se in Italia l’Inter è la squadra da battere, in Europa il discorso cambia. Quello che filtra è che bisogna ancora fare l’ultimo step, seppur i giocatori stiano accumulando sempre più esperienza in questi ultimi anni.

É incredibile, e soprendente, che Lautaro non sia ancora riuscito a segnare in quest’edizione di Champions League. Se l’Inter vorrà avere un minimo di possibilità, al netto del sorteggio, di superare gli ottavi, c’è bisogno del Toro: l’argentino non è mai stato davvero protagonista in nessuno dei sei match europei. A differenza di un certo Marcelo Brozovic.

Marcelo Brozovic (@Getty Images)

Brozovic MVP

Se c’è un giocatore che ha dimostrato di valere al 100% la Champions League, quel giocatore è Marcelo Brozovic. Premiato come MVP in tre dei sei match dell’Inter (più di tutti gli altri giocatori in Champions League), il croato ha dimostrato di saper diffondere qualità anche a certi livelli e a certi ritmi. Ha segnato un gol importante a Tiraspol (contro lo Sheriff, che ha sbloccato la gara), ha fatto girare il centrocampo nerazzurro nei due match contro il Real Madrid e ha dato il suo solito contributo nella partita più complicata (psicologicamente) contro lo Shakhtar a San Siro.

Brozovic merita gli ottavi di finale di Champions League, merita il rinnovo e merita l’assoluto rispetto da tutti i tifosi nerazzurri. E quest’ultimo, a dire il vero, se l’è guadagnato da un bel po’ di tempo.

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